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Cari Amici,

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Babbo Natale è andato via

ed io sono qui a scrivere, dopo un momento di riflessione, perché è mio desiderio ringraziare tutti coloro che in questo periodo festivo mi hanno costantemente accompagnato con messaggi, e.mail, sms, telefonate, proposte, lettere, visite, manifestando tutto il loro affetto e, soprattutto, la volontà di voler condividere un percorso di legalità che ci appartiene a tutti.

Che dire, non ho parole per esprimere la mia gratitudine perchè avete fatto rete intorno alla mia famiglia, perchè esprimete in tutti i modi la vostra voglia di proteggerci dalla solitudine e dalla sofferenza e da chi vorrebbe  che  Pino Masciari non avesse mai avuto l’opportunità di “trasmettere” ad altri.

Grazie di cuore a tutti, mi avete veramente commosso  e fatto capire quanto è forte la vostra amicizia e stima nei miei confronti.

Auguro e mi auguro che quest’anno sia l’anno dell’impegno che si rafforza, della tenacia  con cui si affronteranno i progetti e della consapevolezza che tutte le ingiustizie possono  essere combattute e risolte se vi è la volontà di lavorare “insieme”.

Un abbraccio a tutti

Pino Masciari e famiglia

 

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Il coraggio di chi si ribella alla ‘ndrangheta

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Egregio Direttore,

 

non so se pubblicherà questa lettera sul suo giornale ma io ho sentito ugualmente il dovere di scriverla perché la vicenda che mi appresto a denunciare credo non abbia precedenti nella storia di questo Paese.

In Italia, in una località segreta, vive un uomo, un imprenditore, un calabrese come me, che dieci anni fa, quando ancora la Confindustria non invitava i propri aderenti a farlo, denunciò senza esitazione i suoi estorsori. Non credeva di stare per compiere un gesto eroico, credeva di compiere semplicemente il suo dovere di cittadino, quello di denunciare i criminali che lo avevano preso di mira, perché aveva ed ha tuttora (nonostante tutto) fiducia nelle istituzioni.

Da quel giorno, come si può facilmente immaginare, la vita di questo uomo e della sua famiglia è radicalmente cambiata. Il cittadino che ha fatto il suo dovere, infatti, è dovuto fuggire dalla sua terra e si è dovuto rifugiare in una località segreta insieme con la sua famiglia per prevenire eventuali atti di ritorsione.

I criminali che ha denunciato vivono la loro vita tranquillamente, da persone libere, i loro processi vanno puntualmente in prescrizione cosicché possono continuare a perseguire i propri loschi affari indisturbati mentre lui, il cittadino esemplare, che in un paese normale verrebbe indicato a modello nelle scuole, al quale si dovrebbe come minimo attribuire la cittadinanza onoraria, vive nella prigione della sua casa-rifugio, non lavora più e insieme con la moglie e i figli resiste sperando che i nervi reggano ancora a lungo.

Da quel giorno non sono le persone che ha denunciato ad essere state punite, ad essere state rinchiuse in carcere, ma è lui con la sua famiglia. Il messaggio, l’esempio, che questa vicenda consegna all’intera nazione è chiaro: chi denuncia rischia di fare la stessa fine. Un messaggio angosciante, devastante, che cancella in un colpo solo il futuro di un popolo. Un messaggio che testimonia la debolezza di uno Stato che non riesce più a garantire la sicurezza dei propri cittadini onesti.

Non ha alcun senso parlare di sanità, di pensioni, di legalità, di lavoro, di economia, di società, di scuola, di partito democratico, di primarie, di elezioni, di riforme, di nulla. Se questa vicenda e tutte le altre simili (ma credo e mi auguro che sia l’unica) non si trasforma in una vittoria dello Stato, se non diventa un esempio positivo a beneficio di tutti gli italiani, il resto è solo ipocrisia. L’esempio, infatti, vale molto più delle belle parole. La mafia sa usare molto bene l’esempio, lo Stato no.

Uno Stato, che davanti le telecamere accese e attraverso i propri rappresentanti istituzionali afferma che la lotta alla mafia è una priorità e quando si spengono dimentica chi ancora tiene vivo il senso dello Stato, è solo finzione, è ipocrisia, è reality. Si, perché io non avevo mai avvertito così forte il senso della legalità e dello Stato prima di conoscere Pino Masciari. Nessun rappresentante istituzionale era stato in grado prima d’ora di trasmettermelo.

Devo ringraziare questo coraggioso e onesto imprenditore calabrese se credo che lo Stato abbia ancora un senso, se mi fa sognare in un domani migliore. Perché quando guardo lui, quando lo sento parlare, quando mi fa vibrare le corde della legalità, capisco cos’è lo Stato, vedo lo Stato, lo posso toccare, ed è una sensazione bellissima.

