Pino Piemontese
Conclusa la settimana di cittadinanza onorarie, incontri coi ragazzi delle scuole e cittadini Lunedì sera si è conclusa a Grugliasco la settimana piemontese per Pino Masciari: 20 incontri, 11 con le scuole, oltre 4000...
Conclusa la settimana di cittadinanza onorarie, incontri coi ragazzi delle scuole e cittadini Lunedì sera si è conclusa a Grugliasco la settimana piemontese per Pino Masciari: 20 incontri, 11 con le scuole, oltre 4000...
Scuole e cittadinanza nell\’ultimo giorno della settimana piemontese di Pino Masciari [flickr album=72157610649524224 num=6 size=Square] tutte le foto della mattina al Majorana.. Giustizia e verità,questi i sentimenti che prevalgono al termine di una giornata...
Continua la carovana dal Piemonte dedicata a Pino Masciari,
di seguito parte del documento di presentazione (che trovate qui in versione integrale) e le foto!
"(…) Avremmo potuto scriverlo da tempo questo manifesto “rappresentativo” delle buone intenzioni che ci hanno guidato finora e che tuttora ci animano: abbiamo preferito non solo dare senso e significato alle parole che ci apprestiamo a scrivere, ma anche una prospettiva a partire dalla quale quel senso e quel significato possano incarnarsi concretamente nelle nostre azioni future. La prospettiva è proprio quella delle persone che abbiamo scelto di incontrare durante questa carovana. A partire dai loro occhi, dalle loro storie, dalla loro infaticabile sete di giustizia dedichiamo questa carovana a Pino Masciari, alla sua famiglia e a tutti i testimoni di giustizia che danno autorevolezza a questa lotta comune che ha accettato di scrivere un\’altra storia italiana. Chiederemo a tutte le persone incontrate di firmare la lettera con la quale Pino ha chiesto al TAR di rendere giustizia alle scelte coraggiose compiute da lui e dalla sua famiglia di contro alle omissioni istituzionali che finora hanno decretato la sofferenza e l\’umiliazione di questo testimone di giustizia.
Porteremo con noi la terra della villa di San Sebastiano da Po, uno dei beni più significativi nella provincia di Torino confiscati alla famiglia mafiosa dei Belfiore, luogo fisico da cui partì l\’ordine per uccidere il magistrato Bruno Caccia nel 1983: si tratta di un gesto simbolico per ribadire che il significato di quella terra è lo stesso di quella campana, calabrese e siciliana in cui le mafie hanno messo radici: per estirparle sappiamo bene di dover assumerci tutti insieme lo sforzo di coltivare una cultura della legalità democratica capace di far maturare un\’altra Italia, libera da ogni potere e subordinazione mafiosa.
(…)"