Taggato: racket

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PRONTI? per e con Pino Masciari

Importantissimo articolo quello di oggi del blog di Pino Masciari.

Lo trovate QUI

Oggi la commissione centrale si riunisce per discutere la situazione di Pino Masciari e della sua famiglia. Il risultato chiarirà inequivocabilmente la volontà dei poteri decisionali. Faremo la loro campagna elettorale nella verità dei fatti concreti. Ogni parola di intenzioni saranno prive di giustificazioni, non dopo quindici anni di denunce, undici di segregazione e due di possibile soluzione che non devono essere gettati in fondo al mare legate a un blocco di cemento.

Seguite costantemente il blog per sapere cosa avviene.

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Da New York per Pino Masciari…. ma non solo!!

 

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Riceviamo questa lettera per Pino:

 

 

In un tempo dove l\’informazione è nascosta,
in un tempo in cui le persone oneste devono restare nascoste,
in un tempo dove le persone disoneste sfilano a rappresentare il nostro paese

si candidano o vengono candidate a rappresentare cittadini nel nosto parlamento,
in un tempo in cui il silenzio e l\’indifferenza uccidono tanto quanto chili di tritolo,
in un tempo in cui un uomo lotta per uno straccio di libertà privatagli per aver cercato di rendere liberi dalla morsa delle mafie tanti imprenditori come lui,
in un tempo di dilagante corruzione dove a tutto viene dato un prezz
o,

c’e’ qualcosa che ha ancora un VALORE, vale a dire l’amicizia per una persona frutto della stima per cio’ che ha fatto e per cio’ che sta patendo.

 

E cosi’ da ogni parte del pianeta si leva il nostro sostegno e un grido:
Io sono amico di Pino Masciari!


I\’m a friend of Pino Masciari!
The New York Beppe Grillo Meetup Group

Ich bin ein Freund von Pino Masciari! Beppe Grillo Meetup Group in Cologne (DE)

Je suis un ami de Pino Masciari! Les amis de Beppe Grillo de Lausanne

I\’m a friend of Pino Masciari! The London Beppe Grillo Meetup Group

Tá me cairdiúil le Pino Masciari! The Dublin Beppe Grillo Meetup Group,

Ik ben vriend van Pino Masciari! The Amsterdam Beppe Grillo Meetup Group

Je suis un ami de Pino Masciari! Les Amis de Beppe Grillo a Paris

I\’m a friend of Pino Masciari! The San Francisco Bay Area Beppe Grillo Meetup Group

Pino Masciari je müj kamarád Amici di Beppe Grillo Praha

Ich bin ein Freund von Pino Masciari! Grilli Hannoverani

Yo soy amigo de Pino Masciari!The Madrid Beppe Grillo Meetup Group

 

E siamo tutti amici di coloro i quali combattono le mafie!

 

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Pino Masciari a Benevento ospite della Provincia e della SIALP

Ecco le immagini della giornata contro il racket organizzata a Benevento dalla Provincia e dalla Sialp.

A Pino Masciari è stato dato un riconoscimento per aver denunciato il racket, targa ricevuta dal Presidente della Provincia Carmine Nardone, che già attestò con una lettera ufficiale la propria vicinanza a Pino nella memorabile giornata di Copanello di Stalettì del 28 ottobre.

 

 

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Qui un resoconto della giornata di Benevento dalla stampa locale: TVsette Benevento

Riportiamo un brano che ci vede ispiratori della giornata:

Grimaldi ha anche sottolineato che l’idea della “Prima giornata antiracket a sostegno della legalità e della trasparenza” è nata qualche mese or sono allorché la Provincia di Benevento e il Sindacato Imprese Appaltatrici Lavori Pubblici (SIALP) hanno voluto esprimere la solidarietà ai giovani calabresi in lotta contro la malavita organizzata e partecipare – il 28 ottobre 2007 – a Copanello di Staletti (CZ), alla manifestazione pubblica antimafia in occasione dei dieci anni di avvio del programma di protezione dalla criminalità mafiosa dell’imprenditore Pino Masciari, presente al Convegno di Benevento.

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Ecco altre immagini della giornata, che ha visto la partecipazione di ufficiali delle forze dell\’ordine, imprenditori ed istituzioni.

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La buona politica

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La notizia vi sarà giunta: Giuseppe Lumia non è stato candidato nelle liste del partito democratico a favore di un meno candido Vladimiro Crisafulli.

Qui tutti ad attendere segnali inequivocabili dal mondo della "nuova" politica, così i soliti vecchi nomi amano definirsi, di taglio netto dei rapporti con chi razzola in ambienti mafiosi e invece è chiarissimo il messaggio: devono uscire dalla politica gli integerrimi che non stanno al gioco delle collusioni.

