L\’associazione, Die Brücke, con la collaborazione della Cooperativa sociale onlus Futura di Atessa e il patrocinio del comune di Lanciano (Chieti), ha organizzato il convegno su mafia e criminalità organizzata \”Se è notte si farà giorno\”, in programma per venerdì 12 agosto, a partire dalle ore 19, presso la sala convegni del Polo museale Santo Spirito di Lanciano.
Tra gli ospiti che interverranno nel corso del convegno, contiamo su nomi d\’eccellenza, come lo sono Pino Masciari, imprenditore calabrese ed ex testimone di giustizia impegnato in una continua attività di antimafia, e Antonio Mazzeo, giornalista e scrittore siciliano già autore di importanti inchieste sulle infiltrazioni malavitose negli appalti per le grandi opere del nostro Paese.
Di seguito il comunicato stampa dell\’Associazione Die Brücke:
Le informazioni reperibili circa l\’attività della criminalità organizzata nella nostra regione, l\’Abruzzo, sono poche, parziali e tra loro sconnesse: trattasi per lo più di singoli articoli di cronaca in riferimento ad altrettanti singoli episodi avvenuti nel nostro territorio. Per quanto riguarda questo fenomeno, quello della mafia, sembrerebbe non esistere in altri termini una documentazione dell\’insieme che sia esaustiva e completa.
Nonostante la situazione, queste informazioni possono comunque essere sufficienti per arrivare a formulare delle affermazioni sì semplici – e potremmo quasi definirle “di partenza” affinché si creino le basi di una discussione più ampia – ma comunque di significativa importanza: anche se non esiste una vera e propria organizzazione mafiosa di origine abruzzese, la mafia in genere è pur sempre presente in Abruzzo e all\’Abruzzo rivolge un\’attenzione tutta particolare; come pur non essendo queste organizzazioni radicate o legate al nostro territorio, vi operano comunque e comunque portano avanti la loro attività.
Come spiegava nel 2007 Francesco Forgione, allora presidente della Commissione parlamentare antimafia, «la mafia in Abruzzo è presente, ma è un fenomeno che non dobbiamo sovradimensionare o sminuire. Solo riconoscere e combattere. L\’Abruzzo non è la Sicilia, né la Campania, né la Calabria. Ma è anche vero che è una terra di transito per il traffico della droga, per alcuni capitali che vengono reinvestiti in questa regione nell\’economia legale, pulita. Si trovano qui, com\’è noto, alcuni latitanti e se ci sono i latitanti, si deve anche saper intuire che intorno a loro si alimenta un giro d\’affari che si muove e che investe tutto il territorio».
Qualcuno potrebbe pensare che una simile situazione si sia venuta a creare perché – essendo tutto sommato la nostra una regione ancora “vergine” sotto questo punto di vista – l\’attenzione delle forze dell\’ordine, della magistratura, delle istituzioni non è al livello di regioni più sfortunate della nostra, dove queste organizzazioni troverebbero certamente maggiori ostacoli alla realizzazione dei loro obiettivi. Questa considerazione è sì corretta, ma purtroppo incompleta: la mafia si insedia là dove individua innanzitutto un vulnus sociale, una debolezza nella società civile che le permette di instaurare poi quei requisiti (omertà, indifferenza, disaffezione al proprio territorio) utili al conseguimento della propria missione eversiva.
Partendo da questa consapevolezza, crediamo che il miglior rimedio preventivo sia una corretta informazione, il dialogo tra le parti sociali, il coinvolgimento dei cittadini, la realizzazione della cosiddetta “società della conoscenza”.
Interverranno inoltre:
Rosalba Di Giuseppe, Redattrice di Die Brücke
Stefano Di Bucchianico, Redattore di Die Brücke
Mirko Pagliai, Presidente Die Brücke e direttore di redazione
Michael Lusi, Osservatorio regionale antimafia
Giovanni Legnini, Senatore della Repubblica italiana
Marcello D\’Ovidio, Assessore del comune di Lanciano
Esposizione di Salvatore La Battaglia
Reading e musica di Stefano Barbati
Coordina i lavori: Maria Rosaria La Morgia
Leggi anche l\’articolo di Mirko Pagliai, Presidente Die Brücke e direttore di redazione
Grazie per averci regalato parole di speranza… hai davvero emozionato il mio cuore con la tua esperienza di vita.
Un abbraccio a te, a Marisa ed ai vostri splendidi figli.
Con gratitudine ed immensa stima.
Massimo.