Se qualcuno vi dicesse con certezza: “Erano già pronti per ammazzarti e stai molto attento perché sei un predestinato, la vendetta da parte loro è solo una questione di tempo… il tempo non cancella la loro sete di vendicarsi” vi sentireste al sicuro? E poi ancora… se tentassero di avvicinarvi e di entrarvi in casa in modo sospetto, riuscireste a stare tranquilli?
Io no! Per questo ho deciso di rendere pubblico, come gesto di autotutela, tutto ciò che in questi ultimi mesi ho vissuto, ma che sembra non importare a nessuno.
Sia io sia il mio legale abbiamo relazionato nelle sedi opportune, nel rispetto delle leggi, con evidenze documentali, tutto quanto mi sta accadendo, ma ancora una volta mi scontro con uno Stato indifferente. Ho ottenuto solo silenzi. Silenzi omissivi, che tuttavia non assolvono nessuno dalle proprie responsabilità.
Dopo trent’anni di interminabile attesa in cui ho sperato e ho voluto credere che sarebbe potuto arrivare un domani finalmente migliore, un domani in cui avrei potuto riprendere la mia vita, che di fatto si è congelata nel momento stesso in cui ho denunciato, adesso non ci credo più.
Chiedo solo rispetto e attenzione alla mia vita e a quella della mia famiglia, alla nostra sicurezza e incolumità.