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Forgione: “Ci sono tutte le condizioni perchè la questione di Pino si risolva”

E\’ terminata un\’altra ordinaria giornata da amici di Pino Masciari,
alle 16 a Torino c\’era una conferenza organizzata da Unilibera  con ospite  Francesco Forgione , Presidente  della Commissione Parlametare Antimafia.

Potevamo mancare?

Ovviamente no, e ogniuno di noi ha abbandonato il suo posto di lavoro per correre nella sala dell\’università dove si teneva la conferenza con la nostra maglietta di ordinanza.

Forgione ci saluta amichevolmente (ci conosce per nome) e durante la conferenza parla della relazione appena approvata dalla commissione, che tratta proprio dell\’ndrangheta, definendola una \’\’delle grandi Holding economico-criminali della globalizzazione\’\’ assomiglia sempre piu\’ ad Al Qaeda condividendone una \’\’analogha struttura tentacolare priva di una direzione strategica ma caratterizzata da una sorta di intelligenza organica\’\’

Parole nette: responsabilità politica nella composizione delle liste elettorali che richiama i partiti a fare scelte che estromettano personaggi discutibili, inquisiti o condannati, prima che arrivino le sentenze della magistratura che deve lavorare in modo indipendente e autonomo.

Necessità di ricostruire un\’economia legale che dia un\’alternativa ai territori che vivono grazie alle attività criminali.

Centralità della confisca e riutilizzo dei beni e dei patrimoni mafiosi.

Arriva il momento delle domande e guardacaso se ne alza una per porre l\’attenzione su Pino (lo aveva già fatto in apertura Davide Mattiello).

Anche qui Forgione parla chiaro, "Ci sono tutte le condizioni perchè la questione di Pino si risolva" "Pino deve tornare a fare l\’imprenditore", il passato governo aveva archiviato il suo caso mentre in questa legislatura è stato riaperto e si attende una conclusione positiva per Pino anche per mandare un messaggio chiaro si trova nella situazione di dover decidere se denunciare i sopprusi mafiosi o arrendersi all\’assenza dello stato.

Forgione si è impegnato a fare pressione perchè la soluzione arrivi prima della scadenza del mandato di questo governo, non avendo responsabilità diretta nella decisione che spetta al ministero degli interni nella persona di Marco Minniti.

Come sempre staremo con il "fiato sul collo" di chi prende impegni soprattutto alla vigilia delle campagne elettorali.

Questa sera andremo a dormire con la stessa paura di aver ascoltato ancora una volta belle parole che non si tradurranno in fatti, e domani ci alzeremo con la stessa determinazione perchè vogliamo che la situazione di Pino si risolva immediatamente.

IL TEMPO E\’ SCADUTO

 

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Articolo su Pino Masciari dal Blog di Benny Calasanzio