Parafrasando una meravigliosa frase che lo scrittore David Grossman ha pronunciato aprendo il Festival della Letteratura di Berlino lo scorso settembre, posso affermare che c’è un posto nella coscienza, nel cuore, in cui l’esempio di certe persone deve passare attraverso le lame affilate del tempo e dell’ingiustizia, come un raggio di luce, per scomporsi in una miriade di suoni e di colori. La storia lunga e dolorosa di Pino e della sua famiglia si è scomposta dentro di me e dentro tutti quelli che ne sono venuti a conoscenza creando in molti un moto di ribellione. Da questa scomposizione è nato un blog www.pinomasciari.it dove tutti quelli che desiderano stringersi intorno a Pino ed alla sua famiglia possono farlo. Ma soprattutto è nata una rete di persone consapevoli, motivate, determinate a far sì che questa persona riprenda a vivere insieme con la sua famiglia una vita normale, che si è data appuntamento a Roma il 19 gennaio per una grande manifestazione per la legalità.

Questa lettera rappresenta il mio regalo di Natale per Pino e la sua famiglia, è un sentimento di gratitudine per avermi donato, attraverso il loro esempio, il vero senso dello Stato.

Scrivo a lei, direttore, perché pubblicando questa lettera possa contribuire a divulgare un esempio positivo in questa direzione, di cui c’è tanto bisogno, soprattutto in un momento come quello attuale in cui, la mancanza di reazione da parte dello Stato (cioè da parte di tutti noi), rischia di far apparire il numero degli esempi negativi di gran lunga superiore.

 

Massimiliano Capalbo – Catanzaro

 

Pubblicata su Repubblica il 29 Dicembre 2007

 

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Dell’Amore Che Non Muore

Riceviamo e pubblichiamo con piacere la presentazione del nuovo spettacolo teatrale del regista Francesco Pileggi che ha diretto nel laboratorio "Ulisse Ama Penelope…ma parte" gli stessi ragazzi presenti lo scorso 28 ottobre a Copanello di Stalettì per la giornata dedicata a Pino Masciari con la rappresentazione "Legami".

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Questo gruppo di ragazzi della nostra città ci ha fatto sorridere e commuovere e, come noi il pubblico di Torino, di Firenze, di Catanzaro. Sono stati chiamati accanto all\’imprenditorie Pino Masciari, minacciato di morte e in esilio forzato dalla Calabria per aver denunciato gli estortori che gli hanno distrutto la vita, oltre che l\’azienda, nel Pino Masciari Day a Copannello. Sono stati invitati per il contenuto dello spettacolo LEGAMI perfino nel carcere di Lamezia davanti a giovani detenuti, alcuni loro coetanei, per ribadire che gli altri percorsi sono possibili. Un gruppo di ragazzi che, alla prima esperienza teatrale, giudati dal regista Francesco Pileggi, ha fatto parlare nene di sè e della nostra città. Ed eccoli in 28 questa volta, nel loro secondo spettacolo.
Come sindaco avevo promesso che gli saremmo stati vicini e così abbiamo fatto come Amministrazioe, insieme ai genitori e a molti cittadini, e loro stanno dimostrando di crescere. Continuate ragazzi; noi continueremo ad esserci con tutto il nostro affetto.

Gianni Speranza,
Sindaco di Lamezia Terme

Una leggenda narra che Ulisse, l\’astuto e il bugiardo, non sia figlio di Laerte re di Itaca e Anticlea, ma di Sisifo, il re dei furbi, colui il quale voleva fregare la morte, e Anticlea… e Ulisse te l\’ho raccontato perché ai bambini non si può nascondere niente, meglio raccontargliele prima le verità altrimenti…In dell\’AmoreCheNonMuore gli Eroi omerici abbandonano i panni del mito per avvicinarsi alle "debolezze"degli uomini…stupidi uomini…non ci sono cavalli di legno con la pancia piena di soldati…e come dire che la guerra di Troia sia scoppiata per Elena…per una femmina…niente supereroi ma solo uomini…e donne, anche se…non capisco perché tutti continuano a mirare al tallone…il mio tallone…stupidi uomini.

Francesco Pileggi,

Regista.

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Tre Mail per Pino

Tra le tante mail che arrivano quotidianamente a Pino Masciari abbiamo scelto di pubblicare queste tre che riteniamo particolarmente significative.

