\”Con un provvedimento illegittimo e arbitrario la Commissione centrale del Viminale mi ha nuovamente privata del programma speciale di protezione\”. Lo afferma, in una nota, la testimone di giustizia Maria Giuseppina Cordopatri. \”La decisione – aggiunge – è ancora più abnorme perché è stata resa esecutiva in contrasto con la legge vigente, la 45 del 2001. Quella normativa bipartisan tutelava e tutela i testimoni di giustizia da decisioni avventate, irrituali e persecutorie, successivamente bocciate dai Tribunali amministrativi\”. \”Si tratta di un atto – dice ancora Cordopatri – di puro autoritarismo di stile cileno, che contrasta con le parole, le azioni e gli intendimenti del Ministro dell\’Interno. Per di più aggira con cavilli burocratici una sentenza definitiva del Consiglio di Stato emessa nel novembre scorso con cui era stata scritta la parola fine alla precedente persecuzione. In uno scenario che vede inchieste penali aperte alla Procura di Roma sulle responsabilità della Commissione Protezione in casi analoghi, che hanno portato all\’uccisione di ben tre cittadini italiani, Domenico Noviello, Michele Orsi e Lea Garofalo, crudelmente eliminati, dopo essere stati abbandonati dallo Stato, dalle organizzazioni criminali che avevano da protetti cercato di combattere\”.
ANSA
Pessima notizia, mi auguro che facciano immediatamente marcia indietro.
Un forte abbraccio a Pino e famiglia, cui certamente notizie come queste mettono sale sulle ferite. Siamo con voi e con tutti i testimoni di giustizia!
Riccardo
Che scandalo! Noi cittadini dobbiamo cercare di non farvi sentire soli: abbiamo bisogno di voi!