Fonte: Il Fatto Nisseno – E’ un film che è soprattutto uno spaccato sulla condizione umana, civile, sociale e spirituale di un uomo che ha avuto il coraggio di collaborare con lo Stato al fine di combattere la mafia. Un personaggio che ha pagato con la solitudine e l’incomprensione la sua scelta, ma che grazie all’associazione Libera è riuscito a vincere la sua battaglia. Sulla storia di Pino Masciari, imprenditore calabrese che si è ribellato al racket e alla ‘Ndrangheta, è stato realizzato un documentario che racconta dell’uomo coraggioso che combatte nonostante tutto. A produrlo una giovane mussomelese, Simona Messina, da tempo trasferitasi a Roma dove vive e lavora. Assistente regista, montatrice e in questo progetto in veste di producer, ha realizzato il documentario scritto e diretto dal regista romano ma di origini calabresi Alessandro Marinelli. La storia dell’imprenditore che non si è voluto sottomettere alle estorsioni è stata selezionata per la finale dell’undicesima edizione del “Rome indipendent film festival”, in programma dal 12 al 20 aprile. Un festival di cinema indipendente e che da anni si tiene nella città capitolina. Così come indipendente è la casa produttrice, la Neovangàrd cinematografica, ideata dalla stessa Simona Messina e da Alessandro Marinelli. Il film principia con le scene in cui Pino Masciari è solo, disorientato, avvilito. Si conclude con le immagini di un uomo che ha ritrovato il sorriso, che può muoversi, incontrare tante persone e recuperare le sue potenzialità umane, civili e sociali. Il film ci fa vedere un uomo che ha bisogno di amici e che, nonostante tutto, ama la vita e la gente. Ora la sua è diventata una missione: testimoniare che dal “mostro” ci si può liberare, che la ribellione degli imprenditori che hanno vissuto il suo incubo è possibile ed auspicabile più che mai.