Noi amici di Pino Masciari abbiamo incontrato Giuseppe Lumia a Copanello di Stalettì, il 28 ottobre 2007, nella memorabile giornata che riconsegnò Pino Masciari alla Calabria su iniziativa di tanti comuni cittadini italiani. Insieme a lui, gli onorevoli Laganà Fortugno e Tassone ed esponenti politici calabresi. La giornata ebbe momenti di dibattito e di critica costruttiva al mondo politico: le parole di Lumia furono le più chiare e seguite con un silenzio che si costruì man mano in una sala vivace, silenzio nato dal rispetto conquistato.

Giuseppe Lumia è un candidato candido e incarna la buona politica che sentiamo necessaria per questo controverso paese.

Non è questione di partiti: senza problemi o remora indico, ad esempio, il nome dell\’On. Angela Napoli, di schieramento opposto a Giuseppe Lumia, per la stessa determinazione e coerenza negli anni di azione contro le mafie.

Perchè qui si deve guardare una cosa sola:  l\’azione contro la mafie e per la legalità, senza se e senza ma.

 

AGGIORNAMENTO: Grazie al gesto di Ignazio Marino, presentato dal PD sia in Lazio che in Sicilia cedendo però quest\’ultima candidatura, Beppe Lumia sarà il candidato per il Senato del suo partito. Ora va meglio!

 

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sospensione email quotidiana – compito numero uno…. al momento ;)

Cari amici,

su espressa richiesta dell\’on. Forgione, il quale dopo il nostro stimolo ha ben a mente l\’impegno preso e ha altrettanto a mente come pure noi li impegni gli onoriamo, sospendiamo l\’iniziativa della mailing quotidiana. Per buona creanza.

On. Forgione sa che siamo persone di parola e riprenderemo una sana pressione al mondo della politica, spero non l\’abbia presa per una questione personale con lei…. ma lei chiese il promemoria e noi abbiamo buona memoria e volontà.

Così va la democrazia, lo dica ai suoi colleghi e lo dica con gioia: ….ma s\’immagina un gruppo di cittadini come siamo noi  che sa essere veramente rompi….e (lo sappiamo, lo sappiamo)….quanto saprà essere altrettanto capace di festeggiare le buone notizie?

C\’è di che essere contenti di espletare funzioni pubbliche con tanta partecipazione intorno… non credete!?!

Pino Masciari ha scontato con la famiglia una condanna ultradecennale senza aver commesso crimini e rischia altri anni di passione. E\’ una cosa che non può andare avanti e non deve essere scavalcato da altre priorità di questo periodo elettorale. E\’ una cartina di  tornasole, un barometro del momento attuale e ci si baserà sui fatti compiuti.

Il tempo è scaduto. Lo sappiamo tutti.

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Sospensione promemoria

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Foto di Wysz

Cari amici,

su espressa richiesta dell\’on. Forgione, il quale dopo il nostro stimolo ha ben a mente l\’impegno preso e ha altrettanto a mente come pure noi li impegni gli onoriamo, sospendiamo l\’iniziativa della mailing quotidiana. Per buona creanza.

On. Forgione sa che siamo persone di parola e riprenderemo una sana pressione al mondo della politica, spero non l\’abbia presa per una questione personale con lei…. ma lei chiese il promemoria e noi abbiamo buona memoria e volontà.

Così va la democrazia, lo dica ai suoi colleghi e lo dica con gioia: ….ma s\’immagina un gruppo di cittadini come siamo noi  che sa essere veramente rompi….e (lo sappiamo, lo sappiamo)….quanto saprà essere altrettanto capace di festeggiare le buone notizie?

C\’è di che essere contenti di espletare funzioni pubbliche con tanta partecipazione intorno… non credete!?!

Pino Masciari ha scontato con la famiglia una condanna ultradecennale senza aver commesso crimini e rischia altri anni di passione. E\’ una cosa che non può andare avanti e non deve essere scavalcato da altre priorità di questo periodo elettorale. E\’ una cartina di  tornasole, un barometro del momento attuale e ci si baserà sui fatti compiuti.

Il tempo è scaduto. Lo sappiamo tutti.

 

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Facciamo un click per Pino Masciari

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Carissimi amici di Pino Masciari,

un semplice click sta aiutando a smuovere le cose. Non sappiamo ancora come andrà a finire ma è sicuro che a non provare con assiduità, a non insistere, a non faticare, le cose non cambieranno mai.

Ci siamo sempre mossi con la speranza che si risolva per il meglio la vita dei migliori peperoncini della Calabria: i Masciari!

Qualcosa si muove, forse… chissà….certo che mai come ora serve presenza sul blog, dei singoli cittadini, delle associazioni, dei meetup e soprattutto fare la propria email quotidiana all\’On. Forgione e lasciare un commento, un saluto. Basta fare un click  QUI ogni giorno! O andare anche sul sito QUI.

