Taggato: testimonianza

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Sottoscrivi la richiesta di cambiamento del cognome (non valida ai fini di legge)

 

Alla c.a.     Vice Ministro dell’Interno

                 On. Marco MINNITI

e.p.c.         Presidente Commissione Parlamentare d\’Inchiesta sul                       fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare
                  On. Francesco FORGIONE          

Vice Presidenti Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare

On. Giuseppe LUMIA

On. Mario TASSONE

Presidente commissione testimoni di giustizia

On. Angela NAPOLI

Sig. Giuseppe Masciari

 

 

Il/La sottoscritto/a ______________________________________________ nato/a a ___________ Provincia ____________________ il _____________________ residente a __________________________________ Provincia ________________ in Via ___________________________________ n. ________ C.A.P. ___________ ,

Tipo documento_____________ Numero documento____________________

Email____________ (non obbligatorio)

 

CHIEDE

 

che la S.V., ai sensi dell’art. 84 del nuovo Regolamento dello Stato Civile (D.P.R. n. 396 del 3.11.2000), voglia autorizzare il cambiamento del cognome “_______________________” in quello di “__________________ Masciari" con aggiunta quindi del cognome Masciari al proprio ed attuale cognome.

 

A tal fine espongo le seguenti motivazioni:

 

ritengo mio dovere di cittadino dello Stato Italiano, non solo testimoniare, ma contribuire alla richiesta di Giustizia e di Sicurezza del cittadino Giuseppe Masciari detto Pino.

Ritengo necessario che l\’imprenditore che vive in località segreta, lontano dalla sua terra e dai suoi cari da oltre 11 anni per essersi ribellato alle richieste delle mafie, possa tornare ad esercitare la sua professione.

Ci auguriamo che la richiesta venga favorevolmente accolta, in modo che la storia e il nome dei Masciari, possa essere tramandato ai nostri cari a esempio di una Italia che ha nel senso del dovere, nella Giustizia e nella Libertà i suoi più alti valori.

 

 

 

Luogo e data

 

_____________, lì __ / ___ / _______

 

 

                                                                                                                                                                        Firma

 

                                                                                                                              _____________________________________

 

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VARIAZIONE DEL PROGRAMMA PER ROMA (NIENTE PAURA!)

Dal momento che sono confermati arrivi in pullman e in treno il ritrovo in mattinata non sarà in Piazza Nicosia 20 ma direttamente vicino al Viminale, in Piazza dell\’Esquilino, molto più vicino alla stazione Termini, comodo per entrambi i mezzi.

 

Restano valide:

DATA 19/01/2008

ORA 10:00 del mattino

MOTIVAZIONE Testimoniare a nostra volta che siamo al fianco di Pino Masciari e della sua famiglia e che vogliamo Sicurezza e Giustizia per chi ha dimostrato nella sua esistenza altissimo Senso e Rispetto dello Stato.

 

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Ci siamo! 19 gennaio a Roma per Pino Masciari

Ciao,

sul blog di Pino Masciari trovi il nuovo articolo che ufficializza la giornata a Roma del 19 gennaio 2008.

Poche parole, passiamo a come puoi partecipare:

– Vai QUI e compila il modulo on line: è una richiesta per aggiungere il cognome Masciari al proprio… tranquilli non ha valore legale, ma ha un alto valore simbolico e provocatorio;

– difatti se puoi unisciti a noi e vieni a Roma per consegnare i moduli compilati al Viminale. Il punto di ritrovo è sotto il TAR del Lazio di Piazza Nicosia 20 alle h. 10.

Abbiamo già conferme da diverse città d\’Italia, dal Sud come dal Nord: segnalateci le vostre intenzioni su questa MAIL (destinazione e presenze) e seguite il forum dedicato.

In questi giorni vi aggiorneremo delle novità. L\’ultima è che a Bari ci sarà una conferenza su Pino Masciari con la proiezione di alcuni suoi video e l\’intervento di magistrati e altre Autorità. Segnalateci anche iniziative analoghe.

Buona serata

 

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Ci siamo! 19 Gennaio tutti a Roma!!!!

