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Solidarietà dalla Provincia di Benevento

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PROVINCIA di BENEVENTO

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Comunicato Stampa n. 2753 del 05 aprile 2008

 

Il Presidente della Provincia di Benevento on.le Carmine Nardone ha espresso la propria solidarietà e quella dell’ente Provincia a Pino Masciari, l’imprenditore calabrese protagonista di una denuncia coraggiosa al racket che imperversa nella sua Regione e, per questo divenuto simbolo di un battaglia di legalità per tutto il Mezzogiorno.

Masciari, com’è noto, ha deciso di rendere pubblico l’allarme sulle condizioni di sicurezza sua personale e della sua Famiglia e di chiedere “ad una qualsiasi nazione d’Europa o extraeuropea” di adottare la moglie ed i suoi due figli “perché si prenda cura di loro”.

L’imprenditore è stato ospite poche settimane addietro, della Provincia di Benevento per partecipare alla “Prima giornata antiracket a sostegno della legalità e della trasparenza”, organizzato dal Sindacato Imprese Appaltatrici dei Lavori Pubblici, con il patrocinio dell’Alto Commissariato Anticorruzione e del Ministero delle Infrastrutture. E proprio accogliendo una sollecitazione venutagli dalla segretaria del SIALP Rosaria Pisaniello, il presidente Nardone ha voluto confermare la battaglia ideale e politica contro tutte le mafie ed invitare tutti i sanniti a testimoniare la propria solidarietà a Masciari anche utilizzando il sito: www.pinomasciari.org.

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Conferimento della Cittadinanza Onoraria di Torino a Pino Masciari

Ci segnalano che all\’ordine del giorno del consiglio comunale di Torino che si terrà il 7 Aprile c\’è la proposta di mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria a Pino Masciari.

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Vedi il documento sul sito del Comune di Torino

Dal Meetup di Torino apprendiamo che per assistere in qualità di uditori alle sedute del consiglio comunale di Torino è sufficente  è presentarsi in Via Milano 1 (Piazza Palazzo di Città) muniti di un documento di identità.

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aggiornamento 4 aprile 2008

Oggetto: Comunicato stampa imprenditore Pino Masciari, testimone di giustizia.

Dopo sei giorni dal mio rientro in Calabria, voglio esprimere la mia gratitudine verso chi si è già mobilitato e si sta mobilitando in queste ore per starmi vicino: ringrazio i presidi e le mobilitazioni davanti alle prefetture delle città di Torino, Vercelli, La Spezia, Asti, Napoli, Trento, Taranto, Ferrara e Bari e quanti mi hanno pubblicamente sostenuto.

Esorto tutti i settori produttivi calabresi, imprenditori, commercianti e cittadini ad assumere una posizione netta ed un ruolo attivo e concreto nella lotta contro l’arroganza mafiosa tramite la denuncia.

Ho intrapreso questo viaggio perché credo fermamente che le Istituzioni possano garantire i diritti miei e della mia famiglia. Non mi muoverò dalla Calabria finché ciò non avverrà e resto fiducioso che il vice Ministro Marco Minniti sarà decisivo nella risoluzione della mia vicenda che nel frattempo ha registrato un potenziamento della mia sicurezza in Calabria così come l’attivazione delle misure di sicurezza per mia moglie e i miei figli presso la località segreta.

La risoluzione del mio caso significherà non solo libertà per Pino Masciari e per la sua famiglia, ma un messaggio di riconoscimento dei diritti di tutti i cittadini che affrontano battaglie di libertà e giustizia nella legalità.

www.pinomasciari.it

Ultima intervista rilasciata a Radio Flash

Prima Parte
Seconda Parte
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Comunicato stampa di Pino Masciari – precisazioni

Mi hanno segnalato alcune imprecisioni nell\’informazione di questi giorni:

  • io rientro nella figura di testimone di giustizia e non di collaboratore di giustizia  o pentito, esperienza che non mi appartiene;
  • Sono partito alla volta della Calabria lunedì 31 marzo e non in altre date;
  • Ci sono  videoclip in Rete a mio sostegno e non posso che ringraziare per le iniziative spontanee, ma confermo l\’odierno comunicato stampa che non posso permettere e non permetterò la strumentalizzazione politica del mio gesto: è già difficile così com\’è per me e la mia famiglia.

Ma c\’è anche un altro motivo fondamentale: o cominciamo a parlare tra persone scevre da simboli politici o di associazione e affrontiamo così il tema della lotta alle mafie senza divisioni, veramente uniti, o continueremo sempre a fare il gioco della criminalità organizzata che non trova ad opporsi un vero fronte unico.

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Comunicato Stampa di Pino Masciari

Mi conforto delle parole del Presidente Forgione, parole che sottolineano la necessità di avere fiducia in una soluzione positiva anche se la nota ricevuta ieri dal Viminale non indicando tempi e modi, risulta generica  e non permette di giungere alle Sue stesse conclusioni. Si riferisce unicamente all’aspetto del reinserimento lavorativo senza citare il tema per me prioritario della sicurezza e induce ad un\’interpretazione di ulteriore dilazione dei tempi di soluzione in quanto la nota così cita: “[…]la Commissione centrale permane vigente anche nelle more dell’insediamento della nuova compagine governativa”.

 

Riconosco che questo Governo ha riaperto una situazione che altri avevano chiuso grazie anche all’attività della Commissione Antimafia che si è adoperata in tal senso, ma speravo che il Ministero degli Interni avrebbe compreso che ulteriori rinvii non fossero più sopportabili per la mia famiglia nella considerazione che la mia sofferta vicenda si protrae scandalosamente da undici anni, anni nei quali ho sempre manifestato il mio alto senso dello Stato e rispetto delle Istituzioni.

 

Apprendo dalla stampa che il Ministero degli Interni rimarca "adeguate misure di sicurezza" e tengo a precisare che nei miei confronti sono state approntate dopo il mio arrivo in Calabria, e mentre assicura che le forze di polizia si adoperano per valutare le più idonee misure di protezione ora la mia scorta è stata notevolmente ridotta ad una sola vettura e due agenti.

 

Per quanto concerne la mia famiglia ho conferma nelle parole di mia moglie e delle persone che l\’hanno raggiunta nella località segreta e vivono con lei la quotidianità dalla data di domenica 30 marzo 2008, che è fondamentale raggiungere misure di sicurezza e vigilanza più evidenti, attente e costanti.

 

Comunque continuo ad oltranza la mia protesta in Calabria e replico la richiesta di asilo politico o l’adozione della mia famiglia alle altre Nazioni, fino all’effettiva e concreta soluzione al mio caso. Sono obbligato unicamente dalla responsabilità nei confronti della mia famiglia e agisco al fine di  liberarla dalla sofferenza oramai divenuta insopportabile e insostenibile.

 

Non ho permesso, non permetto e non permetterò che si faccia strumentalizzazione politica sulle nostre esistenze, e percepisco che le persone che si accostano a me lo fanno perché credono in questa causa di Giustizia e comprendono il dolore di questa fatica e la vogliono condividere al di fuori di ogni etichetta e con spirito costruttivo.