dal Blog di Benny Calasanzio

Io sono Pino Masciari

Ogni giorno, in media 200 persone leggono questo blog. Persone che non posso che ringraziare e rispettare. Ma oggi mi arrogo il diritto di regalarvi ad una persone speciale, senza chiedervelo, senza avvertirvi che quello che leggerete è un virus. Vi rubo un pezzo della vostra memoria per regalarlo a Pino Masciari. Pino è un uomo, ma anche un concetto, e secondo lui ogni persona in più che conosce la sua storia gli allunga la vita di un giorno. Si direbbe anche che ha doti poetiche, se non fosse che questa bella frase nasconde l\’inferno. Pino Masciari oggi è un uomo che vive in località segreta, che quando va in giro per gli incontri con le scuole, con i giovani, lo fa con la scorta. Pino ha fatto condannare capi della N\’drangheta, politici, giudici corrotti e consiglieri di Stato. Ma Pino ieri era solo un imprenditore, che a soli trentadue anni aveva appalti sparsi per l\’Europa, per un giro di affari di centinaia di miliardi e con duecento dipendenti. Il padre era imprenditore, Pino era imprenditore. Ma un giorno, e so bene di cosa parla, gli chiesero dei contributi per gli amici in carcere. Pino però di amici in galera non ne aveva. Cominciarono col chiedergli il 3% sugli appalti e l\’assunzione di persone vicine ai clan. Gente per bene gli N\’dranghetisti, se pensate che invece il sistema politico-colluso gli chiedeva il 6%. Pino denuncia tutto dal primo minuto, nonostante le minacce, gli attentati e una fucilata a suo fratello. E allora cosa ci fa Pino in località segreta oggi? Semplice. Una notte lo Stato gli dice che il rischio per la sua vita è imminente e deve obbligatoriamente lasciare la Calabria perchè non si è in grado di garantire la sua incolumità. Lo deportano, in una notte. Io non sto qui a raccontarvi tutto quello che ha vissuto, ma avrei preferito non conoscere la storia di Pino Masciari, perchè vi do la mia parola che adesso ci penso ogni giorno, non riesco a dimenticare le sue parole, le parole di un uomo grande e grosso che chiede aiuto a bambini, ragazzi e anziani. Che ti lacera il cuore raccontandoti che i suoi bambini non sanno correre perchè sono cresciuti tra le mura domestiche, che un giorno, su una panchina, un amico del figlio continuava a chiedergli come si chiamasse di cognome e il bambino continuava a ripetere il nome. Non lo sapeva il cognome. Come faccio a vivere una vita spensierata io, sapendo che ogni mattina, quando esce di casa, potrebbe essere, l\’ultima volta che lo fa? Perchè Pino nel paese in cui vive non ha scorta, non ha protezione. Tutti sanno chi è. Ma lo Stato gli ha categoricamente vietato di tornare in Calabria. Gli avevano anche vietato di andare alle udienze dei processi che grazie a lui si sono istruiti. E sapete che le dichiarazione non confermate in sede processuale equivalgono al nulla. Gli hanno revocato la protezione già una volta, poi lo hanno lasciato in Calabria, durante i giorni del processo, solo in una stanza d\’albergo. Hanno giocato con un uomo che si è consegnato nelle mani di uno Stato indegno di accoglierlo, che da Pino dovrebbe trarre onore e non cercare in tutti i modi di seppellirlo mentre è ancora vivo. Se Pino Masciari si fosse piegato a quello che tutti fanno, pagare senza dignità, oggi sarebbe probabilmente uno tra gli imprenditori più ricchi della Calabria, con una bella moglie medico odontoiatra, e due figli che sono il suo ritratto. Oggi, per aver fatto quello che ogni italiano sarebbe tenuto a fare, vive in esilio, con i pochi euro che lo Stato gli passa, con il divieto di tornare a fare l\’imprenditore e con la rabbia di chi sa di stare dalla parte giusta ma maledice questa Italia che va al contrario. Vi ho raccontato l\’1% di quello che Pino ha vissuto e vive quotidianamente. Il suo sito è www.pinomasciari.org. Seguitelo, ha bisogno di tutti voi. E questo l\’ho capito quando mi ha detto che è giusto commemorare e ricordare i caduti, coloro che sono morti perchè hanno fatto come lui, ma che non si deve aspettare che lo uccidano, per accorgersi di lui e poi innalzarlo ad eroe. Pino Masciari è vivo, stiamogli adesso vicini e non quando sarà troppo tardi.

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ULtime novità per Pino Masciari

Buonasera a tutti,

cominciamo con le immagini ricevute dalle serate di Genova e La Spezia, giornate dove le parole di Pino Masciari come sempre hanno lasciato il segno sugli uditori. L\’esperienza diretta di denuncia e ribellione al ricatto mafioso che è la vita di Pino e della sua famiglia, gli permettono parole supportate da emozioni vissute sulla pelle.

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Cliccare sulle immagini per ingrandire

 

Intanto le città Benevento e di Vibo Valentia si stanno attivando per richiedere la cittadinanza onoraria per Pino. A Benevento la richiesta è stata presentata dai Grilli Sanniti. A Vibo Valentia, e parliamo delle terre natali di Pino avvertendo il valore immenso e doloroso allo stesso tempo, l\’iniziativa parte da Monsignor Giuseppe Fiorillo, referente provinciale di Libera.