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Ci siamo: secondo appuntamento nazionale per Pino Masciari dopo il 28 ottobre 2007 a Copanello di Stalettì!

Il 19 gennaio 2008 non è una data scelta a caso: cade il terzo anniversario del ricorso al TAR fatto da Pino Masciari, come avete potuto leggere qui. L\’iniziativa nasce da un\’idea dei ragazzi di Catanzaro per essere solidali con il loro conterraneo preferito ed è rimbalzata in molte città d\’Italia: Pino non sarà con noi ma è propria questa spontaneità di azione, nata tra noi, ad essere la novità.

Come partecipare?

  • Sottoscrivi subito la richiesta simbolica (iniziativa non valida ai fini di legge) di aggiunta del cognome Masciari al tuo…. e falla compilare a quanta più gente puoi. La si può compilare direttamente QUI
  • E se puoi, unisciti a noi il 19 gennaio a Roma per consegnare le copie delle richieste al Viminale e per sostenere Pino Masciari in un momento importante.

Ci troveremo alle h. 10 in Piazza dell\’Esquilino (attenzione è cambiato il luogo di incontro) per poi raggiungere il Palazzo del Viminale.

Tante città si stanno già preparando a muoversi: chiunque sia intenzionato ad unirsi alla delegazione lo comunichi QUI. Non c\’è limite di partecipazione!

Ci sono poi amici, come a Bari (i Grilli Attivi), che non potendo essere presenti a Roma hanno organizzato una giornata degli Amici di Pino Masciari nella propria città che prevede proiezioni video ed interventi di magistrati e altre autorità.

Inviateci la segnalazione delle vostre iniziative e aggiorneremo il nostro calendario.

Se vince Pino, vinciamo tutti!

Per informazioni 3485105164

 

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Chiediamo i danni a Cosa Nostra

Un gruppo di siciliani, stanchi dei danni avuti dalla mafia, si è unito per realizzare la seguente petizione

CHIEDIAMO I DANNI A COSA NOSTRA!

 

Quanto ci è costato in termini di immagine, di ostacolo per lo sviluppo economico e anche in termini di sofferenze morali il condizionamento criminale in Sicilia?

Uno studio del CENSIS del 2003 ha quantificato gli effetti, limitati al valore aggiunto delle imprese del Mezzogiorno d\’Italia, in 7,5 miliardi di euro l\’anno negli ultimi 20 anni: [b]senza questo condizionamento, il divario Nord-Sud quasi non esisterebbe.

Senza la presenza parassitaria di Cosa Nostra e delle sue contiguità politiche ed economiche, ci sarebbe in Sicilia un maggiore benessere civile e materiale, maggiori occasioni di lavoro e di indipendenza economica, premessa di un voto democratico libero.
Oggi, proprio nella regione che ha visto nascere il marchio internazionalmente riconosciuto di ogni fenomeno criminale organizzato, ci sono finalmente le condizioni per sferrare l\’attacco decisivo contro tutti questi parassiti.

Se tanta violenza è motivata dalla brama di arricchimento e di potere, colpire con durezza questo arricchimento è allora la madre di tutte le battaglie.


Chiediamo

che la legislazione in materia venga ulteriormente arricchita delle tre semplici applicazioni della presente petizione.
La Regione Siciliana dovrà obbligatoriamente vantare giudizialmente il credito al risarcimento dei danni d\’immagine e materiali subiti ad opera degli appartenenti a Cosa Nostra, non solo nei termini previsti dall\’ordinamento per la costituzione di parte civile, ma anche verso tutti coloro che sono stati già condannati e anche verso gli eredi di coloro che sono premorti con sentenze definitive per reati di mafia, prevedendo appositamente nuovi termini di prescrizione.
Tutti costoro saranno corresponsabili di tali danni e ne risponderanno solidarmente con i propri patrimoni.
Per analogia, risponderanno degli stessi danni anche coloro che, pur non organici a Cosa Nostra, ne hanno favorito l\’operato nella qualità di pubblici amministratori.
Con un approccio più pragmatico e meno burocratico nella lotta ai patrimoni criminali, chiediamo che vengano utilizzate [url=http://www.kroll.com/services/ifai/asset_searches/]risorse di intelligence quali quelle adottate internazionalmente nella ricerca di asset riconducibili a criminali politici o finanziari[/url].
Questa petizione nasce quindi lì dove è nato il problema per esportare,questa volta, la soluzione con un APPELLO RIVVOLTO A TUTTI GLI ITALIANI, SICILIANI E NON.

