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sospensione email quotidiana – compito numero uno…. al momento ;)

Cari amici,

su espressa richiesta dell\’on. Forgione, il quale dopo il nostro stimolo ha ben a mente l\’impegno preso e ha altrettanto a mente come pure noi li impegni gli onoriamo, sospendiamo l\’iniziativa della mailing quotidiana. Per buona creanza.

On. Forgione sa che siamo persone di parola e riprenderemo una sana pressione al mondo della politica, spero non l\’abbia presa per una questione personale con lei…. ma lei chiese il promemoria e noi abbiamo buona memoria e volontà.

Così va la democrazia, lo dica ai suoi colleghi e lo dica con gioia: ….ma s\’immagina un gruppo di cittadini come siamo noi  che sa essere veramente rompi….e (lo sappiamo, lo sappiamo)….quanto saprà essere altrettanto capace di festeggiare le buone notizie?

C\’è di che essere contenti di espletare funzioni pubbliche con tanta partecipazione intorno… non credete!?!

Pino Masciari ha scontato con la famiglia una condanna ultradecennale senza aver commesso crimini e rischia altri anni di passione. E\’ una cosa che non può andare avanti e non deve essere scavalcato da altre priorità di questo periodo elettorale. E\’ una cartina di  tornasole, un barometro del momento attuale e ci si baserà sui fatti compiuti.

Il tempo è scaduto. Lo sappiamo tutti.

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Sospensione promemoria

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Foto di Wysz

Cari amici,

su espressa richiesta dell\’on. Forgione, il quale dopo il nostro stimolo ha ben a mente l\’impegno preso e ha altrettanto a mente come pure noi li impegni gli onoriamo, sospendiamo l\’iniziativa della mailing quotidiana. Per buona creanza.

On. Forgione sa che siamo persone di parola e riprenderemo una sana pressione al mondo della politica, spero non l\’abbia presa per una questione personale con lei…. ma lei chiese il promemoria e noi abbiamo buona memoria e volontà.

Così va la democrazia, lo dica ai suoi colleghi e lo dica con gioia: ….ma s\’immagina un gruppo di cittadini come siamo noi  che sa essere veramente rompi….e (lo sappiamo, lo sappiamo)….quanto saprà essere altrettanto capace di festeggiare le buone notizie?

C\’è di che essere contenti di espletare funzioni pubbliche con tanta partecipazione intorno… non credete!?!

Pino Masciari ha scontato con la famiglia una condanna ultradecennale senza aver commesso crimini e rischia altri anni di passione. E\’ una cosa che non può andare avanti e non deve essere scavalcato da altre priorità di questo periodo elettorale. E\’ una cartina di  tornasole, un barometro del momento attuale e ci si baserà sui fatti compiuti.

Il tempo è scaduto. Lo sappiamo tutti.

 

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Facciamo un click per Pino Masciari

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Carissimi amici di Pino Masciari,

un semplice click sta aiutando a smuovere le cose. Non sappiamo ancora come andrà a finire ma è sicuro che a non provare con assiduità, a non insistere, a non faticare, le cose non cambieranno mai.

Ci siamo sempre mossi con la speranza che si risolva per il meglio la vita dei migliori peperoncini della Calabria: i Masciari!

Qualcosa si muove, forse… chissà….certo che mai come ora serve presenza sul blog, dei singoli cittadini, delle associazioni, dei meetup e soprattutto fare la propria email quotidiana all\’On. Forgione e lasciare un commento, un saluto. Basta fare un click  QUI ogni giorno! O andare anche sul sito QUI.

Gli ultimi articoli riportano interessanti articoli:

  • la presentazione della relazione della commissione antimafia riguardo i testimoni di giustizia, che prende ad esempio Pino Masciari —–> QUI
  • le condanne nel processo Mangusta Due, detto "delle 4 province" per l\’estensione delle indagini, nato dalle testimonianze di Pino Masciari —–> QUI

 

Abbiamo superato le 80000 pagine viste, è un buon traguardo credo ….ma possiamo e dobbiamo fare di più, sempre per fare rete attorno a Pino, Marisa, Francesco e Ottavia: è il momento del salto e ne hanno bisogno.

