Quando si perde il controllo del territorio, quando la giustizia ha tempi lunghi e risultati incerti, quando le forze dell’ordine non riescono ad essere tempestive, in buona sostanza quando lo Stato abdica al proprio ruolo, lo ‘ndranghetista di turno, nel bene e nel male diventa paradossalmente l’istituzione alla quale rivolgersi per ottenere giustizia. Così era trent’anni fa quando ho denunciato, così è ora. Non è cambiato nulla.
Questo è emerso ancora una volta dalle intercettazioni riferite all’ultima operazione “Recovery” scattata a Cosenza qualche giorno fa. Gianfranco Sganga, come i boss vecchia maniera, porta la pace: se ti rubano la macchina la ritrova, se non ti pagano esige per te il pagamento, se subisci un torto ti rende giustizia… in sostanza recupera crediti, dirime controversie, impartisce anche lezioni di morale ai delinquenti. Ottiene sempre quello che chiede… quello che si è impegnato ad “aggiustare”. Lo chiamano “il deputato”… chissà perché…
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