Omicidio nel paese costiero del catanzarese; indagini anche per capire se sia collegabile alla famigerata faida. Il padre, Fiorito Procopio, inteso “Fiore”,, era stato coinvolto, alcuni anni fa, in un’inchiesta della Dda di Reggio Calabria su un traffico di droga. I carabinieri della compagnia di Soverato, che si muovono sotto le direttive del capitano Emanuele Leuzzi, comandante della compagnia di Soverato, (coordinato dal tenente colonnello Giorgio Naselli, comandante del reparto Provinciale; tutti agli ordini del colonnello Claudio Gentile, comandante provinciale di Catanzaro), stanno adesso accertando se l’omicidio sia da mettere in relazione alla catena di delitti, che si e’ registrata negli ultimi mesi nella zona del Soveratese, vertice del “triangolo della morte”. Sul posto anche il p.m. Paolo Petrolo e Vincenzo Capomolla ed il procuratore aggiunto della DDA Salvatore Murone, coordinato dal procuratore capo Antonio Vincenzo Lombardo, il 118 ed il medico legale, Giulio Di Mizio, ma anche la ditta delle pompe funebri, che ha trasportato il corpo della vittima all’istituto di medicina legale per l’autopsia che sarà effettuata da un perito settore nominato dal Tribunale di Catanzaro, forse lunedì 26 luglio. La scientifica Sis, ha lavorato per tutta la notte, alla ricerca di elementi probatori, utili alle indagini.
Ad un anno esatto, dall’omicidio di Luciano Bonelli, ammazzato a Sant’Andrea dello Jonio. Ma c’è una logica, un codice, nelle date? Si cercano collegamenti con la criminalità organizzata e la faida dei boschi, “triangolo delle bermude” Reggio Calabria-Catanzaro-Vibo Valentia, che sta investendo questo lembo di Calabria, per l’omicidio avvenuto venerdì notte, poco prima della ventitrè, a San Sostene in provincia di Catanzaro. Si passa ai raggi ics anche la presunta cosca Procopio-Lentini di Davoli, vicina al defunto boss Vittorio Sia, capo locale di Soverato; antagonista dei Gallace-Novella di Guardavalle. Inutile e straziante si è rivelata la corsa verso l’ospedale di Soverato (cz), dov’è giunto ormai privo di vita. L’uomo transitava davanti alla villetta del padre, in località Lacco, in entrata od uscita, questo è da accertare, quando è stato raggiunto da più colpi di fucile calibro 12 caricato a pallettoni e da altra arma da fuoco automatica. Soccorso da alcuni familiari, è stato portato nell’ospedale di Soverato, ma è morto durante il trasporto.
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