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Lunedì 8 marzo alle 18:05 Pino Masciari …

Lunedì 8 marzo alle 18:05 Pino Masciari sarà intervistato da Enrica Bonaccorti nella trasmissione Tornando a Casa, dedicata al coraggio. Oltre che dalle frequenze radio la trasmissione si potrà seguire dal sito http://www.radio.rai.it/radio1/tornandoacasa/ dove...

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Radio24 intervista Davide Mattiello e Pino Masciari

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Ascolta l\’intervista

 

Si precisa che in data 27 ottobre 2004 è stata notificata a Giuseppe Masciari, una deliberazione del Ministero Degli Interni che prevedeva la revoca del suo programma di protezione.
Masciari ha impugnato tale delibera presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio e da allora usufruisce del programma di protezione nelle more in attesa di un pronunciamento del TAR.

Ciò che oggi lamenta Masciari è comprovato dalla Relazione sui Testimoni di Giustizia che l\’ultima Commissione Parlamentare Antimafia ha approvato all\’unanimità il 20 febbraio 2008, relatore Angela Napoli

"Lo spaccato emerso appare evidenziare come i testimoni di giustizia siano i primi a sperimentare sulla loro pelle quelle gravi cadute di efficienza del sistema, dovute spesso a inettitudine, trascuratezza e irresponsabilità."

"Occorre un mutamento di mentalità e metodo, una diversa filosofia nell\’approccio alla figura del testimone che va visto non come un "peso" ma come una "risorsa"."
"Occorre contrastare un modus operandi basato sulla convinzione che l\’elargizione delle somme di denaro -talvolta rilevanti- possa risolvere qualsiasi tipo di problema dei testimoni, assumendo una sorta di significato liquidatorio rispetto ad ogni obbligo dello Stato."

Il problema centrale resta la farraginosità del sistema di protezione e l\’assenza di efficaci misure di sicurezza.
Peggio ancora è quello che può accadere a un Testimone di Giustizia quando il programma viene revocato e le istituzioni declinano le loro responsabilità.

I testimoni vengono liquidati e lasciati soli, esposti al rischio di ritorsioni e vendette come di recente è accaduto a Domenico Noviello che nel 2001 denunciò i suoi estorsori e uscì dal programma di protezione nel 2003.

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“TEMO DI FARE LA FINE DI NOVIELLO”

TESTIMONI GIUSTIZIA. PINO MASCIARI. “TEMO DI FARE LA  FINE DI NOVIELLO”

 – Vibo Valentia,  17 mag. – “Temo di fare anch’io la stessa fine che ha fatto Domenico Noviello, l’imprenditore di Castel Volturno, ucciso dalla camorra per essersi ribellato al pagamento del pizzo e con le sue denunce ha mandato in galera i suoi estorsori” Ad affermarlo Pino Masciari, l’ex imprenditore calabrese, uno dei più importanti testimoni di giustizia, al pari di Novello lasciato senza programma di protezione dopo aver servito la giustizia e lo Stato. “Dicono sempre la stessa cosa, quando per qualcuno di noi arriva la camorra o la “ndrangheta a punirti. Dicono che si era fuori dal programma di protezione. Ma perché, mi chiedo,  ci deve mandare al macello quando si sa che sia la “ndrangheta sia la camorra non scherzano. “Ho chiesto scorta e tutela, ma come risposta mi hanno tolto il programma di protezione – ha aggiunto Pino Masciari – costringendomi a ricorrere al Tar, ma ohimè! Nemmeno il tribunale amministrativo si decide a dare una risposta. E poi Gerardo Dominianni, il magistrato che proprio ieri in un comune del vibonese, ha disposto il fermo di sei presunti estorsori, dichiara che tutti gli imprenditori pagano il pizzo. La risposta è semplice – continua Masciari – E’ perché sembra che sia proprio lo Stato a volerle così, altrimenti si dovrebbe comportare meglio verso coloro che si ribellano. Non è giusto, non è umano che ciò avvenga”. Pino Masciari, l’imprenditore vibonese di 49 anni, che 11 anni fa denunciò e mandò in galera, costituendosi anche parte civile, gli esponenti delle più pericolose cosche calabresi, da allora è stato inviato unitamente alla moglie e i due figli piccoli  in una località protetta, si  fa per dire, come lui ama dire ironizzando. “In effetti si è trattato – aggiunge amaramente di un vero e proprio esilio, una deportazione, mentre io ho chiesto sempre di essere reinserito nel lavoro, come unica ed efficace risposta dello Stato contro la “ndrangheta”. Un mese fa Pino Masciari, come segno di protesta, senza scorta è ritornato in Calabria dove ha tenuto una serie di conferenze sulla legalità. Adesso è in giro per l’Italia accolto ovunque con tutto il rispetto che merita, la città di Torino, gli ha concesso la cittadinanza onoraria ed altre città stanno per farlo. Si stanno organizzando ovunque dei gruppi e per i prossimi giorni ha annunciato azioni di protesta eclatanti. Intervista a Michele Garrì