Di seguito vengono ribaditi i tre punti:

1) La Regione Siciliana dovrà obbligatoriamente:
– costituirsi come parte civile in tutti i processi in cui taluno sia imputato di reati di mafia;
– promuovere un giudizio civile di risarcimento dei danni sopra citati nei confronti di chiunque sia stato condannato per reati di mafia, rivalendosi sui patrimoni direttamente o indirettamente riconducibili, sia in Italia che all\’estero, agli affiliati a Cosa Nostra o alle altre organizzazioni criminali radicate in Sicilia;
2) a carico di quanti sono stati o saranno condannati per reati di mafia, la stessa legge ribadirà una piena solidarietà passiva a favore della Regione Siciliana nel pagamento dei danni mentre il termine di prescrizione, per la Regione Siciliana, decorrerà dall\’entrata in vigore della stessa legge;
3) la stessa legge dovrà prevedere una piena assimilazione agli affiliati a Cosa Nostra, con la conseguente responsabilità solidale per danni verso la Regione Siciliana, dei pubblici amministratori condannati in via definitiva per favoreggiamento alla mafia.

Il Grillo di Palermo (Meet-up Palermo 3) promuoverà con tutte le sue forze tale petizione on-line.
Risulta evidente che difficilmente lo spirito di questa petizione possa non essere condiviso.
Ci impegneremo per queste ragioni a proporre di presenza tale petizione a figure istituzionali e/o di particolare rilievo nella lotta alla mafia.
Documenteremo con video la firma (o meno) e le eventuali motivazioni, pubblicando tutto in una sezione ad hoc del nostro sito www.ilgrillodipalermo.it
Confidiamo sul fatto che anche voi, a distanza, possiate darci il vostro contributo diffondendo questa iniziativa.

Resto a disposizione per qualunque chiarimento sia sulla board che in privato. Confidiamo nel vostro aiuto nella sottoscrizione e nella pubblicizzazione. A presto e grazie per lo spazio concessoci

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Cari Amici,

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Babbo Natale è andato via

ed io sono qui a scrivere, dopo un momento di riflessione, perché è mio desiderio ringraziare tutti coloro che in questo periodo festivo mi hanno costantemente accompagnato con messaggi, e.mail, sms, telefonate, proposte, lettere, visite, manifestando tutto il loro affetto e, soprattutto, la volontà di voler condividere un percorso di legalità che ci appartiene a tutti.

Che dire, non ho parole per esprimere la mia gratitudine perchè avete fatto rete intorno alla mia famiglia, perchè esprimete in tutti i modi la vostra voglia di proteggerci dalla solitudine e dalla sofferenza e da chi vorrebbe  che  Pino Masciari non avesse mai avuto l’opportunità di “trasmettere” ad altri.

Grazie di cuore a tutti, mi avete veramente commosso  e fatto capire quanto è forte la vostra amicizia e stima nei miei confronti.

Auguro e mi auguro che quest’anno sia l’anno dell’impegno che si rafforza, della tenacia  con cui si affronteranno i progetti e della consapevolezza che tutte le ingiustizie possono  essere combattute e risolte se vi è la volontà di lavorare “insieme”.

Un abbraccio a tutti

Pino Masciari e famiglia

 

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Il coraggio di chi si ribella alla ‘ndrangheta

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Egregio Direttore,

 

non so se pubblicherà questa lettera sul suo giornale ma io ho sentito ugualmente il dovere di scriverla perché la vicenda che mi appresto a denunciare credo non abbia precedenti nella storia di questo Paese.