Passate parola e buona giornata!!

 

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Presentata la relazione sui testimoni di giustizia dalla Commissione Parlamentare Antimafia – Pino Masciari caso esemplare

A pagina 4 e 5 di Calabria Ora di oggi trovate gli articoli riguardo l\’ultimo lavoro della commissione parlamentare Antimafia prima di sciogliersi in vista delle prossime elezioni.

La relazione presentata dall\’On. Angela Napoli, che presiede all\’interno dell\’istituzione la commissione Testimoni di Giustizia, fa un quadro preciso della realtà dei TdG, numeri e casi. Pino Masciari viene citato come caso esemplare anche per essere stato fondamenta per attuare una legge ad hoc, quando prima ci si rifaceva alla legge sui collaboratori di giustizia, ossia i pentiti di mafia.

Riportiamo il link agli articoli, e di seguito uno stralcio di uno di essi:

 

CATANZARO – Una vicenda emblematica.
Prima soffocato dalla morsa letale della criminalità organizzata poi “scaricato” da uno Stato indifferente.
Pino Masciari è un imprenditore edile, nato a Catanzaro nel 1959, sottoposto a programma speciale di protezione dal 18 ottobre 1997. La sua è una vita normale, con una famiglia felice ed una attività ben avviata ma tutto cambia quando decide di denunciare il sistema affaristico-mafioso che lo portava da un lato a pagare una percentuale tra il 5 ed il 6% per poter espletare i procedimenti burocratici necessari al perfezionamento degli appalti e dell’altro a versare il consueto tributo alla cosca mafiosa di turno.
Stanco di subire le continue richieste di denaro e le minacce dai clan, Pino Masciari nel novembre del 1994 inizia a parlare con il comandante dei carabinieri di Serra San Bruno. L’imprenditore denuncia i suoi aguzzini ma anche quella ragnatela di contatti che arrivano fino alle istituzioni, magistratura e politica. I giudici della Dda di Catanzaro che verbalizzarono le sue denunce, considerato il grave ed imminente pericolo di vita per lui e la sua famiglia, prospettarono l’assoluta necessità di far allontanare Masciari sua moglie e i suoi due figli dalla Calabria e di entrare quindi sotto tutela del Servizio Centrale di Protezione.
Sopravvissuto alla sete di vendetta dei clan, l’odissea dell’imprenditore calabrese è solo all’inizio. La sua scelta coraggiosa viene ricompensata con un esilio forzato fatto di solitudine.
Fino alla sconcertante delibera redatta nel 2004, dalla Commissione Centrale del Ministero dell’interno ex art. 10 L. 82/91, che prevedeva la fuoriuscita dell’imprenditore dal programma di protezione testimoni. Una decisione che il testimone ha impugnato davanti al Tar del Lazio, ma insolitamente a distanza di due anni ancora l’organo giudicante non si è espresso.
In attesa di questa decisione Pino Masciari continua a vivere lontano dalla sua terra in una località segreta o che almeno così dovrebbe. Dovrebbe e invece Masciari racconta di episodi che farebbero sorridere se in gioco non ci fosse la vita di un uomo. I suoi figli continuano ad andare a scuola con nome e cognome, da anni lui e la sua famiglia non hanno ancora ottenuto il cambio di residenza. Così capita che i vigili urbani della località in cui vive facciano una multa a Masciari.
Una contravvenzione che viene spedita nel paese di origine dell’imprenditrore calabrese con su scritto il luogo da cui proviene con a fianco il nome di Giuseppe Masciari.
E ancora le macchine di scorta con la targa della località “segreta” lasciate in bella vista nel parcheggio del tribunale dove Masciari sta testimoniando.
Oppure quando lo mandarono, di recente, a dormire in un albergo a pochi metri dalle abitazioni dei boss che aveva contribuito a mandare dietro le sbarre.
Situazioni paradossali ma soprattutto pericolose.
Fuori dal servizio di protezione, Pino Masciari comunque continua a denunciare, a testimoniare nei processi contro la ’ndrangheta. L’ultima volta a scortarlo fino al palazzo di giustizia di Catanzaro sono stati i ragazzi dell’associazione “Libera” di don Ciotti.
Nonostante si senta abbandonato, l’imprenditore non molla. Il suo impegno è diventato un simbolo della lotta alla criminalità organizzata. Negli ultimi mesi in Calabria, a Roma e in altre città italiane si sono svolti i “Pino Masciari day”, un sito internet costantemente aggiornato racconta le vicissitudini quotidiane dell’imprenditore.
L’obiettivo è consentire a Masciari di potersi reinserire in maniera piena ed operativa nella società, ritornando nelle medesime condizioni in cui si trovava prima delle sue denunce (G. Mazzuca)

