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Incontro pubblico a Bari

Domani Pino Masciari parteciperà all\’incontro \”a Colloquio con la Giustizia\” su invito della scuola di formazione politica Antonino Caponnetto di Bari.

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Nichelino

Tre assemblee nelle scuole e una quarta in Comune, con la cittadinanza [flickr album=72157610052318307 num=12 size=Square] tutte le foto.. pomeriggio e sera di incontri Incontravamo Pino al Maxwell, dove aveva appena terminato il secondo...

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Ordine del Giorno per Pino Masciari dal comune di Cuneo

Accogliamo con felicità la seguente notizia riguardo l\’ordine del giorno del comune di Cuneo che si adopererà per essere solidali in concreto con Pino Masciari,la sua famiglia e gli altri tesitmoni di giustizia che si oppongono al racket con la denuncia pubblica. Ringraziamo quanti si sono adoperati con tenacia, affetto e determinazione al fine di portare la storia di Pino all\’attenzione del Comune di Cuneo: cittadine, cittadini, meetups e associazioni. GRAZIE!

 

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Un Ordine del Giorno per invitare Pino Masciari a Cuneo

(da TargatoCN.it)       CONTINUA  >>>>>

 

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Lettera di Salvatore Borsellino al Ministro Maroni per il caso Masciari

Borsellino, il fratello del Giudice, prende posizione e chiede incontro al Ministro Maroni per soluzione urgente del caso dell\’imprenditore e testimone Pino Masciari

L\’Imprenditore-Testimone di Giustizia Giuseppe Masciari, che da undici anni vive in un pericoloso limbo istituzionale dopo aver denunciato e fatto arrestare mafiosi, politici e magistrati collusi con la n\’drangheta, apprende con gioia e speranza la forte presa di posizione del fratello del giudice Paolo Borsellino, Salvatore, che con una lettera al Ministro dell\’Interno Roberto Maroni ha chiesto in via estremamente urgente un incontro tra il ministro stesso e la famiglia Masciari per trovare una soluzione immediata all\’imbarazzante situazione di un imprenditore e della sua famiglia che vive nell\’insicurezza solo per aver fatto il proprio dovere.

Di seguito la lettera inviata da Salvatore Borsellino al Ministro dell\’ Interno Maroni.

 

 

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Il Presidente della provincia di Trento incontra gli Amici di Pino Masciari

 

IL PRESIDENTE INCONTRA GLI AMICI DI PINO MASCIARI

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Di legalità, lotta alla mafia e corruzione a diversi livelli si è parlato diffusamente in questa terza edizione del Festival dell’Economia che ha favorito lo scambio di esperienza ed ha offerto moltissime testimonianze di qualità.
Ed è particolarmente esemplificativa la testimonianza di Pino Masciari che da oltre dieci anni è sottoposto, insieme alla famiglia, ad un programma speciale di protezione. Masciari questa mattina ha incontrato il presidente della provincia Lorenzo Dellai. Hanno preso parte all’incontro una decina di giovani che fanno parte dell’associazione “gli amici di Pino Masciari”; voce e forza della coraggiosa scelta dell’imprenditore calabrese. L’esempio vuole spiegare alle nuove generazioni che è possibile reagire, smettere di subire in silenzio ed avere di nuovo fiducia nello Stato e nel futuro. Uno degli obiettivi de “gli amici di Pino Masciari”, infatti, è quello di promuovere l’impegno civile e aiutare i giovani a ritrovare l’amore per le istituzioni.

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Pino Masciari a Napoli

Pino Masciari ha trascorso gli ultimi tre giorni a Napoli.

Lunedi 19 maggio 2008 ha partecipato insieme ad altri Testimoni di Giustizia alla seduta del Consiglio Comunale di Castel Volturno, aperto alla cittadinanza con all\’ordine del giorno "Situazione dell\’Ordine Pubblico in Castel Volturno" in seguito all\’omicidio di Domenico Noviello.

Ricordiamo che Noviello è stato nel programma di protezione per i Testimoni di Giustizia per aver fatto arrestare i suoi estorsori, ma una volta terminato il programma è stato lasciato senza protezione e sicurezza da parte delle isitiuzioni, consentendo alla Camorra di compiere la sua vendetta.

Nello stesso stabile si teneva il comitato provinciale per l\’ordine e la sicurezza. Era presente Alfredo Mantovano, sottosegretario agli Interni che probabilmente tornerà ad occuparsi dei Testimoni di Giustizia.

