Dopo aver pubblicato l\’intervista di ieri pubblicata nell\’insterto di Repubbliva \”il Venerdi\”, vi indichiamo altri 3 link e dei quali ve ne riportiamo alcuni passaggi, di un\’altra intervista fatta a Pino Masciari da Sky sul sito \”Sky.it\” in occasione dell\’uscita del libro \”Organizzare il Coraggio – La nostra vita contro la \’ndrangheta\” e che ne vedrà la presentazione ufficiale in concomitanza con l\’uscita in tutte le librerie, il prossimo 26 ottobre 2010 presso l\’aula 35 dell\’Università di Torino \”Palazzo Nuovo\” :
……..Era la mentalità, anche della gente, a essere sbagliata. Era normale chiedere un certificato a un amico che te lo procurava velocemente, piuttosto che andare in comune e fare la coda allo sportello. Quella che mancava era la cultura della legalità: se non pagavi le tasse, non succedeva nulla, nessuno veniva ad arrestarti, al limite ci sarebbe poi stato un condono, se invece non pagavi certa gente, beh, allora era diverso, perché loro arrivavano e potevano anche ammazzarti, come spesso è successo e succede. Quanti sono stati gli omicidi di amministratori locali, tecnici comunali, avvocati, gente comune avvenuti in quegli anni in Calabria e fatti…………….
………\”Quando la \’ndrangheta emette una sentenza, manca solo la data. Prima o poi l\’esecuzione arriva\”. Pino Masciari, l\’imprenditore di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, che si è ribellato alla mafia più potente del mondo in anni in cui neppure rientrava nel vocabolario, esorcizza così la paura che ancora lo accompagna. E commenta così i casi di Lea Garofalo, uccisa e sciolta nell\’acido a Milano per aver parlato con i giudici, e di Domenico Noviello, assassinato a Caserta nel 2008 per aver denunciato i Casalesi. Nel 1997 Masciari è entrato nel Programma speciale di protezione testimoni, cominciando una vita da fantasma insieme alla moglie Marisa e ai loro due figli.
L\’ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna l\’ha definito \”il principale testimone di giustizia italiano\”. Perché nelle sue deposizioni ha messo in luce un sistema in cui ai mafiosi si affiancavano banche, politici e giudici. \”Pensate davvero che la \’ndrangheta dimentichi quelli che l\’hanno sfidata? – chiede Masciari –. Finché le mafie esistono le persone che si sono messe contro di loro rischiano la vita\”. Pino Masciari oggi ha 52 anni………….
………….Il testimone di giustizia Pino Masciari è costretto ad andare a testimoniare, a votare o agli incontri pubblici senza scorta? Gli \”Amici di Pino\” si attrezzano per un servizio di \”scorta civile\” che rimpiazza quella di Stato. Pino e la sua famiglia vengono rimbalzati da una \”località protetta\” all\’altra, totalmente sradicati? Gli Amici di Pino ottengono per lui la cittadinanza onoraria in una decina di Comuni italiani tra cui Firenze, Torino, Bologna. La famiglia Masciari non può avere una cassetta delle lettere né il nome sul citofono? Gli Amici a centinaia fanno richiesta formale per aggiungere il cognome Masciari al proprio.
Per molti anni Pino Masciari ha vissuto completamente isolato, praticamente murato in casa per paura con la moglie e i due figli. Da quando però la sua storia ha cominciato a essere nota, è nata spontaneamente una rete di persone intorno a lui, che non hanno mai smesso di accompagnarlo. Con addosso la maglietta con la scritta \”Io sono amico di Pino Masciari\” e dal 2006 con un blog, che riporta in tempo reale tutti……….
Pino mette a diposizione la propria esperienza e può farlo anche perché con noi intorno è più sicuro: non possono ucciderci tutti\”……..
Non vedo l’ora di leggere il libro. Dalle persone come Pino non si finisce mai di imparare!
carissimi Masciari, in trepidante attesa ..vi abbraccio forte!
vorremmo un libro in tutte le biblioteche italiane, grazie Pino, leggerti ci renderà migliori