\”Almeno questa promessa mantenetela, ve ne prego. Non fate scempio delle aspettative degli Italiani fino a questo punto. L\’idea di devolvere i soldi (pubblici) del finanziamento ai partiti alle popolazioni terremotate è una buona iniziativa: non fatela morire.
Non voglio pensare che questa cosa non avvenga, ma nel caso dovesse accadere sarebbe forse la goccia che fa traboccare il vaso. Il distacco della classe politica dai cittadini diverrebbe incolmabile\”
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Fonte: La Repubblica – L\’adesione era stata universale. Dare ai terremotati dell\’Emilia l\’ultima tranche dei rimborsi elettorali destinati ai partiti. Tutti d\’accordo, dal Pd al Pdl. Tutti pronti a rinunciare ai 91 milioni di euro in questione in nome della solidarietà per le vittime del sisma. Ma quella promessa è a rischio. Mancano solo tre giorni, settandue ore. E l\’unico modo per sbloccare l\’impasse è un decreto legge varato dal governo Monti: perché, procedure alla mano, non c\’è il tempo sufficiente per modificare la legge in altro modo. E dalla società civile, il pressing sull\’esecutivo aumenta.
Hanno raccolto oltre trentamila firme in poco più di 24 ore. Loro sono Avaaz, il gruppo \”specializzato\” in mobilitazioni online. Non le mandano a dire. E l\’accusa è rivolta alla scarsa attenzione dei partiti al problema: \”E\’ una vergogna: nonostante la promessa di trasferire i loro contributi pubblici alle vittime del terremoto, i partiti se li intascheranno tutti il primo luglio\”. Poi, la strada obbligata: un intervento del governo: \”Solo Monti può accendere i riflettori su questo scandalo e garantire che l\’aiuto concreto vada a quelli che ne hanno più bisogno, ma solo se oggi saremo in tanti ad appellarci a lui\”.
I partiti hanno promesso di destinare i 91 milioni di euro della prossima tranche di finanziamento pubblico alla ricostruzione in Emilia e a L\’Aquila, ma per far sì che questi fondi vadano alle vittime del terremoto devono adottare una legge entro il 1° luglio, giorno in cui riceveranno i soldi\”. Il punto critico è questo: \”I partiti però hanno deliberatamente perso tempo in Parlamento così da affossare la legge e intascarsi i milioni di euro. Alcuni senatori si sono rivolti a Monti per chiedere di adottare una legge d\’emergenza per fermare questa presa in giro, e un appello accorato da tutti gli italiani potrebbe convincerlo a farlo\”.
Tra i firmatari della lettera, i senatori radicali Donatella Poretti e Marco Perduca. Che scrivono: \”Chi l’ha visto il decreto del governo che doveva destinare la seconda tranche del finanziamento pubblico ai partiti, ipocritamente ancora denominato rimborso elettorale ai terremotati?\”. Una domanda che non smette di circolare in rete. Amplificata dalla mobilitazione di Avaaz. Che rilancia: \”Monti deve sentirci forte e chiaro prima della scadenza fra un paio di giorni. Ripetiamolo ancora: chiediamo di dirottare i 91 milioni di euro alle vittime del terremoto\”.
Questo il testo della petizione al governo: \”Vi chiediamo di riunirvi urgentemente e di adottare una legge d\’emergenza per trasferire i 91 milioni di euro di rimborsi elettorali dei partiti ai terremotati. In tempi di ristrettezze economiche, i leader politici devono garantire che le nostre risorse vadano a quelli che ne hanno più bisogno. I partiti hanno promesso di dare una mano per la ricostruzione: sta a voi costringerli a rispettare la parola data\”.
Egregio Sig. Pino, ho idea che se ne freghino, ultimamante ci hanno calpestati votando contro i tagli alle pensioni d’oro, i signori senatori che noi paghiamo per governarci ci affamano e continueranno a farlo fino a che qualcuno non dirà basta una volta per tutte….e allora caro signore saranno dolori per tutti, la cosa che mi consola é che quel dolore durerà poco, non 40 anni di ladrocinio come per la Salerno-Reggiocalabria, tanto per fare un esempio.