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Nuovi processi conclusi – le testimonianze di Pino Masciari

Dal Quotidiano della Calabria:

 

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Operazione Mangusta. Ieri il processo in Corte d’appello
Pene ridotte ai Viperari
Vittima del clan il teste di giustizia Giuseppe Masciari

 

CATANZARO – Storie di \’ndrangheta e appalti. Di presunti boss e picciotti. In un contesto estorsivo che avrebbe visto come vittima privilegiata il noto testimone di giustizia Giuseppe Masciari.
Il processo scaturito dall\’operazione “Mangusta” è approdato, ieri mattina, in Corte d\’appello di Catanzaro.
Dove i giudici, pur mantenendo saldo il castello accusatorio messo su contro il presunto clan dei Viperari, hanno ridotto le pene per tutti gli imputati.
Si chiude così un secondo importante capitolo di un procedimento lungo e faticoso che ha visto alla sbarra coloro che la Procura distrettuale antimafia ha definito come gli appartenenti al “clan di contrada Ninfo”, quello dei “Viperari” di Serra San Bruno. Estorsioni, minacce, violenze e altro ancora. Di ciò, con l\’aggravante determinata dalla forza intimidatrice derivante dal vincolo alla cosca, dovevano rispondere i venti imputati del procedimento. L\’elemento probatorio chiave si basava sulla prova testimoniale offerta dall\’imprenditore catanzarese Giuseppe Masciari.

Era la metà degli anni \’90, aveva lavori appaltati per circa 25 miliardi di vecchie lire. Masciari contribuiva a sostenere centinaia di famiglie.
Poi un\’escalation impressionante di intimidazioni, mazzette per centinaia di milioni da pagare al fine di dimostrare – aveva denunciato – il “rispetto” alle famiglie delle Serre (i Vallelunga, gli Emanuele, i Ciconte e i Pisano), di Isola Capo Rizzuto (gli Arena) e di Soverato (i Procopio).
Un giorno, dopo alcuni episodi che avevano fatto crollare la sua fiducia nello Stato e nelle forze dell\’ordine, trovò nel maresciallo dei Carabinieri Nazzareno Lopreiato un uomo col quale parlare e alleggerire il peso dei suoi silenzi. Lopreiato
conquistò la fiducia di Masciari. Nel 1999 iniziarono così le deposizioni ai magistrati. L\’avvio del programma di protezione. Giuseppe Masciari divenne il supertestimone nel processo “Mangusta”, a carico dei “Viperari” delle Serre e dei boss di Isola e del Soveratese.
Oggi il testimone ha perso tutto. Vive blindato sotto scorta, con uno stipendio di mille e 500 euro, con la moglie e i suoi due figli, iscritto ai ruoli dei testimoni di giustizia.
Di fronte ai magistrati ha sempre sostenuto, con convinzione, tutte le accuse.
Ha ricostruito i contatti con gli ambasciatori delle cosche delle Serre, del Crotonese e del Soveratese. Gli anni di minacce e di intimidazioni. I momenti in cui aveva chiesto aiuto e durante i quali in molti hanno ignorato il suo appello.
Dichiarazioni fiume durante le quali sono stati menzionati i nomi di politici, sindaci, colletti bianchi, che hanno consentito di aprire nuovi filoni di inchiesta anche in altri punti nevralgici della Calabria.
Giuseppe Masciari continua a girare per i tribunali della Calabria per deporre contro boss e affiliati ai clan della \’ndrangheta.
Ieri la riduzione delle pene: 10 anni di reclusione e 1000,00 euro di multa per Damiano Vallelunga; 3 anni di reclusione e 600 euro di multa per Cosimo Vallelunga; 5 anni e 4 mesi quattro di reclusione e 535,00 di multa per Salvatore Vallelunga; anni due, mesi quattro e giorni venti di reclusione ed euro 268,00 di multa per Maria Procopio; anni quattro di reclusione ed euro 600,00 di multa per Vittorio Procopio; e anni sei e mesi dieci di reclusione ed euro 850,00 di multa per Antonio Pisano

