Taggato: corriere della sera

0

Lombardia: in lista d’attesa contro le cosche

Fonte: Il Corriere della sera – Su 1.400 aziende sequestrate in Italia alla criminalità organizzata, duecento sono lombarde. I numeri pesanti, importanti e significativi, siano la mafia o la \’ndrangheta, stanno qua al Nord. In...

0

«Ho vissuto tre volte», l’intervista su IO DONNA di domani 30 ottobre

Suo marito denunciò la \’ndrangheta. Sono fuggiti dalla Calabria. Ora Marisa Masciari svela il suo volto «Come mi trova? Ho preso qualche chilo». È bella, Marisa. Distante dalla figura prosciugata incontrata due anni fa...

9

Lettera aperta al sottosegretario Mantovano

Comunicato Stampa per chiedere chiarimenti su opportunità lavorative e sicurezza dei Testimoni di Giustizia in seguito alla bocciatura dell\’emendamento che ne prevedeva l\’assunzione in PA Come cittadini e amici di Pino Masciari, Le chiediamo,...

1

Masciari, Noviello e gli altri testimoni “Così lo Stato abbandona chi denuncia”

Riportiamo un articolo di liberainformazione che ripercorre gli ultimi avvenimenti suscitati dall\’articolo di Carlo Vulpio sul Corriere della Sera

 

Il Corriere: l\’imprenditore di Vibo in esilio da anni. Il ministero: immagine falsata. Ma il commerciante campano ucciso dalla camorra non era protetto

Un’amara denuncia, una replica puntuale anche se parziale, la durezza dell’esilio a vita. La storia di Pino Masciari è la storia del travaglio e della paura dei testimoni di giustizia. Che troppo spesso si sentono abbandonati dallo Stato, dal punto di vista umano innanzitutto. Ultimo atto una dura polemica con il ministero del’Interno, mediata da alcuni articolo del Corriere della Sera. Con una polemica destinata a durare sulla vicenda dell’impenditore campano Domenico Noviello, ucciso dai Casalesi a maggio, mai entrato nel programma di protezione.

 

20

Comunicato stampa di Pino Masciari in risposta alle note del Viminale

Il 9 luglio 2008 sono usciti degli articoli (123) basati su una nota del Viminale riguardo l\’articolo su Pino Masciari e l\’inchiesta sui Testimoni di Giustizia pubblicati sul Corriere della Sera.

In risposta pubblichiamo il comunicato stampa di Pino Masciari a puntualizzare la situazione che lo riguarda:

 

In relazione alla nota del Viminale diffusa in riferimento all\’articolo del Corriere della Sera dell\’8.7.2008 e relativo ai testimoni di giustizia – pur senza alcun spirito polemico ed attenendomi ai fatti – intendo precisare quanto segue:

– la Masciari costruzioni era una delle piu\’ importanti imprese edili della Calabria. Aveva circa 100 dipendenti fissi piu\’ decine di collaboratori, contratti in Italia e all\’estero per decine di miliardi di lire, attrezzature per miliardi di lire.

– mia moglie, giovane odontoiatria, aveva uno studio ben attrezzato, clienti ed ottime prospettive di lavoro; il nostro tenore di vita era buono: avevamo la nostra casa, la casa al mare, altri immobili di proprieta\’, i familiari vicino ecc…;

7

Pino Masciari sul Corriere della Sera – Il Caso “Il dramma dei miei undici anni da clandestino” di C. Vulpio

Ecco a voi il link all\’articolo di oggi riguardo il caso di Pino Masciari. cliccare sull\’immagine per la versione ingrandita.

\"\"

 

A questo LINK trovate l\’ottima inchiesta di Carlo Vulpio (qui una sua videointervista) e Benny Calasanzio sulla situazione dei testimoni di giustizia in Italia.

Da due anni attraverso la storia di Pino Masciari e della sua famiglia raccontiamo la stessa situazione e ce ne facciamo testimoni e quanto documentato è stato poi confermato dalla relazione sui Testimoni di Giustizia della commissione antimafia appena destituita e dalle inchieste giornalistiche. Come quella di oggi, che riporta da quella relazione:

"urge un cambiamento radicale nella gestione dei testimoni di giustizia".

Siamo assolutamente concordi con questa conclusione dell\’organo extraparlamentare italiano più autorevole riguardo la lotta alla mafia.

Ora l\’informazione è aumentata, è diventata nota a un pubblico ancora più ampio.

Resta sempre un vuoto silenzioso: quali sono le risposte istituzionali per colmare un vuoto legislativo che è conclamato e insopportabile?