9 Risposte

  1. marta ha detto:

    Sì, è veramente vergognoso che il tuo Paese, Pino, sia in poche situazioni riconoscente fino in fondo del tuo gesto estremo e del tuo coraggio: vergogna, vergogna, vergogna!!! Però quello che mi rincuora è che la tua figura è conosciuta in tutta Europa e in tutto il mondo, perchè gli Amici di Pino Masciari sono ovunque! Questo mi ha fatto riflettere sul fatto che siano di più gli Stati stranieri a tenere i riflettori puntati sulla mafia, sulla corruzione presente sia nel nostro paese, sia nel nostro governo. Credo che se infatti lì non ci fosse la corruzione l’informazione sarebbe sicuramente migliore e tutti questi avvenimenti spiacevoli che costringono la tua famiglia a vivere da deportati non avverrebbero.
    vi abbraccio tutti!!
    marta

  2. antonio caprari ha detto:

    ma che strano , travaglio riceve un premio dalla federazione della stampa estera tedesca e qui nessuno dice nulla. Qualcosa di simile accade a pino oggi….l’ Italia si conferma sempre piu’ un paese …. ricoperto di cioccolata…. scusate sono alquanto confuso.
    A chi non conosce pino di persona , beh si perde una gran cosa . Dopo 3 minuti che ci parli ti tratta come un amico di vecchia data … Pino non mollare …. questo paese non affonda grazie  anche alle persone come te …..come ha detto Scarpinato sono le minoranze che salvano questo paese.
    Grazie per quello che stai facendo…. ti siamo debitori.
    Contentissimo di averti conosciuto di persona. Mantovano, tirapiedi dello psiconano protetto dal dolo alfano, dimettiti !

  3. Denise ha detto:

    Purtroppo in Italia non abbiamo una stampa libera, forse non abbiamo nemmeno più una stampa che si possa definire giornalismo, ad esclusioni di pochi noti e sempre costantemente a rischio. Penso in primis all’esempio di Pino Maniaci!
    Ormai abbiamo degli House Organ, delle sale stampa di Governo o di partito, e quando va bene (per modo di dire) di qualche potentato economico-finanziario legato a doppio filo sempre con la solita politca. Chi ha intenzione di fare vero giornalismo in questo paese, peggio ancora se giornalismo investigativo-giudiziario, sa molto bene quello che gli potrà capitare: isolamento, emarginazione, cause civili, minacce e via così. I precedenti sono molteplici e d’esempio a tutta la categoria, purtroppo. Categoria che ha le sue colpe, intendiamoci, non è certo saltata sulla propria sedia dicendo “noi non ci stiamo” o ribellandosi a questa “normalizzazione” in atto. Spesso a molti è convenuto schierarsi dalla parte dei padroni, spesso sono stati gli stessi giornalisti a correre alla corte del “Principe” per interesse. Ed in Italia i media sono sempre stati così, non c’è mai stata una borghesia “illuminata” che potesse fare da editore imparziale, ma sempre dei Principi ai quali asservirsi entrando nelle loro corti di propria volontà o su espressa richiesta.
    Tutto questo per dire che non mi ha per nulla stupita l’assenza quasi totale dei media italiani, anzi. Non ha fatto altro che confermare, ancora una volta, quanto detto, ovvero quanto pecchi nel campo dell’informazione il nostro paese e quanto ancora siamo lontani da quella rivoluzione culturale, che all’estero in molti paesi c’è stata e si vede a occhio nudo, nelle sue conseguenze dirette sulla vita quotidiana e sul modo di pensare, soprattutto e anche alle mafie.
    Sono convinta che per la “nostra rivoluzione” ci vorrà moltissimo tempo, non è pessimismo il mio e nemmeno rinunzia, anzi, io non mollerò mai! Ma non mi illudo che sarà un processo rapido, veloce ed indolore. Ed è anche per questo che voglio ringraziare Pino, con il suo esempio di fermezza e convinzione mi ha dato sempre un’enorme forza e coraggio nell’andare avanti, insegnandomi che se si è dalla parte giusta non si perde MAI!
    Caro Pino e Marisa, nonchè Ottavia e Francesco, vi voglio bene e vi ringrazio di ogni vostro importante passo, io continuerò a camminare al vostro fianco, sempre
    Con affetto
    Denise.

  4. Nick ha detto:

    vorrei dirvi tanto, ma molto di quello che penso è già stato espresso da altri commenti…
    non mollate, vi siamo tutti vicini… la mafia e la corruzione sono un problema di tutti e lo risolveremo tutti insieme.
    voi non siete soli,  grazie di tutto

  5. giulia ha detto:

    E’ vergognoso che proprio nel tuo Paese non si parli  della tua storia perchè neanche l’ informazione è libera, non è giusto perchè la storia della tua vita dovrebbero avere l’ opportunità di conoscerla tutti, continua a dare testimonianza Pino, non arrenderti..Dopo la grande delusione dell’ incontro dell’ altro giorno voglio continuare a lottare, anzi lo farò con maggior forza e vigore perchè tu possa vincere questa fondamentale battaglia contro la mafia..IO TI SOSTENGO
    Un abbraccio

  6. Carissimi Pino e Marisa,
    ho visto con attenzione questo video, … più volte.

    Ho visto le fotografie con i vostri bambini, … piccoli.

    Avete tanto coraggio.

    Siete una famiglia meravigliosa, e voglio fare tutto il possibile per sostenervi e proteggervi.

    con affetto
    katya

  7. lolindir ha detto:

    Purtroppo non c’e’ di che stupirsi.
    Solo qualche notizia frammentaria qua’ e la’, quasi impercettibile e non corredata da alcun materiale audio o video.
    Dobbiamo muoverci noi, come sempre piu’ spesso e’ necessario.
    Pieno sostegno a Pino da tutta la societa’ civile di Asti, che lo aspetta a braccia aperte il prossimo 20 maggio.

    Danilo

  8. angela ha detto:

    ma ormai non mi scandalizza più questa cosa…sì ha dell’incredibile o terribile!!! ma che informazione ci potrà mai essere in uno Stato dove le fonti di informazione  sono in mano a chi esercita il potere….per fortuna che abbiamo internet (anche se presto toglieranno anche questo ho paura)…
    ti seguiamo sempre Pino
    un abbraccio forte
    Angela

  9. Giorgio Cella ha detto:

    Sarò un guaribile ottimista ma, nonostante tutto, ogni giorno che passa sempre più gente conosce la tua storia, non importa che le tv diano o meno spazio, saremo noi il più gande strumento di comunicazione
    Ciao
    Giorgio Meetup di Udine

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