Da Ferrara ecco i link ai video della serata che ha visto Pino con Marco Travaglio:

Parte 1                Parte 2               Parte 3

 


….e poi…. e poi null\’altro!

Siamo qui, in attesa di capire cosa significa questa situazione, di vedere segnali di una politica presissima dalla sua campagne elettorale, in attesa di sussultare e venir sorpresi che per una volta invece che sbandierare promesse del POI per una volta qualcuno si presentasse, si potesse presentare davanti agli elettori potendo affermare senza possibilità di smentita: "io una cosa l\’ho fatta…. PRIMA del voto e posso fregiarmene con orgoglio, perchè era la cosa giusta da fare".

Ogni giorno si attende, vigili, attivi.

Perchè dal basso si vede tutto, molto più che dall\’alto. E avendo buona memoria verrà il momento di alzare le braccia e fare le domande proprio nel momento che non ci si potrà ritirare dal dare le risposte. 

 

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Diretta video – Pino Masciari a La Spezia

buongiorno a tutti,

vi segnalo che oggi, or ora dalle 9:30 e al pomeriggio alle 17,30, potete seguire la diretta video della giornata sulla legalità di La Spezia, organizzata dagli Amici di Beppe Grillo locali tra mille ostacoli, e che vede la partecipazione di Pino MAsciari, Salvatore Borsellino e Gioacchino Basile.

trovate la finestrina sul blog www.pinomasciari.org e su www.antenneattive.org

 

 

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Diretta web: Pino Masciari con S. Borsellino e G. Basile doppio appuntamento

A La Spezia – Pino Masciari con S. Borsellino e G. Basile doppio appuntamento

15 Febbraio 2008

Ore 9,30 incontro con le scuole
Ore 17,30 incontro con la cittadinanza

Si discuterà con la cittadinanza di La Spezia riguardo Legalità e lotta alla \’ndranghetae a Cosa Nostra,con Pino Masciari, testimone di giustizia, Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo ucciso il 19 luglio 1992, e Gioacchino Basile, ex lavoratore e sindacalista, "esiliato in Patria" che denunciò l\’infiltrazione mafiosa nei Cantieri Navali di Palermo.

 

Per assistere alle dirette

http://www.antenneattive.org

dillo ai tuoi amici!

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Interventi audio di Pino Masciari e per Pino Masciari

Intervista di Pino Masciari a RadioGAS

 

 

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Interviste per Pino e la famiglia dei ragazzi della scuola Borelli di Boves (qui sopra una fotografia dell\’incontro) 

 

Ho aggiunto nei link il Presidio di Libera Renata Fonte del Liceo Gioberti di Torino nati in casa Acmos e tenuti a battesimo anche da Pino Masciari. Buone attività ragazzi! Meno male che questo Paese ha tanti giovani che sono una boccata d\’ossigeno. QUI la loro lettera per Pino.

 

Tono spoglio….vero?

Pare che in questo periodo ogni parola, ogni iniziativa si debba tingere del colore di uno schieramento. In Italia non c\’è la libertà di fare le cose che vanno fatte senza secondi fini durante la campagna elettorale. Tutto viene strumentalizzato: non è un bel segnale.

Oggi su Unomattina di Raiuno è stato dato spazio per parlare della situazione in Calabria. Intervistato, il PM Nicola Gratteri ha dichiarato riguardo le influenze sul voto elettorale della \’ndrangheta che la mafia non è schierata, non è nè di destra nè di sinistra ma persegue semplicemente i suoi fini.

Spero che la lotta alla mafia e la legalità siano egualmente nè di destra nè di sinistra e si persegua comunemente e inequivocabilmente l\’obiettivo di sconfiggere la criminalità organizzata e le sue collusioni.

Spero.