Gli ultimi articoli riportano interessanti articoli:

  • la presentazione della relazione della commissione antimafia riguardo i testimoni di giustizia, che prende ad esempio Pino Masciari —–> QUI
  • le condanne nel processo Mangusta Due, detto "delle 4 province" per l\’estensione delle indagini, nato dalle testimonianze di Pino Masciari —–> QUI

 

Abbiamo superato le 80000 pagine viste, è un buon traguardo credo ….ma possiamo e dobbiamo fare di più, sempre per fare rete attorno a Pino, Marisa, Francesco e Ottavia: è il momento del salto e ne hanno bisogno.

Passate parola e buona giornata!!

 

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Presentata la relazione sui testimoni di giustizia dalla Commissione Parlamentare Antimafia – Pino Masciari caso esemplare

A pagina 4 e 5 di Calabria Ora di oggi trovate gli articoli riguardo l\’ultimo lavoro della commissione parlamentare Antimafia prima di sciogliersi in vista delle prossime elezioni.

La relazione presentata dall\’On. Angela Napoli, che presiede all\’interno dell\’istituzione la commissione Testimoni di Giustizia, fa un quadro preciso della realtà dei TdG, numeri e casi. Pino Masciari viene citato come caso esemplare anche per essere stato fondamenta per attuare una legge ad hoc, quando prima ci si rifaceva alla legge sui collaboratori di giustizia, ossia i pentiti di mafia.

Riportiamo il link agli articoli, e di seguito uno stralcio di uno di essi:

 

CATANZARO – Una vicenda emblematica.
Prima soffocato dalla morsa letale della criminalità organizzata poi “scaricato” da uno Stato indifferente.
Pino Masciari è un imprenditore edile, nato a Catanzaro nel 1959, sottoposto a programma speciale di protezione dal 18 ottobre 1997. La sua è una vita normale, con una famiglia felice ed una attività ben avviata ma tutto cambia quando decide di denunciare il sistema affaristico-mafioso che lo portava da un lato a pagare una percentuale tra il 5 ed il 6% per poter espletare i procedimenti burocratici necessari al perfezionamento degli appalti e dell’altro a versare il consueto tributo alla cosca mafiosa di turno.
Stanco di subire le continue richieste di denaro e le minacce dai clan, Pino Masciari nel novembre del 1994 inizia a parlare con il comandante dei carabinieri di Serra San Bruno. L’imprenditore denuncia i suoi aguzzini ma anche quella ragnatela di contatti che arrivano fino alle istituzioni, magistratura e politica. I giudici della Dda di Catanzaro che verbalizzarono le sue denunce, considerato il grave ed imminente pericolo di vita per lui e la sua famiglia, prospettarono l’assoluta necessità di far allontanare Masciari sua moglie e i suoi due figli dalla Calabria e di entrare quindi sotto tutela del Servizio Centrale di Protezione.
Sopravvissuto alla sete di vendetta dei clan, l’odissea dell’imprenditore calabrese è solo all’inizio. La sua scelta coraggiosa viene ricompensata con un esilio forzato fatto di solitudine.
Fino alla sconcertante delibera redatta nel 2004, dalla Commissione Centrale del Ministero dell’interno ex art. 10 L. 82/91, che prevedeva la fuoriuscita dell’imprenditore dal programma di protezione testimoni. Una decisione che il testimone ha impugnato davanti al Tar del Lazio, ma insolitamente a distanza di due anni ancora l’organo giudicante non si è espresso.
In attesa di questa decisione Pino Masciari continua a vivere lontano dalla sua terra in una località segreta o che almeno così dovrebbe. Dovrebbe e invece Masciari racconta di episodi che farebbero sorridere se in gioco non ci fosse la vita di un uomo. I suoi figli continuano ad andare a scuola con nome e cognome, da anni lui e la sua famiglia non hanno ancora ottenuto il cambio di residenza. Così capita che i vigili urbani della località in cui vive facciano una multa a Masciari.
Una contravvenzione che viene spedita nel paese di origine dell’imprenditrore calabrese con su scritto il luogo da cui proviene con a fianco il nome di Giuseppe Masciari.
E ancora le macchine di scorta con la targa della località “segreta” lasciate in bella vista nel parcheggio del tribunale dove Masciari sta testimoniando.
Oppure quando lo mandarono, di recente, a dormire in un albergo a pochi metri dalle abitazioni dei boss che aveva contribuito a mandare dietro le sbarre.
Situazioni paradossali ma soprattutto pericolose.
Fuori dal servizio di protezione, Pino Masciari comunque continua a denunciare, a testimoniare nei processi contro la ’ndrangheta. L’ultima volta a scortarlo fino al palazzo di giustizia di Catanzaro sono stati i ragazzi dell’associazione “Libera” di don Ciotti.
Nonostante si senta abbandonato, l’imprenditore non molla. Il suo impegno è diventato un simbolo della lotta alla criminalità organizzata. Negli ultimi mesi in Calabria, a Roma e in altre città italiane si sono svolti i “Pino Masciari day”, un sito internet costantemente aggiornato racconta le vicissitudini quotidiane dell’imprenditore.
L’obiettivo è consentire a Masciari di potersi reinserire in maniera piena ed operativa nella società, ritornando nelle medesime condizioni in cui si trovava prima delle sue denunce (G. Mazzuca)

