Era stato arrestato un po\’ di tempo fa\’ con l\’accusa di associazione mafiosa (non un accusa di poco conto) per poi essere scarcerato successivamente da cavilli burocratici di una giustizia \”ipovedente\”, parliamo di un ex consigliere comunale, l\’ennesimo politico colluso e corrotto. Ora è stato (ri)arrestato e condotto in carcere nel proseguio dell\’inchiesto che lo aveva portato la prima volta a trovarsi con le manette ai polsi. Ora, ben venga che ci sia ravveduti e che il personaggio sia nuovamente in carcere, ma se nel frangente della sua scarcerazione fosse scappato facendo sparire le sue tracce, avremmo avuto un altro latitante? Il carcere per questi personaggi deve essere intransigente, non deve essere articolato e gestito da cavilli e burocrazia che scarcera chi in galera ci deve stare \”di diritto\”! Lo ripeteremo sempre e resteremo sempre in attesa di un inasprimento delle leggi ed una mano più dura e ferma da parte dei tribunali.
Nuovo colpo alla \’ndrangheta di San Ferdinando
In manette 10 persone accusate di associazione mafiosa
I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito la scorsa notte dieci ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone nell’ambito di un’operazione contro le cosche di \’ndrangheta di San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro.
L’operazione, denominata \”Eclissi 2\”, rappresenta la prosecuzione dell’operazione \”Eclissi\” che nel novembre del 2013 (LEGGI L\’ARTICOLO) fece luce sugli interessi criminali ed economici della \’ndrangheta nella sua articolazione territoriale denominata \”Locale di San Ferdinando\” in cui operano le cosche dei Bellocco-Cimato e Pesce-Pantano. E tra le persone arrestate finirono anche il sindaco di San Ferdinando, Domenico Madafferi.
Le persone coinvolte nell’operazione \”Eclissi 2\” sono accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso; concorso in detenzione e porto in luogo pubblico di armi da
fuoco anche da guerra e clandestine; concorso in detenzione, vendita e cessione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente e concorso in danneggiamenti aggravati dalle modalità mafiose.
Le attività investigative dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno consentito di confermare la pressante ingerenza delle logiche mafiose anche nel Comune di San Ferdinando. Nel centro della Piana di Gioia Tauro, proprio in relazione alle presunte infiltrazioni della \’ndrangheta nella gestione del Comune, vennero arrestati il sindaco, Domenico Madafferi, e il vice sindaco, Santo Cieli.
Con l’operazione \”Eclissi 2\”, eseguita la scorsa notte, tra l\’altro, è stata ripristinata la custodia cautelare in carcere nei confronti di un ex consigliere comunale, Giovanni Pantano, coinvolto nell’inchiesta \”Eclissi 1\” e nel frattempo scarcerato, accusato di associazione mafiosa. Il suo primo arresto aveva scatenato polemiche nel Movimento 5 Stelle, a cui lo stesso consigliere diceva di essere iscritto.