\"carcere-prigione\"

Lo diciamo da sempre che le leggi italiane debbono inasprirsi duramente se si vuole lottare ad armi pari contro le mafie, ma ciò non avverrà mai a meno di una svolta epocale che tutti ci auspichiamo ma che sembra solo un miracolo inattuabile! Si conoscono bene i personaggi della \’ndrangheta e di tutte le mafie, si conoscono i loro ruoli e la loro importanza, ma quando si riesce ad acciuffarne uno, ce n\’è un altro pronto ad uscire. E\’ quantomeno \”ridicolo\” leggere della scarcerazione di un boss della \’ndrangheta del calibro di Diego Mancuso e lo è ancor di più leggere che: \”…Il boss è ritenuto uno dei capi dell’omonimo clan della ‘ndrangheta…\” o che \”…a suo carico pendono due processi: “Genesi”, dove è stato condannato in primo grado a 6 anni per associazione mafiosa (deve ancora essere fissato l’appello), e “Impeto” dove gli vengono contestati i reati di estorsione ed usura aggravati dalle modalità mafiosa…\”; ma come? abbiamo tra le mani un personaggio così importante nella geerarchia \’ndranghetista e lo rilasciamo in libertà? Si è vero, ha scontato 11 anni di reclusione, ma in che modo? Con la possibilità di continuare a comandare? In carcere con tv e servizi annessi? In cella a 3, 4 o addirittura 5 stelle? Facciamogli fare solo 5 anni di carcere ma in una cella 3×2 e con solo pane e acqua, così forse potrà minimamente compensare il danno sociale che questa gente provoca alla nostra società, allora si che si potrebbe cominciare a parlare di vittoria sulle mafie!

‘Ndrangheta: venute meno esigenze cautelari, libero boss Mancuso

Torna libero,essdendo venute meno le esigenze cautelari, il boss Diego Mancuso, 62 anni, arrestato il 30 aprile scorso dai carabinieri della Stazione di Limbadi per violazione della sorveglianza speciale. Il Tribunale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Anna Rombolà, ha infatti accolto un’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati Francesco Sabatino e Stefano Nimpo e Diego Mancuso ha quindi lasciato gli arresti domiciliari. A suo carico resta il solo obbligo di dimora nel comune di residenza (Limbadi). Diego Mancuso era già stato arrestato il 18 gennaio scorso, ma l’arresto non era stato poi convalidato dal Tribunale del Riesame di Catanzaro. Il boss è ritenuto uno dei capi dell’omonimo clan della ‘ndrangheta ed ha riacquistato la totale libertà nell’ottobre 2014 dopo aver scontato la pena ad 11 anni di reclusione per associazione mafiosa e truffa al termine dei processi “Dinasty” e “Batteria. A suo carico pendono due processi: “Genesi”, dove è stato condannato in primo grado a 6 anni per associazione mafiosa (deve ancora essere fissato l’appello), e “Impeto” dove gli vengono contestati i reati di estorsione ed usura aggravati dalle modalità mafiose.

giornaledicalabria.it

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