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Eppur si vuole

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Da tanti luoghi, da tante posizioni, da tante cariche, da tanti cuori, da tante teste, da tante belle follie, arriva l\’impegno e il lavoro strenuo per conquistare una soluzione dignitosa per il futuro di Pino Masciari e dei suoi cari.

Va detto! Bisogna dirsele le cose, se no si fa solo demolizione e non costruzione …..e Pino è un gran bravo costruttore. Anche di spiriti umani.

Se non ce lo diciamo manca il pezzo fondamentale del perchè siamo impegnati attorno a lui da tanto tempo: abbiamo la speranza che si risolva tutto per il meglio.

Avanti tutta, tutti insieme! ….Eppur si vuole. Eppur si muove?!?!?

 

 

 

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Pino Masciari: gli inviti da parte dei partiti politici

In occasione dell’invito del 5 marzo a TRIESTE  al Convegno “ LEGALITA’ E DIFESA DEI CITTADINI “ organizzato dal partito “Italia dei Valori” ho considerato che, pur ritenendo  valida tale iniziativa, come tutte le iniziative che argomentano legalità e giustizia, intese al di là di ogni confine e schieramento, è opportuno che io al momento non prenda parte all’incontro propostomi, né ad altri prossimi, perché la mia vicenda non diventi motivo di propaganda in un momento di campagna elettorale, che vincola la libertà di agire concretamente al fine di affrontare temi che sono al di sopra delle parti, che non hanno colore politico ma interessi condivisi e sconfinati.

E poi perché è doveroso da parte mia tenere presente e rispettare la storia di undici anni di immensa sofferenza vissuta totalmente sulla pelle mia, di mia moglie  e dei miei bambini, con conseguente grande impegno affrontato in questi lunghi anni  di programma di protezione, per gran parte vissuti nel totale isolamento, e subentrato alla necessità, allora urgente, ora grave ed attuale, di salvaguardare un’intera famiglia dalla minaccia alla propria esistenza.

Ringrazio chiunque mi abbia invitato alle proprie iniziative ma devo declinare al momento ogni invito, rimandando in seguito il mio impegno a continuare la mia indefessa testimonianza della lotta alla criminalità organizzata, che attuo quotidianamente nella mia esistenza.

                                                                                   Pino Masciari

Lì 26 febbraio 2008

 

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Cosa possiamo fare attivamente per Pino Masciari

Avete visto il video della conferenza dell\’On. Francesco Forgione? E\’ stato molto disponibile al confronto, appassionato nelle disanime e si è impegnato a fare personalmente pressione istituzionale alle autorità che devono decretare la soluzione della situazione della famiglia Masciari (futuro, impiego e sicurezza).