 

 

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Boicottaggio conferenza del 15 febbraio di La Spezia

Salve a tutti quanti, come avete  già saputo da Andrea  la conferenza del 15 febbraio a tema  Cultura della Giustizia , a cui anche il nostro caro Pino parteciperà è stata messa a rischio dai Salesiani che a sette giorni ci hanno negato l\’accesso alla sala di loro proprietà regolarmente prenotata più di un mese fa  con la scusa che in periodo elettorale loro si devono tenere equidistanti!!!

Di sotto riporto i due articoli usciti sulla stampa  ieri e oggi

   
 
Convegno sulla giustizia \’\’sfrattato\’\’ dal cinema
 
A rischio il convegno tra 7 giorni degli amici di Beppe Grillo
 
Sei un amico di Beppe Grillo? Allora vattene, anche se bussi per parlare di giustizia e di tutela della legalità. Ecco come va a “farsi benedire”, nel vero senso del termine, un convegno sulla cultura della giustizia in programma per il prossimo 15 febbraio al cinema Palmaria dal Meetup “Amici di Beppe Grillo” con la presenza, tra gli altri, di Salvatore Borsellino fratello del giudice ammazzato dalla Mafia, di Pino Masciari l’imprenditore – eroe calabrese che si è ribellato alla ‘Ndrangheta, di Gioacchino Basile presidente dell’Astrea, del consulente della commissione parlamentare antimafia Vincenzo Guidotto. Capiamo meglio cosa è successo dalla testimonianza integrale di Francesca Biggi, una delle organizzatrici del progetto: “Sono circa due mesi che il meetup di La Spezia e Provincia sta lavorando all\’organizzazione di due conferenze sulla cultura della legalità.
Tutto era nato dall\’incontro di Bologna dove avevamo preso contatti con Pino Masciari, la cui storia
aveva profondamente colpito tutti noi, perché si pensava di organizzare nella nostra città una
conferenza in cui potesse raccontare la sua storia. Da allora il progetto è stato ampliato grazie all’inserimento dell’Associazione ASTREA e della Onlus Casa della Legalità e della Cultura.
Le conferenze, una la mattina per le scuole e una la sera aperta a tutta la popolazione con l\’appoggio della Casa della Legalità e della Cultura di Genova e rientrava nell\’ambito del \’Cammino\’, che appunto consisteva in una serie di incontri dedicati alla legalità, alla giustizia e alla lotta alla mafia in varie città d\’Italia. Abbiamo iniziato facendo il giro delle scuole superiori della città, per sondare l\’interesse e, avendo avuto risposta positiva abbiamo spedito una serie di lettere di richiesta di patrocinio per l\’iniziativa (all\’attenzione del Sindaco, Assessorati alla Cultura e Pubblica Istruzione) sia alla Provincia della Spezia, sia al Comune. Non ottenendo alcuna risposta abbiamo contattato telefonicamente l\’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia che, grazie anche all\’intervento diretto di alcuni consiglieri provinciali e alle pressioni della Casa della Legalità, finalmente ha dato risposta affermativa, garantendoci anche un contributo per l\’affitto di una sala conferenze.
Successivamente, intervenendo direttamente alla segreteria del Sindaco, siamo riusciti ad ottenere
anche il patrocinio del Comune. L\’appoggio della provincia, divenuto fondamentale per il contributo che avrebbe concesso per la sala, era subordinato ad una dichiarazione scritta di un preside che sostenesse l\’iniziativa a nome delle scuole coinvolte. E qui sono iniziati i fatti strani: le scuole (tranne qualche eccezione), ricontattate per la seconda volta, prima hanno negato di essere state contattate, poi hanno detto di non avere capito e comunque di non essere disposte a firmare alcunché e che volevano uno scritto della Provincia. Emblematico è stato il commento di una preside che ha dichiarato di doversi mantenere equidistante, senza specificare esattamente da che cosa. Di fronte a tale richiesta ci siamo rivolti nuovamente alla Provincia la quale, rifiutandosi di rilasciarci un foglio, ha risposto che senza la dichiarazione delle scuole non avrebbero potuto fare nulla (il gatto che si morde la coda !!!) e ci è stato consigliato di rivolgerci alla Consulta Studentesca.
