Pino Masciari si associa a quanto afferma il Procuratore Caffiero De Rhao che nell’ intervista dà un chiaro spaccato della situazione attuale riguardo la ‘ndrangheta. E’ chiaro come i testimoni di giustizia sono un esempio e pagano il coraggio della ribellione.
“C’è un problema di abusi – ha proseguito Cafiero De Raho toccando il tema del contrasto all’illegalità nel settore dell’urbanistica – e questa realtà ha un primato: non c’è stato neanche un abbattimento e uno dei primi atti che ho guardato in Procura sono le sentenze in giudicato per vedere quali vanno eseguite: se abbattimento ci deve essere dev’essere il più grande possibile. Siamo ad un’analisi dei beni su cui bisogna iniziare a partire”. Ancora, il procuratore si è soffermato sui grandi “casati” delle ‘ndrine: “C’è un ritardo sulla ‘ndrangheta, qui ci sono fatti veramente strani, tipo che da 50 anni le famiglie sono sempre le stesse. Possibile che le cosche non siano state abbattute? Perché le grosse famiglie in Campania e Sicilia sono state distrutte o comunque non sono più in grado di dettare legge. Credo che la procura con la polizia giudiziaria è tenuta a compiere un dovere preciso, ma da soli arriveremo sempre tardi. Chiediamo un piccolo contributo ai cittadini, bastano anche piccole segnalazioni. Vogliamo impegnarci al massimo ma non si può aspettare ancora tanto. Ho incontrato il ministro e altri e tutti mi hanno promesso più uomini, ma è sempre poco perché per rilevare tutto questo occorre tempo e occorrono i contributi di tutti. Io a incontri come questo partecipo sempre per dire noi ci siamo, ma dovete esserci anche voi. Manifestazioni come queste – ha concluso – ci permettono di vedere che Reggio non è sola ed è un segnale anche questo”.