Provengono da luoghi e contesti diversi, lontani tra loro. Sono la  testimonianza dell\’impegno di Pino Masciari nel portare in giro per l\’Italia l\’alto senso di legalità e dello Stato che hanno contraddistinto la sua vita e le sue scelte drammatiche.

Oggi Pino Masciari continua a rendere un prezioso servizio alla cittadinanza con la sua autentica lezione di legalità, che lascia il segno, che non lascia indifferenti, che fa riflettere.

Gli amici di Pino si impegnano perchè questo sia possibile, per organizzare occasioni di incontro e conoscenza di questo grande uomo che con la sua umanità riesce ad arrivare ai cuori  trattando  argomenti così impegnativi.

Sono lettere come queste che gli danno la forza di non mollare, e danno a noi l\’opportunità di riflettere  e di continuare a credere nella legalità e nello stato malgrado le istituzioni continuino ad essere "un po\’ troppo distratte".

Questa rete che si stà allargando ogni giorno di più,  costituisce la garanzia per Pino e la sua famiglia, di continuare a vivere e a noi di vegliare su di loro oggi, per non commemorarli domani.

E\’ importante che gli amici di Pino Masciari siano sempre di più.

 


\"\"Ciao Pino, ciao Marisa,ciao Ottavia e Francesco.

 

Scusate se mi faccio viva solo dopo una settimana, ma sono stati giorni molto intensi con la scuola e con il lavoro.

Il pensiero per voi è stato però costante e sempre pieno di affetto: con i ragazzi a scuola abbiamo parlato di voi ogni giorno e tante sarebbero state le domande che avrebbero voluto rivolgervi il giorno del nostro incontro, ma sapete com\’è…l\’emozione, la commozione e i forti sentimenti che avete scatenato in tutti loro… vi vogliono bene! lo abbiamo percepito, respirato e sperimentato nelle
loro parole, ma soprattutto nei loro silenzi… Grazie per averci permesso, come scuola e come comunità civile, di trasmettere ai nostri giovani il senso più alto dello Stato, il senso delle leggi e del rispetto, grazie di avere fatto vivere a tutti noi le
vostre vicende come si fa in una vera famiglia.

I ragazzi tutti ci tengono a farvi sapere che vogliono rivedervi presto e che siete entrati nei loro cuori come persone care, anzi carissime!

Per quanto riguarda noi adulti, beh, ci avete dato una spinta propulsiva a continuare a credere, a impegnarci, a darci anima e corpo per quello in cui ci riconosciamo, come cittadini e come persone.
Con tutto l\’amore che ho raccolto per voi in questi giorni, vi abbraccio forte forte!!!

Ci sentiamo nei prossimi giorni per farci gli auguri…
Alessandra – Boves (Cuneo)

 


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Ciao Pino,
è tanto tempo che volevo scriverti, ma soltanto ora mi sono fermata per farlo..

Mi sono fermata ad osservare le meraviglie del mondo, i paesaggi, i colori, i profumi..
Tutte quelle cose per la quale vale la pena di svegliarsi tutte le mattine con il sorridso sulle labbra e tanta voglia di vivere..

Ti ho incontrato per la prima volta a Roma, durante la Carovana dedicata a Rita  Atria… da quel giorno, ogni mattina, ho un motivo in più per svegliarmi con il sorriso..
E questo perchè  esistono persone come te, tua moglie, e i tuoi bambini..
Un sorriso perchè tu ci dai speranza e voglia di continuare a lottare contro qualsiasi cosa che ci opprime.. Dalla mafia al compagno di classe, passando per il collega e arrivando al vicino di casa.. La forza di reagire, di non camminare a testa bassa, ma bensì di camminare ammirando il cielo, con i suoi colori e le sue sfumature.
Io cammino a testa alta ogni giorno, e sai perchè?

Perchè faccio parte degli Amici di Pino Masciari..

Di quelle persone che ti stimano, che ti sorreggono e ti adorano.. Ma sono ancora più orgogliosa quando, parlando con gli amici del più e del meno, riesco inevitabilmente ad infilarci un discorsetto sulla tua vita, in modo che anche loro conoscano la tua storia..
So bene che la tua vita è difficilissima, che a volte alcune cose ti sembrano insormontabili, ti sembra di non farcela più e gridi a tutti noi il tuo dolore e la tua stanchezza..

Sei il nostro Mito, il nostro sole verso il quale noi, come piccoli girasoli, ci voltiamo prendendo da te la luce per brillare anche nella tenebre più scure…
La tua dolcezza, l\’intelligenza, la pazienza la tenacia, ma soprattutto quella tua timidezza che cerchi di nascondere tirando fuori il tuo docile carattere…
Pino, questa lettera te la scrivo con il cuore, perchè veramente ti adoro…
E come me molti altri ragazzi..