Una volta contattati, anche la Consulta ha appoggiato l’iniziativa, garantendo di fronte alla
provincia per le scuole partecipanti e quindi permettendo lo stanziamento di EURO 500 per l’affitto
della sala per tutto il giorno del 15 febbraio: così avremmo avuto la sala disponibile per entrambe le
conferenze. Giunti a questo punto sembrava tutto in ordine: dopo varie ricerche avevamo trovato una sola sala disponibile che era il Cinema Teatro Palmaria, e avevamo preso accordi col gestore.
Il 6 febbraio, a 9 giorni dall’evento, siamo stati contattati dal responsabile del teatro che ci ha
informato che la sala è di proprietà dei salesiani e che la comunità si era opposta allo svolgimento
delle conferenza. Presi i contatti con il sacerdote della comunità, ci è stato richiesto un incontro per parlare del problema, incontro che si è svolto il giorno successivo.
Da questo colloquio è venuto fuori che il problema di fondo era la presenza del logo del Meet Up
Amici di Beppe Grillo sui volantini e sulle locandine; inoltre ci è stato detto che la comunità deve
tutelarsi e rimanere equidistante (che a quanto pare è un’espressione ricorrente!), e che nel caso
avessero concesso la sala a noi del Meet Up, avrebbero dovuto eventualmente concederla anche alle
associazioni di transessuali. Lasciando cadere la sua affermazione (da cui ognuno può trarre le proprie conclusioni), a quel punto, avendo a cuore il buon esito dell’evento, abbiamo proposto di levare il logo credendo che così non ci fossero più impedimenti. Il sacerdote quindi ha contattato telefonicamente il suo referente, da cui dipendeva la decisione finale, e parlando con questa persona al telefono, invece ne sono venuti fuori altri. Costui, affermando che in campagna elettorale la giustizia è un tema politico, che loro sono liberi di decidere a chi dare la sala e che cercando di trovare un punto d’incontro gli stavamo facendo violenza, ha troncato la conversazione. Il sacerdote, mentre stavamo uscendo, sorridendo ci ha consigliato di farli contattare direttamente dalla Provincia; lo stesso concetto è stato ripetuto al telefono al Presidente della Casa della Legalità che chiedeva spiegazioni del rifiuto, precisando che sarebbero bastate due righe della Provincia per risolvere la situazione.
A questo punto abbiamo contattato la Provincia, la quale si è categoricamente rifiutata di fare
alcunché se non di concederci i soldi precisando che ritenevano surreale il fatto che dovessero
risolvere un problema del Meet Up. Come ciliegina sulla torta, quando abbiamo contattato alcune personalità di spicco della città per avere un aiuto, ci siamo sentiti rispondere che non avremmo mai ottenuto alcun sostegno in quanto istigatori al non voto. Ci ritroviamo ora, 8 febbraio ad una settimana esatta dalle conferenze, senza una sala né per la mattina né per la sera, con 5000 volantini inutilizzabili, un centinaio di inviti ufficiali a personaggi istituzionali che non saranno mai spediti, e nella rincorsa dell’ultimo minuto per non dover annullarle. Non possiamo negare che se avessimo avuto maggiore esperienza come gruppo, tanti di questi problemi si sarebbero evitati, ma per un tema così importante e con tali relatori mai avremmo immaginato un tale ostruzionismo”. Ormai è troppo tardi? Ai lettori di Cds e alle loro e-mail la risposta.
 