In Italia, in una località segreta, vive un uomo, un imprenditore, un calabrese come me, che dieci anni fa, quando ancora la Confindustria non invitava i propri aderenti a farlo, denunciò senza esitazione i suoi estorsori. Non credeva di stare per compiere un gesto eroico, credeva di compiere semplicemente il suo dovere di cittadino, quello di denunciare i criminali che lo avevano preso di mira, perché aveva ed ha tuttora (nonostante tutto) fiducia nelle istituzioni.

Da quel giorno, come si può facilmente immaginare, la vita di questo uomo e della sua famiglia è radicalmente cambiata. Il cittadino che ha fatto il suo dovere, infatti, è dovuto fuggire dalla sua terra e si è dovuto rifugiare in una località segreta insieme con la sua famiglia per prevenire eventuali atti di ritorsione.

I criminali che ha denunciato vivono la loro vita tranquillamente, da persone libere, i loro processi vanno puntualmente in prescrizione cosicché possono continuare a perseguire i propri loschi affari indisturbati mentre lui, il cittadino esemplare, che in un paese normale verrebbe indicato a modello nelle scuole, al quale si dovrebbe come minimo attribuire la cittadinanza onoraria, vive nella prigione della sua casa-rifugio, non lavora più e insieme con la moglie e i figli resiste sperando che i nervi reggano ancora a lungo.

Da quel giorno non sono le persone che ha denunciato ad essere state punite, ad essere state rinchiuse in carcere, ma è lui con la sua famiglia. Il messaggio, l’esempio, che questa vicenda consegna all’intera nazione è chiaro: chi denuncia rischia di fare la stessa fine. Un messaggio angosciante, devastante, che cancella in un colpo solo il futuro di un popolo. Un messaggio che testimonia la debolezza di uno Stato che non riesce più a garantire la sicurezza dei propri cittadini onesti.

Non ha alcun senso parlare di sanità, di pensioni, di legalità, di lavoro, di economia, di società, di scuola, di partito democratico, di primarie, di elezioni, di riforme, di nulla. Se questa vicenda e tutte le altre simili (ma credo e mi auguro che sia l’unica) non si trasforma in una vittoria dello Stato, se non diventa un esempio positivo a beneficio di tutti gli italiani, il resto è solo ipocrisia. L’esempio, infatti, vale molto più delle belle parole. La mafia sa usare molto bene l’esempio, lo Stato no.

Uno Stato, che davanti le telecamere accese e attraverso i propri rappresentanti istituzionali afferma che la lotta alla mafia è una priorità e quando si spengono dimentica chi ancora tiene vivo il senso dello Stato, è solo finzione, è ipocrisia, è reality. Si, perché io non avevo mai avvertito così forte il senso della legalità e dello Stato prima di conoscere Pino Masciari. Nessun rappresentante istituzionale era stato in grado prima d’ora di trasmettermelo.

Devo ringraziare questo coraggioso e onesto imprenditore calabrese se credo che lo Stato abbia ancora un senso, se mi fa sognare in un domani migliore. Perché quando guardo lui, quando lo sento parlare, quando mi fa vibrare le corde della legalità, capisco cos’è lo Stato, vedo lo Stato, lo posso toccare, ed è una sensazione bellissima.

Parafrasando una meravigliosa frase che lo scrittore David Grossman ha pronunciato aprendo il Festival della Letteratura di Berlino lo scorso settembre, posso affermare che c’è un posto nella coscienza, nel cuore, in cui l’esempio di certe persone deve passare attraverso le lame affilate del tempo e dell’ingiustizia, come un raggio di luce, per scomporsi in una miriade di suoni e di colori. La storia lunga e dolorosa di Pino e della sua famiglia si è scomposta dentro di me e dentro tutti quelli che ne sono venuti a conoscenza creando in molti un moto di ribellione. Da questa scomposizione è nato un blog www.pinomasciari.it dove tutti quelli che desiderano stringersi intorno a Pino ed alla sua famiglia possono farlo. Ma soprattutto è nata una rete di persone consapevoli, motivate, determinate a far sì che questa persona riprenda a vivere insieme con la sua famiglia una vita normale, che si è data appuntamento a Roma il 19 gennaio per una grande manifestazione per la legalità.

