(Reggio Calabria). Il Procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, ha chiesto la condanna alla pena dell\’ergastolo per Giovanni Strangio, ritenuto l\’ideatore ed uno degli esecutori della strage di Duisburg nella quale furono uccise sei persone. Alla Corte d\’assise di Locri sono state chieste anche altre 8 condanne all\’ergastolo per i presunti autori di omicidi commessi nella faida di San Luca tra i Nirta-Strangio ed i Pelle-Vottari culminata proprio con la strage di Duisburg.
La strage di Duisburg, compiuta il 15 agosto del 2007, nella quale furono uccise sei persone, fu il frutto di un \’\’viscerale odio\” covato per anni a San Luca tra le cosche dei Nirta-Strangio e dei Pelle Vottari. E\’ questo uno dei passaggi della requisitoria del pubblico ministero, Federico Perrone Capano, nel processo a 14 imputati coinvolti nella faida di San Luca culminata con i fatti di Duisburg. Per oltre cinque ore il pm, che ha preceduto le richieste di condanna fatte dal procuratore aggiunto Nicola Gratteri, ha ripercorso la genesi della strage in Germania per poi soffermarsi sulle indagini svolte che portarono ad individuare in Giovanni Strangio, per il quale è stata chiesta la pena dell\’ergastolo, l\’ideatore ed uno dei presunti esecutori materiali.
\”La strage di Duisburg – ha detto Perrone Capano – è stato il frutto di una violenza viscerale e cieca che si è accumulata negli anni. Fu un agguato mafioso preparato in modo militare, tanto che contro le sei vittime furono sparati ben 54 colpi d\’arma da fuoco. Dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia è emerso che la strage doveva riguardare solamente coloro che si erano recati in Germania per comprare le armi che sarebbero servite ad alimentare la guerra in corso a San Luca. Almeno due vittime però si sono trovate nel posto sbagliato e sono state uccise\”.
Perrone Capano ha poi evidenziato che \”tutti i delitti commessi nella faida di San Luca sono stati eseguiti con una ferocia inaudita, anche in ricorrenze festive, in modo da lasciare un segno di sangue\”. Il processo proseguirà il 7 giugno con l\’intervento dei legali di parte civile.
tratto da Il Lamentino