…mannaggia….mannaggia!
Scusate, l\’incipit non è certo il più elegante….ma….. mannaggia!
Come fare ora? Abbiamo queste tre parole scolpite da giorni, governi caduti, idee, pensieri e teste basse… e ….come fare ora ….a dire che è sorvolato su tutti noi il
COMPLEANNO DI PINO!!!
Caro Pino, carissimo fratello di questa stramba ma meravigliosa, variegata e coloratissima famiglia,
ti vorrei avere vicino, sereno e libero di farci una di quelle serate di sorrisi, abbracci e fritturine di pesce. In allegria con gli amici e i figli tuoi (nipoti miei) Ottavia e Francesco che giocano e corrono con gli altri bambini.
Sappiamo che così non è stato e non è, forse non lo sarà mai vista l\’irresponsabile classe dirigente, ma se ho una cosa che posso regalarti è condividere il sogno di come dovrebbe essere, il desiderio di come vorrei andasse…. Chissà se in Italia c\’è spazio per queste stupide speranze o se pure questa deve essere soffocata prima che attecchisca?
Avrei voluto che le persone si aggregassero in un unico corpo di mille teste e bussassero ogni giorno, ogni minuto a chi di dovere e che questi con la responsabilità del loro mandato ricevuto dagli elettori senza neanche un momento di titubanza decidessero finalmente…. FINALMENTE!…. di cancellare anni di vergogna nei confronti tuoi e della tua splendida famiglia deliberando quanto è giusto deliberare: impiego, sicurezza, futuro per i Masciari. Ora e sempre, con questo o quell\’altro governo.
Avrei voluto vedere risollevare la testa di questo Paese avvilito e rassegnato… mannaggia quanto mi fa inca…are la rassegnazione delle persone che spesso incontro ….quando invece ho conosciuto te ….e se c\’è una cosa che non ti appartiene è proprio l\’arrendevolezza agli eventi avversi.
Avrei voluto assistere allora allo sdegno e alla ribellione di intere popolazioni vittime della mafia.
Ho capito che la mafia è il cattivo padrone del cane: quello che lo bastona, lo affama, lo calcia via ….e però il cane resta e non si ribella. Non morde ma anzi lecca le mani felice. Perchè arriva un punto che la felicità non è legata alla dignità e all\’affermazione dei propri diritti….no: a un certo punto a forza di mazzate e vessazioni la pseudo felicità diventa rallegrarsi che oggi non si venga bastonati. E pseudo felicità diventa pure ricevere una briciola marcia dopo giorni di fame. O uno schiaffo invece di un calcio nella pancia.
Bella vita da cani: all\’insegna del meno peggio.
Avrei voluto, ma è così da quand\’ero piccolo guardando i film, i cattivi in galera e i buoni a festeggiare in piazza, a cantare, a fare l\’amore… ma capire oggi chi sono i buoni e chi i cattivi intorno a noi è veramente un casino.
Avrei voluto fare un viaggio in Calabria con te, che mi spieghi i luoghi, mi racconti aneddoti di quando eri Pino Masciari l\’imprenditore edile che aveva cuore, allegria e disponibilità per tutti i suoi amici. E provare TUTTI i piatti della regione: un duello tra me e il peperoncino con te come arbitro divertito. Pronto al soccorso con un buon bicchiere di vino…spero almeno lui non al peperoncino!
Saremmo stati bene tu, Marisa, i ragazzi, e magari nel frattempo mi accaso felice e figlio pure io… e neanche a dirlo: sareste stati i padrini e sarebbe un orgoglio per la vita.
L\’ho detto, è un sogno e quindi non ci sono limiti!
Ma sai: per cambiare le cose che non ci sono nella realtà bisogna cominciare a sognare qualcosa di nuovo, per poi darsi da fare e realizzarlo.
E allora eccoti regalato questo sconfinato sogno che cercheremo di realizzare. La Rete si sta muovendo!
E tanti auguri Giuseppe Masciari detto Pino.