 

08/02/2008 22.47.04

Massimo Guerra

 

   
 
La Provincia \’\’salva\’\’ il convegno del 15 febbraio
 
Amici di Beppe Grillo, dal Palmaria al Da Passano
 
Buone notizie per gli \’amici di Beppe Grillo\’. Il meetup previsto per il prossimo 15 febbraio con la conferenza sulla cultura della giustizia e ospiti di rilievo come Salvatore Borsellino e Pino Masciari si farà, non al cinema Palmaria come previsto e stampato ormai su tutti i volantini na in un auditorium scolastico, molto probabilmente nel plesso Fossati – Da Passano. Grazie all\’interessamento della Provincia infatti, è stata trovata una soluzione last-minute che se potrà creare qualche problema organizzativo sarà almeno utile a risparmiare una figuraccia alla città. Alla conferenza è prevista anche la partecipazione di Gioacchino Astrea, presidente dell\’associazione Astrea, Benny Calasanzio Borsellino, Saverio Galluccio, Vincenzo Guidotto e l\’avvocato Marras.
 
 

10/02/2008 11.22.12

Massimo Guerra

 

 

Ora , speriamo domani di non dover smentire quest\’ultimo articolo!!! Volevo ringraziare tutti perchè la solidarietà che stiamo avendo da tutta Italia è grandissima, se nno otteremo la sala scenderemo in piazza , anche incatenandoci davanti alla provincia!!!

Vi chiediamo di sostenerci e di mandare il vostro dissenso all\’indirizzo di Don Angelo responsabile del Cinema Palmaria di proprietà dei salesiani al seguente indirizzo: donangelo@salesianispezia.it

Grazie ancora a tutti e sempre con te PIno!

Barbara Langella Masciari

 

 

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Pino Masciari a Trieste – In più: Notizie varie

Riceviamo e pubblichiamo le immagini delle giornate di Pino Masciari a Trieste per il giorno della memoria con le scuole e i ragazzi di Libera:

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Da La Spezia, prossimo appuntamento di Pino con il pubblico per affermare i valori di Giustizia e Legalità, arrivano notizie di Salesiani proprietari di sale che si sono ritirati all\’ultimo per la presenza degli amici di Beppe Grillo tra gli organizzatori dell\’evento. Per fortuna gli stessi hanno resistito andando ad affermare i propri diritti direttamente alla Provincia che ha risolto tutto…. e quindi la serata si farà nella sala originaria.

Qui le ultime news: "GRANDE VITTORIA!!!!!! la marianne e Mattia ricevuti stamani personalmente dal presidente della provincia Dott. Fiasella, ritornano vincitori.!!!!!! Ci è stato concesso il Fossati per entrambe le conferenze!!! Tutto pagato dalla Provincia!!! Aspettiamo resoconto dai nostri eroi!!!!!!!" (scritto da Arabafenice)

BRAVI!

Che dire? Le argomentazioni per non ospitare l\’evento si abbassano a discussione di carattere politico in questo clima elettorale che impedisce di pensare ad altro. La Giustizia e la Legalità sono temi non di sinistra o di destra ma di altri due schieramenti: chi è per la Legalità e chi è contro la Legalità.

Mi rammarica leggere episodi come questi perchè nascono dalla mancanza di memoria: al sud soprattutto alcuni dei fautori delle grandi rivoluzioni contro la cultura mafiosa sono nate proprio dai preti delle parrocchie dei quartieri più difficili che sappiamo aver pagato il loro impegno con la morte violenta, spesso nell\’indifferenza o peggio ancora nel biasimo della stessa Chiesa. Subito dopo aver letto il fatto mi sono affiorati alla memoria i volti di Don Puglisi e Don Diana.

 

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Non bisogna confondere gli alti valori che dovrebbero guidare la nostra società con polemica di bassa lega. Per fortuna la saggezza ha prevalso scevra da interessi elettorali. Non è che in campagna elettorale la mafia smette di muoversi, anzi: quindi nessuno di noi può permettersi di smettere di parlare di Legalità e Giustizia.

Le recenti esperienze pubbliche confermano che i comuni cittadini hanno il bisogno di ascoltare le parole di persone come Pino Masciari che hanno fatto la lotta alla mafia nell\’unico vero modo possibile ossia mettendosi in gioco, che sono testimoni non solo nei processi ma di scelte, riconosciuto come esempio attuale di resistenza.

Bene una storia a buon fine. Buona giornata e ….alle prossime news!