Amici di Pino Masciari alla Festa della Legalità di Nettuno

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Il 6 giugno abbiamo festeggiato il senso della legalità.

Malgrado la pochissima visibilità e la quasi totale assenza dei media (sarà un caso?) il pubblico è intervenuto numeroso ad ascoltare le parole sull\’impegno alla lotta alla criminalità e i risvolti poco conosciuti di tutte le attività di tipo mafioso.

L\’intervento di Edoardo Levantini sulla mappatura delle cosche e dei clan sul territorio laziale ha fornito un\’immagine agghiacciante della spartizione del nostro territorio e l\’esauriente esposizione di Luigi de Ficchy, sostituto procuratore antimafia, ha puntualizzato le attività delle organizzazioni e le difficoltà oggettive in cui si trova la magistratura costretta dalle maglie della burocrazia e del malaffare diffuso.
Il giornalista Alessandro Fulloni ha invece focalizzato l\’attenzione su alcuni casi di imprenditoria "malata" alle porte di Roma (ma di Roma stessa!) che non riesce a trovare una cura alle estorsioni e ai condizionamenti di tipo.

L\’attenzione catalizzata da Pino Masciari, l\’imprenditore calabrese che da undici anni vive come un latitante insieme alla sua famiglia ha aperto uno squarcio di realtà sconosciuta per la maggioranza dei cittadini presenti.
Il racconto della sua storia di imprenditore e poi di testimone di giustizia ha acceso una fiammella di rabbia e di speranza allo stesso tempo.