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Nuovi processi conclusi – le testimonianze di Pino Masciari

Dal Quotidiano della Calabria:

 

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Operazione Mangusta. Ieri il processo in Corte d’appello
Pene ridotte ai Viperari
Vittima del clan il teste di giustizia Giuseppe Masciari

 

CATANZARO – Storie di \’ndrangheta e appalti. Di presunti boss e picciotti. In un contesto estorsivo che avrebbe visto come vittima privilegiata il noto testimone di giustizia Giuseppe Masciari.
Il processo scaturito dall\’operazione “Mangusta” è approdato, ieri mattina, in Corte d\’appello di Catanzaro.
Dove i giudici, pur mantenendo saldo il castello accusatorio messo su contro il presunto clan dei Viperari, hanno ridotto le pene per tutti gli imputati.
Si chiude così un secondo importante capitolo di un procedimento lungo e faticoso che ha visto alla sbarra coloro che la Procura distrettuale antimafia ha definito come gli appartenenti al “clan di contrada Ninfo”, quello dei “Viperari” di Serra San Bruno. Estorsioni, minacce, violenze e altro ancora. Di ciò, con l\’aggravante determinata dalla forza intimidatrice derivante dal vincolo alla cosca, dovevano rispondere i venti imputati del procedimento. L\’elemento probatorio chiave si basava sulla prova testimoniale offerta dall\’imprenditore catanzarese Giuseppe Masciari.

Era la metà degli anni \’90, aveva lavori appaltati per circa 25 miliardi di vecchie lire. Masciari contribuiva a sostenere centinaia di famiglie.
Poi un\’escalation impressionante di intimidazioni, mazzette per centinaia di milioni da pagare al fine di dimostrare – aveva denunciato – il “rispetto” alle famiglie delle Serre (i Vallelunga, gli Emanuele, i Ciconte e i Pisano), di Isola Capo Rizzuto (gli Arena) e di Soverato (i Procopio).
Un giorno, dopo alcuni episodi che avevano fatto crollare la sua fiducia nello Stato e nelle forze dell\’ordine, trovò nel maresciallo dei Carabinieri Nazzareno Lopreiato un uomo col quale parlare e alleggerire il peso dei suoi silenzi. Lopreiato
conquistò la fiducia di Masciari. Nel 1999 iniziarono così le deposizioni ai magistrati. L\’avvio del programma di protezione. Giuseppe Masciari divenne il supertestimone nel processo “Mangusta”, a carico dei “Viperari” delle Serre e dei boss di Isola e del Soveratese.
Oggi il testimone ha perso tutto. Vive blindato sotto scorta, con uno stipendio di mille e 500 euro, con la moglie e i suoi due figli, iscritto ai ruoli dei testimoni di giustizia.
Di fronte ai magistrati ha sempre sostenuto, con convinzione, tutte le accuse.
Ha ricostruito i contatti con gli ambasciatori delle cosche delle Serre, del Crotonese e del Soveratese. Gli anni di minacce e di intimidazioni. I momenti in cui aveva chiesto aiuto e durante i quali in molti hanno ignorato il suo appello.
Dichiarazioni fiume durante le quali sono stati menzionati i nomi di politici, sindaci, colletti bianchi, che hanno consentito di aprire nuovi filoni di inchiesta anche in altri punti nevralgici della Calabria.
Giuseppe Masciari continua a girare per i tribunali della Calabria per deporre contro boss e affiliati ai clan della \’ndrangheta.
Ieri la riduzione delle pene: 10 anni di reclusione e 1000,00 euro di multa per Damiano Vallelunga; 3 anni di reclusione e 600 euro di multa per Cosimo Vallelunga; 5 anni e 4 mesi quattro di reclusione e 535,00 di multa per Salvatore Vallelunga; anni due, mesi quattro e giorni venti di reclusione ed euro 268,00 di multa per Maria Procopio; anni quattro di reclusione ed euro 600,00 di multa per Vittorio Procopio; e anni sei e mesi dieci di reclusione ed euro 850,00 di multa per Antonio Pisano