Siamo sempre stati abituati a guardare la Svizzera come un paese neutrale, mai impegnato nelle \”beghe\” europee e nazione libera, dal buon cibo e dalle bellezze naturali. Ma non dobbiamo dimenticare che questa (pseudo) neutralità ha fatto si che questa nazione diventasse anche il paradiso bancario di molti ricchi ed imprenditori dall\’alto profilo economico e, di conseguenza tutto questo ha fatto si che anche le mafie, la \’ndrangheta in primis, venisse attirata da tutto questo appetitoso patrimonio economico mettendo radici non solo bancarie ma anche affaristiche. Già da tanto tempo gli svizzeri si sono accorti di quanto sempre più imponente stesse diventando la presenza della \’ndrangheta nel loro paese, ma in molti hanno preferito far finta di nulla oppure sottovalutare la cosa in modo troppo frettoloso. Il mercato del crimine in Svizzera è bassissimo, però basta pensare che in 6 anni la magistratura elvetica ha messo in atto \”solo\” 14 operazioni anticrimine, ma tutte sono di natura made in Italy e tutte in un modo o nell\’altro coinvolte in azioni criminali perpetrate dalla \’ndrangheta. Forse il Governo Svizzero dovrebbe cominciare ad aprire gli occhi per evitare che l\’infezione diventi virale e che da nazione neutrale diventi centro economico e criminale delle mafie!
‘Ndrangheta in Svizzera, 14 inchieste in sei anni. Ma sono tutte Made in Italy