Non vedo l\’ora di riabbracciarti qui a Roma..

A presto
 
Linda (Roma)


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Grazie Pino,

grazie per essere venuto a parlare di te e della tua
famiglia a Nettuno, non immagini quanto bene ci abbia fatto.
Le tue parole si sono infilate come frecce nel cuore di chi le ha ascoltate.
Certo, non nel cuore di tutti.
Lo sconcerto che hai provato durante la mattinata, proviene  dal comportamento apatico e distaccato di tanti nostri ragazzi e purtroppo, non è  solo il loro.
Sai Pino, non siamo in Calabria qui, o in Sicilia o in Campania.
Qui siamo a 60 chilometri da Roma, la capitale dell’Italia, sede del Governo e delle massime istituzioni dello Stato.

Il nostro consiglio comunale è stato sciolto nel 2005 per infiltrazioni mafiose e sono proprio i genitori di questi ragazzi che non se ne rendono conto.
Mi piace pensare che sia così, perché amo profondamente la mia città e i miei concittadini, e per questo  sono anche molto arrabbiata.

A Nettuno Pino, da circa 15 anni circolano sulle nostre strade automobili costosissime… e allora pensi: che bello, vuol dire che la città gode di un benessere economico elevato.
Spuntano sportelli bancari come funghi e le tante gioiellerie della città ti fanno pensare alla patria di chissà quale sceicco arabo.
E negozi nei quali non vedi mai l’ombra di un cliente? E ti chiedi: come fa a rimanere aperto se non ci entra mi nessuno?

Ogni tanto qualcuno chiude, quelli onesti che sottostanno alle leggi del mercato.
Da circa 15 anni Pino, abbiamo un porto turistico che nessuno ha voluto ma che ci è stato imposto dai politicanti di tanti anni fa, con la solita scusa che avrebbe portato lavoro e benessere per tutti. Prova a chiedere oggi, cosa ha portato.
Da noi Pino, le forze dell’ordine a volte sembra che non ci siano.
Ma so per certo che la Finanza lavora giorno e notte.
Forse si pongono le mie stesse domande.

Il benessere sociale diminuisce ogni giorno di più, la criminalità avanza, fabbriche
che chiudono e di posti di lavoro neanche l’ombra…
Cosa si nasconde dietro questa sbandierata opulenza?
Quando io ero piccola, i nettunesi non erano ricchi di denaro, erano ricchi di dignità e d’amore. Dai modi grezzi, non raffinati come altri, ma dal cuore d’oro e la porta di casa sempre aperta per accogliere ed aiutare il vicino, l’amico o il conoscente in difficoltà. I figli erano figli di tutti.

Non rammaricarti Pino, se hai sentito distacco dai nostri giovani. E’ lo
stesso distacco che proviamo molto spesso  noi nettunesi nei confronti
della nostra amata città.

Aiutaci Pino, aiutaci a trasformare il tuo esempio di vita in una bandiera da esporre sulle nostre case.
Anche se non mi vedi,  insieme a te in  un grosso abbraccio sto stringendo
anche tua moglie e i tuoi figli con l’augurio sincero che ritorniate presto nella vostra amata terra.

Ti aspettiamo ancora Pino, abbiamo
bisogno della tua voce.

Laura (Nettuno – Roma)

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Pino Masciari, l’orgoglio di questo paese

Ho deciso di proporre al Consiglio Comunale di Galliate (NO) l\’onoreficenza cittadina perchè solo per quello che ha fatto meriterebbe questo ed altro.
Vorrei sensibilizzare l\’opinione pubblica al problema della lotta alla mafia e al fatto che non si può lasciare solo una persona che ha collaborato con la giustizia per inchiodare i mafiosi e le collusioni con il sistema criminale.
Inoltre dobbiamo premiare chi fa il proprio dovere di cittadino e chi preferisce non pagare il pizzo piuttosto che cedere ai ricatti di squallidi criminali.
In Italia succede il contrario, chi fa il proprio lavoro viene emarginato e chi invece non rispetta le regole fa la bella vita.

A questa logica, io non ci sto e spero anche voi.

Rebecchi Lorenzo

Organizer meet up Galliate

http://beppegrillo.meetup.com/555/boards/

 

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Coraggio

ho acoltato in streaming la serata break the mafia.

è proprio vero che si commemorano troppo i morti e si ignorano i vivi che rischiano la vita come Pino per un paese migliore. mi riferisco principalmente ai media che dovrebbero parlare un pò meno di perugia, garlasco, cogne, erba, ecc, e ricordare continuamente a tutti che ci sono persone come Pino e tanti come noi che lo sostengono. se non fosse stato per grillo e per i ragazzi di locri, probabilmente non avrei mai saputo della storia di Pino! questo è inaccettabile!!!

