In merito alla notizia secondo cui la Regione Calabria, giovedì prossimo, assegnerà una borsa di studio a Denise Cosco, giovane figlia di Lea Garofalo, la testimone di giustizia di Petilia Policastro, vittima della mafia, eliminata con le modalita’ della ”lupara bianca” a Milano nel dicembre del 2009′, Pino Masciari ribadisce:
“E’ una bella notizia in particolare per Denise Cosco, e più in generale per tutti quelli che continuano a lottare contro quelle mafie che sperano nel silenzio delle Istituzioni. La Regione Calabria, con questo gesto, da un segnale forte e preciso a tutti coloro che ci vogliono far vivere nella paura. E’ in casi come questi che lo Stato può e deve fornire sostengo a chi, vittima delle persecuzioni mafiose, deve poter non solo sopravvivere, ma vivere lavorando. E’ per questo motivo che insisto sul fatto che lo Stato deve poter fornire lavoro, oltre che protezione. E’ nel lavoro che ci si realizza, ed è con il lavoro onesto che si sconfiggono le mafie.”
GIOVEDI\’ CONSEGNA BORSA STUDIO A DENISE COSCO
(AGI) – Reggio Calabria, 8 feb. – Giovedi\’ prossimo, 10 febbraio alle ore 11, il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, consegnera\’ in favore di Denise Cosco, la borsa di studio della Presidenza dell\’Assemblea, intitolata a Luigi Rende, guardia giurata caduta eroicamente a Reggio Calabria, il primo agosto del 2007, nel tentativo di sventare una rapina. Denise Cosco – spiega un comunicato – e\’ la giovane figlia di Lea Garofalo, testimone di giustizia di Petilia Policastro, vittima della mafia, eliminata con le modalita\’ della \”lupara bianca\” a Milano nel dicembre del 2009. Sara\’ il Prefetto di Crotone, Vincenzo Panico, a ritirare, l\’attestato con l\’assegno e provvedera\’ a recapitarlo tramite i canali del Ministero dell\’Interno, in considerazione del fatto che Denise vive in una localita\’ segreta, sottoposta su disposizioni della magistratura, a regime di protezione perche\’ ritenuta nel mirino della \’Ndrangheta. Alla consegna, che sara\’ ospitata nello studio di Palazzo Campanella del presidente Talarico, in rappresentanza della comunita\’ locale, sara\’ presente anche il sindaco di Petilia Policastro, Dionigi Fera. Poco piu\’ di un anno fa, Lea Garofalo, 36 anni, e\’ svanita nel nulla a Milano e, secondo gli inquirenti dell\’antimafia, rapita, torturata e assassinata. Due collaboratori di giustizia hanno anche rivelato che il cadavere della sfortunata donna di Petilia sarebbe stato sciolto in un bidone di acido. La cerimonia che era stata precedentemente fissata per il 25 gennaio, venne poi rinviata per sopraggiunti impegni istituzionali.