L\’impressione è sempre che certe riunioni andrebbero fatte prima che ci scappi il morto e non dopo…

Tano Grasso ha dichiarato in un\’intervista al Corriere della Sera pubblicata il 21 Maggio a pagina 21:

"Chi ha ucciso Noviello sta pagando un prezzo bassissimo in termini di clamore e di scandalo nell\’opinione pubblica e la mancata reazione si si tramuta in un implicito via libera a compiere altri atti intimidatori, a continuare a colpire gli imprenditori e i rappresentanti dell\’antiraket. Questo delitto è stato trattato dai mass-maedia alla stregua di un regolamento di conti interno alla Camorra come se un boss fosse stato ucciso da altri boss, il che è offensivo per la vittima e pericoloso per un Paese che rischia di specchiarsi solo nel compiacimento verso Gomorra"

Prosegue….

"C\’è una contraddizione stridente, intollerabile, tra la passarella di Cannes dove si mostrava il film (Gomorra) al mondo intero e il deserto sulla piazza di Castel Volturno, davanti alla chiesa dove si celebravano i funerali di Noviello. Lì c\’erano solo le autorità locali, e neanche tutte, non ho visto neppure le telecamere dei telegiornali regionali, eppure questo omicidio si può paragonare a quello mafioso di Libero Grassi a Palermo nel 1991"

Affermazioni del genere non fanno che rafforzare la nostra convinzione che sia necessario alzare la voce, far valere i diritti dei testimoni di giustizia e portare il tema all\’attenzione dell\’opinione pubbilca nazionale e se servirà anche internazionale.

Appare chiaro il tentativo di far credere all\’opinione pubblica nazionale che lo Stato tutela e si fa carico di chi denuncia. Nei fatti non è così, lo sanno bene quelli che sono vessati dalla criminalità e non denunciano, lo sanno bene i Testimoni di giustizia che hanno vissuto sulla loro pelle le colpevoli lacune del sistema di protezione e quando superano la paura e si espongono gridando la verità vengono delegittimati e sviliti come fossero pazzi, come se chiedessero solo soldi allo Stato.

Quando parliamo di lacune e mancanze da parte dello Stato lo facciamo anche sulla base della relazione della commissione parlamentare antimafia approvata il 20 febbraio 2008. di cui citiamo un passaggio a titolo di esempio:

Lo spaccato emerso appare evidenziare come i testimoni di giustizia siano i primi a sperimentare sulla loro pelle quelle gravi cadute di efficienza del sistema, dovute spesso a inettitudine, trascuratezza e irresponsabilità.
E l’inefficienza non riguarda casi isolati ma, sistematicamente, anche se con forme e modalità che variano da caso a caso, tutto il comparto, per cui, per far si che lo Stato recuperi il terreno perso nei confronti di chi ha mostrato di possedere uno spirito civico esemplare, occorrono un intervento normativo ed un approccio alla materia innovativi ed urgenti secondo le seguenti proposte, da distinguere tra quelle che possono essere assunte a legislazione invariata e quelle che richiedono appropriati interventi normativi.

Al centro delle nostra battaglia al fianco dei Testimoni resta la pretesa e il diritto di Sicurezza per chi denuncia, senza la quale un reinserimento sociale è impossibile e il risarcimento economico è inutile.

Martedi 20 Maggio

Pino ha partecipato all\’incontro pubblico organizzato dagli Studenti Napoletani contro la Camorra.

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erano presenti parecchi rappresentanti delle associazioni che si occupano di Antimafia Sociale. Il Preside della scuola ha lanciato la proposta di cominciare ad adottare i Cittadini onesti che hanno bisogno di essere tutelati, Andrea (presidente dell\’associazione) ha segnalato la necessità di accompagnare questi cittadini nei processi, di non lasciarli soli. Siamo sicuri che con queste realtà riusciremo ad avviare ottime collaborazioni perchè ci troviamo in sintonia sui principi e sulle cose da fare.

Mercoledi 21 Maggio

Pino è stato all\’università Federico II per il seminario dal titolo "Fare impresa tra diseconomie territoriali e criminalità organizzata"

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Come sempre Pino è stato ascoltato con attenzione dagli studenti che sono rimasti colpiti dal venire a conoscienza di una realtà cosi sommersa come quella che vivono i I testimoni di Giustizia in questo ingrato Paese.

 

 

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Incontro a Lamezia 6 Maggio 2008 ANNULLATO

Con grande dispiacere, Pino Masciari è costretto ad annullare l\’appuntamento all\’Istituto Professionale per il Commercio Einaudi di Lamezia Terme programmato per il 6 Maggio 2008.

Si scusa per tanto con gli studenti e i docenti dell\’istituto nella speranza di poter riprogrammare un\’incontro in seguito.

La situazione di Pino Masciari è in evoluzione e come sempre forniremo aggiornamenti appena sarà possibile.

