Esistono eroi di cui si sente parlare solo quando non ci sono più.Esistono persone che vivono motivate da un grande senso di verità e di giustizia. Sono meteore che passano e lasciano una scia. Un solco !E su questo solco va seppellita l’ indifferenza di chi non vuol sapere e vedere, di chi ha le pesanti responsabilità di non aver agito per il bene comune, di chi ha avuto un ruolo determinante ma ha preferito tacere.
Un solco che non ha il tempo di essere approfondito di più perché ormai la gente muore.
Roberto Mancini ha donato la sua vita per questo e la sua morte resta una pietra miliare di denuncia e di avvertimento. Nella sua ultima intervista ha parlato in sostanza di” inazione dello Stato”.
Non basta piangere , bisogna agire e fare proprie le parole della moglie :«Spero che le sofferenze che Roberto ha dovuto sopportare per aver servito lo Stato contro le eco-mafie in Campania non cadano nell’indifferenza delle istituzioni e dell’opinione pubblica e mi auguro che il suo ricordo possa servire da esempio per tutti coloro che non vogliono arrendersi a chi vuole avvelenare le nostre terre, le nostre vite».
Se si vuole avere un futuro è necessario capire che può toccare a ognuno di noi subire il destino di Roberto: siamo tutti vittime del sistema mafioso !
Un sistema talmente insinuato nel tessuto sociale- politico ed economico che non lo si vede più e coloro che se ne accorgono e lo combattono rimangono isolati e rischiano la vita.
Roberto rimane il vero esempio di un servitore dello stato e della collettività di cui andare fieri e orgogliosi.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2014/30-aprile-2014/morto-roberto-mancini-poliziotto-che-parlo-terra-fuochi-mentre-noi-dormivamo-223149271388.shtml.