Vedogiovane ricorda Paolo Borsellino, a 15 anni dalla strage in cui ha perso la vita A spazioper mercoledì 18 luglio\’ 07 alle 21 in ricordo dei 15 anni dall’uccisione di Borsellino, un incontro con Pino Masciari, un testimone di giustizia in programma di protezione.
Mercoledì 18 Luglio si inaugurerà a Spazio per…, al Parco della Resistenza di Borgomanero, il Presidio dell’associazione ‘Libera, associazioni, nomi, numeri contro le mafie’ promosso da Vedogiovane e dedicato a Peppino Impastato e dal nome ‘I nostri cento passi’. Il presidio Borgomanerese è il risultato del lavoro di un gruppo di giovani studenti della zona che, nel corso dell’anno scolastico, insieme all’istituto G. Galilei e a Spazio per…hanno organizzato un evento e un’assemblea di istituto sul tema ‘I giovani e la lotta alla mafia’, hanno partecipato alla manifestazione nazionale di Libera nella ‘Giornata della memoria delle vittime di mafia’ e hanno realizzato una ricerca e pubblicato un opuscolo, con il supporto della Provincia di Novara e del Comune di Gozzano sul tema della mafia nel novarese e VCO.
In questi mesi di lavoro il gruppo ha avuto modo di conoscere meglio l’associazione Libera, grazie anche alla partecipazione alle riunioni del neo-nato Coordinamento Provinciale di Libera a Novara. Libera si sviluppa sul territorio attraverso due formule di aggregazione: il coordinamento e il presidio, il primo è un insieme di associazioni il secondo di liberi cittadini. I ragazzi hanno scelto la seconda formula che implica una dedica, loro hanno scelto di dedicare il presidio a Peppino Impastato e di chiamarlo ‘I nostri cento passi’. I motivi sono tre: Peppino Impastato era un giovane, come loro, che ha deciso di fare lotta alla mafia con la non-violenza e con l’ informazione; alcuni sono i passi che il gruppo ha già fatto in questi mesi di lavoro; e cento sono i passi dalla casa di uno dei ragazzi al luogo dove lavorava Balduccio di Maggio, l’autista di Totò Riina, il cui arresto ha permesso la cattura dell’importante boss mafioso.
Il 18 Luglio, il giorno prima dell’anniversario della strage di Via D’Amelio, in cui persero la vita il magistrato Borsellino e la sua scorta, il presidio ‘I nostri cento passi’ inaugurerà la sua nascita e si presenterà alla comunità borgomanerese. Lo farà a partire dalle 17.00 a Spazio per… con i giocolieri e un gruppo di teatro, per ricordare Peppino Impastato che era un artista di strada, mangiafuoco e usava il teatro anche come strumento di denuncia. Sarà inoltre allestita una mostra fotografica sul lavoro fatto dai ragazzi negli scorsi mesi e su Cinisi, la città natale di Peppino. A dare il ‘via’ al nascente presidio saranno inoltre presenti Davide Mattiello, referente regionale di Libera Piemonte e Pino Masciari, testimone di giustizia, in programma di protezione da dieci anni, il cui incontro, nei giorni della manifestazione a Polistena, è stato significativo e importante per il gruppo tanto da chiederne la presenza ufficiale in questa giornata inaugurale.
Pino Masciari (vedi foto in allegato) è un imprenditore calabrese che dal 1997 è sottoposto al programma di protezione per i testimoni di giustizia. Non si tratta di un mafioso pentito ma di un cittadino che ha deciso di non convivere con la mafia ma di denunciarla e per questo è stato esiliato dalla sua terra con moglie e due figli e privato della possibilità di continuare la sua attività imprenditoriale. Grazie alla sua denuncia sono state arrestate più di 40 persone arrivando a toccare anche livelli politici. Il 14 marzo 2007 doveva testimoniare ad un processo in Calabria ma per lui le istituzioni non avrebbero messo a disposizione un servizio di scorta, così due cittadini dell’associazione Libera lo hanno accompagnato, proteggendolo armati soltanto di un pericoloso “panino alla mortadella”. La provocazione di libera ha avuto l’effetto di far arrivare due automezzi blindati quando Pino e i due ragazzi armati del pericoloso panino erano già giunti in Calabria.
Questa pagina vuole manifestare il sostegno dei cittadini nei confronti del cittadino Pino Masciari che le istituzioni dimenticano troppo spesso.
“Ogni persona in più che viene a conoscenza della mia storia mi allunga la vita di un giorno” (Pino Masciari)