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Pino Masciari- Mercoledì 18 luglio sarà a Borgomanero (Novara)

Vedogiovane ricorda Paolo Borsellino, a 15 anni dalla strage in cui ha perso la vita A spazioper mercoledì 18 luglio\’ 07 alle 21 in ricordo dei 15 anni dall’uccisione di Borsellino, un incontro con Pino Masciari, un testimone di giustizia in programma di protezione.

Mercoledì 18 Luglio si inaugurerà a Spazio per…, al Parco della Resistenza di Borgomanero, il Presidio dell’associazione ‘Libera, associazioni, nomi, numeri contro le mafie’ promosso da Vedogiovane e dedicato a Peppino Impastato e dal nome ‘I nostri cento passi’. Il presidio Borgomanerese è il risultato del lavoro di un gruppo di giovani studenti della zona che, nel corso dell’anno scolastico, insieme all’istituto G. Galilei e a Spazio per…hanno organizzato un evento e un’assemblea di istituto sul tema ‘I giovani e la lotta alla mafia’, hanno partecipato alla manifestazione nazionale di Libera nella ‘Giornata della memoria delle vittime di mafia’ e hanno realizzato una ricerca e pubblicato un opuscolo, con il supporto della Provincia di Novara e del Comune di Gozzano sul tema della mafia nel novarese e VCO.

In questi mesi di lavoro il gruppo ha avuto modo di conoscere meglio l’associazione Libera, grazie anche alla partecipazione alle riunioni del neo-nato Coordinamento Provinciale di Libera a Novara. Libera si sviluppa sul territorio attraverso due formule di aggregazione: il coordinamento e il presidio, il primo è un insieme di associazioni il secondo di liberi cittadini. I ragazzi hanno scelto la seconda formula che implica una dedica, loro hanno scelto di dedicare il presidio a Peppino Impastato e di chiamarlo ‘I nostri cento passi’. I motivi sono tre: Peppino Impastato era un giovane, come loro, che ha deciso di fare lotta alla mafia con la non-violenza e con l’ informazione; alcuni sono i passi che il gruppo ha già fatto in questi mesi di lavoro; e cento sono i passi dalla casa di uno dei ragazzi al luogo dove lavorava Balduccio di Maggio, l’autista di Totò Riina, il cui arresto ha permesso la cattura dell’importante boss mafioso.

Il 18 Luglio, il giorno prima dell’anniversario della strage di Via D’Amelio, in cui persero la vita il magistrato Borsellino e la sua scorta, il presidio ‘I nostri cento passi’ inaugurerà la sua nascita e si presenterà alla comunità borgomanerese. Lo farà a partire dalle 17.00 a Spazio per… con i giocolieri e un gruppo di teatro, per ricordare Peppino Impastato che era un artista di strada, mangiafuoco e usava il teatro anche come strumento di denuncia. Sarà inoltre allestita una mostra fotografica sul lavoro fatto dai ragazzi negli scorsi mesi e su Cinisi, la città natale di Peppino. A dare il ‘via’ al nascente presidio saranno inoltre presenti Davide Mattiello, referente regionale di Libera Piemonte e Pino Masciari, testimone di giustizia, in programma di protezione da dieci anni, il cui incontro, nei giorni della manifestazione a Polistena, è stato significativo e importante per il gruppo tanto da chiederne la presenza ufficiale in questa giornata inaugurale.
Pino Masciari (vedi foto in allegato) è un imprenditore calabrese che dal 1997 è sottoposto al programma di protezione per i testimoni di giustizia. Non si tratta di un mafioso pentito ma di un cittadino che ha deciso di non convivere con la mafia ma di denunciarla e per questo è stato esiliato dalla sua terra con moglie e due figli e privato della possibilità di continuare la sua attività imprenditoriale. Grazie alla sua denuncia sono state arrestate più di 40 persone arrivando a toccare anche livelli politici. Il 14 marzo 2007 doveva testimoniare ad un processo in Calabria ma per lui le istituzioni non avrebbero messo a disposizione un servizio di scorta, così due cittadini dell’associazione Libera lo hanno accompagnato, proteggendolo armati soltanto di un pericoloso “panino alla mortadella”. La provocazione di libera ha avuto l’effetto di far arrivare due automezzi blindati quando Pino e i due ragazzi armati del pericoloso panino erano già giunti in Calabria.

Questa pagina vuole manifestare il sostegno dei cittadini nei confronti del cittadino Pino Masciari che le istituzioni dimenticano troppo spesso.

“Ogni persona in più che viene a conoscenza della mia storia mi allunga la vita di un giorno” (Pino Masciari)