Facciamoci sentire!!!

un abbraccio a tutti,

riccardo brich masciari

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Cosa Posso Fare

Dopo aver letto la storia di Pino e ascoltato la sua voce e le sue parole (55 sec.),

 diamo il nostro importante contributo con semplici gesti:

  • Invia questa email ai tuoi amici e contatti
  • Diffondi e distribuisci questo materiale
    Volantini
    Segnalibri
  • Partecipa al Forum lasciando commenti sul blog.
  • Imposta come home page il sito di Pino Masciari
  • Inserisci il banner nel tuo spazio web e come firma nelle tue email

Promuovi occasioni di incontro nella tua città per diffondere la storia di Pino, anche con la sua diretta presenza. Contattaci per informazioni e supporto.

 

 

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Un’email per conoscere Pino

Copia e incolla questo testo e invialo per email ai tuoi contatti e amici.


 

Non vogliamo altri Santi in Paradiso.

Non è un obiettivo da poco, ma abbiamo preferito accettare la realtà piuttosto che inventarcene un\’altra. Così, da semplici cittadini, dopo esserci conosciuti nei meetup degli Amici di Beppe Grillo, ma non solo, ci stiamo impegnando per porre all\’attenzione pubblica la storia, la vita, di Pino Masciari.

Conoscendolo siamo rimasti sconvolti dalle sue lotte, dalla forza e dall\’umanità della sua persona, ma soprattutto nello scoprire che ciascuno di noi con poco può davvero cambiare le cose: attraverso il passaparola, i commenti sul blog www.pinomasciari.it e la partecipazione agli eventi e incontri, possiamo rompere l\’isolamento in cui le mafie e parte delle Istituzioni lo hanno rinchiuso per oltre 11 anni.

L\’impegno delle Istituzioni sta infatti aumentando in questo periodo in cui inizia a crescere l\’attenzione dell\’opinione pubblica intorno a Pino. Attiviamoci adesso, perché aspettare di piangere un altro "Libero Grassi"?

Inviamo questa email ai nostri amici e contatti, iscriviamoci alla newsletter http://pinomasciari.org/newsletter e seguiamo la storia di Pino: daremo insieme voce, forza e ragione a chi rischia la Vita anche e soprattutto per noi.

Scopri quante piccole grandi cose puoi fare anche tu: www.pinomasciari/cosapossofare

Un saluto dagli "Amici di Pino Masciari"

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Cittadinanza onoraria per Pino nei nostri Comuni

Da Empoli è partita l\’iniziativa di richiedere al proprio Comune la cittadinanza onoraria per Pino Masciari.

Mi sono informato e lo statuto di Torino dice:

Articolo 8 – Cittadinanza Onoraria e Sigillo Civico
  1. Il Consiglio Comunale può conferire la cittadinanza onoraria a personalità, italiane o straniere, non residenti a Torino, con propria mozione motivata presentata da almeno un quarto e approvata da almeno due terzi dei suoi componenti
  2. Il Consiglio Comunale può conferire il sigillo civico a cittadini torinesi, meritevoli di particolare riconoscimento, con propria mozione motivata presentata da almeno un quarto e approvata da almeno due terzi dei suoi componenti.
  3. In apposito albo, costantemente aggiornato, è contenuto l\’elenco delle cittadinanze onorarie e dei sigilli civici, con relative motivazioni, conferite dal Consiglio Comunale.

Sto contattando alcuni consiglieri per vedere di far partire l\’iniziativa.

Fatelo in tutte le città verificando cosa dice lo statuto del vostro comune!

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Pino Masciari a Vicenza

Continuano gli incontri pubblici di Pino Masciari.

In ogni occasione si rinnova, l\’abbraccio dei cittadini che sono toccati nel profondo dalla storia di Pino, quando la sentono dalla sua viva e commossa voce che viene dal cuore.

In ogni occasione ci sono nuovi cittadini che si sentono conresponsabili della vicenda di Pino e della sua famiglia.

Qui potete vedere la registrazione dell\’incontro tenutosi il 19 Dicembre a Vicenza, organizzato dal Meetup locale

 

 

Scriveteci per organizzare un\’incontro con Pino nella vostra città.

Iscrivetevi alla News Letter di Pino Masciari per essere aggiornati sulle prossime iniziative.

Seguite la discussione sul Forum, per organizzare l\’importante giornata del 19 Gennaio a Roma.