\"noname-7\"Lettera di Giovanni Zambon dopo l’incontro con Pino Masciari al Teatro Valdagno 

 Possiamo scegliere come vivere le nostre vite, di fronte a noi troviamo 2 strade: quella dell\’ indifferenza,  dove tutto ciò che ci circonda resta e rimane di qualcun altro, forse resta di nessuno, oppure scegliamo un altra strada, quella via dove sei costretto da un sentimento che preme costantemente per uscire fuori e andare ad aiutare gli altri, senti di seguire quella strada dove la linfa di vita è il benessere di tutti, del prossimo, scegli la strada dell\’ impegno.

Ovvio è facile lasciar perdere le problematiche che ci circondano, tanto qualcuno ci sarà sempre a risolvere i problemi al posto nostro, e lasciamo così la nostra esistenza in un mare di egocentrismo e solitudine dove non è possibile oltrepassare la soglia del proprio giardino perché il confine è troppo stretto da oltrepassare e dopo il confine la paura di riscoprire ciò che c\’è al di dell\’ orizzonte è tanta da fossilizzarsi li a guardare senza agire, testimoni passivi di una realtà che cambia.
Certo non è facile mettersi in gioco, condividere gli ideali e trovarne la loro piena concretezza non è cosa semplice, non è semplice coltivare la propria coscienza critica maturando assieme agli altri, consapevoli di essere tutti diversi.
Per scegliere la seconda strada, per avere una seconda possibilità abbiamo bisogno di creare in noi stessi delle fondamenta solide tali per  cui il nostro cammino possa reggere agli attacchi e migliorare con i diversi pensieri, queste nostre fondamenta sono quegli ideali, quei valori che via via andiamo sempre più perdendo al giorno d\’ oggi, valori che necessitano la resurrezione da un accantonamento continuo di un indifferenza sempre più sentita ed è qui che noi agiamo, nel risvegliare coscienze partendo dalla base, proprio come si fa nel costruire una casa, nel costruire qualcosa di tangibile, palpabile, concreto ecco, noi facciamo propri i valori di cittadinanza i valori della nostra costituzione e i valori della legalità e della lotta alla mafia.
Pino Masciari a noi ha dimostrato proprio questo, ha smesso di costruire case \”non perché lo volesse, costretto ad abbandonare la sua terra nel momento in cui ha denunciato\”  e per dare esempio a tutti i cittadini Italiani e del mondo,  ha iniziato a costruire vite attive, costruire coscienze ed è con la più grande semplicità delle parole e dei gesti con cui lui è riuscito, riesce e riuscirà ancora a indirizzarci nella strada da percorrere insieme, perché è proprio insieme che possiamo cambiare le nostre vite e dare spazio ai nostri bisogni.
Pino ci ha insegnato che puoi avere tutto ma se non hai la libertà non hai niente, ci ha insegnato che nel cammino di ognuno di noi arriverà presto un bivio dove dovremmo scegliere la strada giusta, molte volte rappresentata da quella strada in salita che sempre comporta scelte difficili ma sanno riempirti il cuore, perché nei momenti di sconforto di difficoltà e di paura affrontare le scelte si fa sempre più difficoltoso ma c\’è una grande e bellissima luce di speranza, il ricordarsi con non sei solo perché non è per te o solo per te stesso che fai le scelte ma le fai con gli altri e per gli altri ed è proprio per loro che crei la tua vita, per i tuoi figli la tua famiglia i tuoi compaesani e connazionali e altri è per tutti che scegli di essere parte del cambiamento.

 

 

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