Un nome di chi ha in mano questa situazione…? Su tutti: On. Marco Minniti.

Allora ognuno si senta partecipe nel ricordare quotidianamente all\’On. Forgione questo suo impegno affinchè le parole vengano seguite da fatti incontrovertibili… sia mai che venga preso da altri mille impegni e se ne scordi.

 

"Gent. On. Francesco Forgione,

al Suo impegno preso all\’Università di Torino il 21 febbraio 2008 di continuare a prendere a cuore la situazione di Pino Masciari perchè si attui la miglior soluzione per lui e la sua famiglia (impiego, futuro e sicurezza), faccio seguire a ruota il mio impegno di ricordarglielo quotidianamente così da avere un valido promemoria in mezzo ai tanti altri impegni che deve affrontare.

So che non è lei il diretto responsabile di questo atto politico ma è come me e molti altri corresponsabile nel stare vicino a Pino, Marisa, Francesco e Ottavia e non permettere altro abbandono nei loro confronti come fu in passato.

Lieto di attuare il mio impegno nei giorni futuri, rinnovandolo così facendo, colgo l\’occasione per augurarle una buona giornata.

Distinti saluti"

Segue la firma.

Questo testo lo potete inviare all\’On. Forgione dal suo blog, dove trovate un form apposito e gli indirizzi delle sue segreterie.

Passate parola ed ecco che avremo fatto qualcosa, ognuno di noi, per Pino Masciari e la sua famiglia.

….il prossimo promemoria sarà per l\’On. Marco Minniti. Chi lo incontrasse in questi giorni in occasioni pubbliche si ricordi di porre una domanda su Pino Masciari. E siamo a due cose pratiche che possiamo fare per i Masciari.

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Cosa fare per aiutare Pino – primo esempio

Avete visto il video della conferenza dell\’On. Francesco Forgione? E\’ stato molto disponibile al confronto, appassionato nelle disanime e si è impegnato a fare personalmente pressione istituzionale alle autorità che devono decretare la soluzione della situazione della famiglia Masciari (futuro, impiego e sicurezza).

Un nome di chi ha in mano questa situazione…? Su tutti: On. Marco Minniti.

Allora ognuno si senta partecipe nel ricordare quotidianamente all\’On. Forgione questo suo impegno affinchè le parole vengano seguite da fatti incontrovertibili… sia mai che venga preso da altri mille impegni e se ne scordi.

 

"Gent. On. Francesco Forgione,

al Suo impegno preso all\’Università di Torino il 21 febbraio 2008 di continuare a prendere a cuore la situazione di Pino Masciari perchè si attui la miglior soluzione per lui e la sua famiglia (impiego, futuro e sicurezza), faccio seguire a ruota il mio impegno di ricordarglielo quotidianamente così da avere un valido promemoria in mezzo ai tanti altri impegni che deve affrontare.

So che non è lei il diretto responsabile di questo atto politico ma è come me e molti altri corresponsabile nel stare vicino a Pino, Marisa, Francesco e Ottavia e non permettere altro abbandono nei loro confronti come fu in passato.

Lieto di attuare il mio impegno nei giorni futuri, rinnovandolo così facendo, colgo l\’occasione per augurarle una buona giornata.

Distinti saluti"

Segue la firma.

Questo testo lo potete inviare all\’On. Forgione dal suo blog, dove trovate un form apposito e gli indirizzi delle sue segreterie.

Passate parola ed ecco che avremo fatto qualcosa, ognuno di noi, per Pino Masciari e la sua famiglia.

….il prossimo promemoria sarà per l\’On. Marco Minniti. Chi lo incontrasse in questi giorni in occasioni pubbliche si ricordi di porre una domanda su Pino Masciari. E siamo a due cose pratiche che possiamo fare per i Masciari.