Sparatoria davanti a Palazzo Chigi: feriti due carabinieri, fermato l’autore. Masciari : GRANDE PREOCCUPAZIONE E ALLARME SOCIALE!
Pino Masciari: quello che è successo pochi minuti fa davanti a Palazzo Chigi, cuore dello Stato, è di grande preoccupazione. Un episodio che, qualunque sia il motivo per il quale sia accaduto, dovrebbe far riflettere ognuno di noi, in particolare coloro che in questo momento hanno in mano le sorti del nostro Paese. E’ evidente che lo stato sociale è sofferente ed è arrivato al limite della sopportazione. E’ necessario che le Istituzioni agiscano in fretta per alleviare lo sconforto socio-economico e riconquistare la fiducia dei propri cittadini che vanno ascoltati.
28/04/2013
Sparatoria davanti a Palazzo Chigi : Feriti due carabinieri, fermato l’autore.
Agguato di fronte alla sede della Presidenza del Consiglio proprio nei minuti in cui il governo giurava al Quirinale. Esplosi almeno sette colpi. Uno dei militari è grave. L’autore forse ha problemi mentali. Alcuni colpi di pistola sono stati sparati intorno alle 11.40 davanti a Palazzo Chigi, negli stessi minuti in cui era in corso al Quirinale la cerimonia di giuramento dei ministri del nuovo governo guidato da Enrico Letta.
Un uomo in giacca e cravatta, secondo le prime testimonianze, ha aperto il fuoco di fronte alla sede della Presidenza del Consiglio con quella che appare essere un’arma di piccolo calibro. Secondo fonti investigative, si tratterebbe di una persona con problemi mentali, che ha aperto il fuoco contro i carabinieri.
Ne è nata una sparatoria e due carabinieri sono stati feriti. L’uomo che ha sparato è stato fermato dalle forze dell’ordine. Uno dei due carabinieri è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco al collo e le sue condizioni appaiono serie. L’altro militare è rimasto ferito a una gamba e le sue condizioni non sarebbero preoccupanti. Anche l’attentatore sarebbe rimasto ferito.
A terra, sul luogo della sparatoria, secondo i primi rilievi sono rimasti sette bossoli. La scena del crimine è stata subito isolata dagli investigatori, che hanno cominciato ad eseguire i rilievi. L’area intorno a Palazzo Chigi è stata immediatamente «blindata».
Anche al Quirinale è subito scattato lo stato d’allerta ed è stata fatta allontanare la folla all’esterno del palazzo. I ministri sono rimasti a lungo all’interno del Quirinale e non sono stati fatti uscire per motivi di sicurezza: avrebbero dovuto trasferirsi, dopo il giuramento, subito a Palazzo Chigi.
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