Questa lettera rappresenta il mio regalo di Natale per Pino e la sua famiglia, è un sentimento di gratitudine per avermi donato, attraverso il loro esempio, il vero senso dello Stato.

Scrivo a lei, direttore, perché pubblicando questa lettera possa contribuire a divulgare un esempio positivo in questa direzione, di cui c’è tanto bisogno, soprattutto in un momento come quello attuale in cui, la mancanza di reazione da parte dello Stato (cioè da parte di tutti noi), rischia di far apparire il numero degli esempi negativi di gran lunga superiore.

 

Massimiliano Capalbo – Catanzaro

 

Pubblicata su Repubblica il 29 Dicembre 2007

 

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Dell’Amore Che Non Muore

Riceviamo e pubblichiamo con piacere la presentazione del nuovo spettacolo teatrale del regista Francesco Pileggi che ha diretto nel laboratorio "Ulisse Ama Penelope…ma parte" gli stessi ragazzi presenti lo scorso 28 ottobre a Copanello di Stalettì per la giornata dedicata a Pino Masciari con la rappresentazione "Legami".

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Questo gruppo di ragazzi della nostra città ci ha fatto sorridere e commuovere e, come noi il pubblico di Torino, di Firenze, di Catanzaro. Sono stati chiamati accanto all\’imprenditorie Pino Masciari, minacciato di morte e in esilio forzato dalla Calabria per aver denunciato gli estortori che gli hanno distrutto la vita, oltre che l\’azienda, nel Pino Masciari Day a Copannello. Sono stati invitati per il contenuto dello spettacolo LEGAMI perfino nel carcere di Lamezia davanti a giovani detenuti, alcuni loro coetanei, per ribadire che gli altri percorsi sono possibili. Un gruppo di ragazzi che, alla prima esperienza teatrale, giudati dal regista Francesco Pileggi, ha fatto parlare nene di sè e della nostra città. Ed eccoli in 28 questa volta, nel loro secondo spettacolo.
Come sindaco avevo promesso che gli saremmo stati vicini e così abbiamo fatto come Amministrazioe, insieme ai genitori e a molti cittadini, e loro stanno dimostrando di crescere. Continuate ragazzi; noi continueremo ad esserci con tutto il nostro affetto.

Gianni Speranza,
Sindaco di Lamezia Terme

Una leggenda narra che Ulisse, l\’astuto e il bugiardo, non sia figlio di Laerte re di Itaca e Anticlea, ma di Sisifo, il re dei furbi, colui il quale voleva fregare la morte, e Anticlea… e Ulisse te l\’ho raccontato perché ai bambini non si può nascondere niente, meglio raccontargliele prima le verità altrimenti…In dell\’AmoreCheNonMuore gli Eroi omerici abbandonano i panni del mito per avvicinarsi alle "debolezze"degli uomini…stupidi uomini…non ci sono cavalli di legno con la pancia piena di soldati…e come dire che la guerra di Troia sia scoppiata per Elena…per una femmina…niente supereroi ma solo uomini…e donne, anche se…non capisco perché tutti continuano a mirare al tallone…il mio tallone…stupidi uomini.

Francesco Pileggi,

Regista.

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Tre Mail per Pino

Tra le tante mail che arrivano quotidianamente a Pino Masciari abbiamo scelto di pubblicare queste tre che riteniamo particolarmente significative.

Provengono da luoghi e contesti diversi, lontani tra loro. Sono la  testimonianza dell\’impegno di Pino Masciari nel portare in giro per l\’Italia l\’alto senso di legalità e dello Stato che hanno contraddistinto la sua vita e le sue scelte drammatiche.

Oggi Pino Masciari continua a rendere un prezioso servizio alla cittadinanza con la sua autentica lezione di legalità, che lascia il segno, che non lascia indifferenti, che fa riflettere.

Gli amici di Pino si impegnano perchè questo sia possibile, per organizzare occasioni di incontro e conoscenza di questo grande uomo che con la sua umanità riesce ad arrivare ai cuori  trattando  argomenti così impegnativi.

Sono lettere come queste che gli danno la forza di non mollare, e danno a noi l\’opportunità di riflettere  e di continuare a credere nella legalità e nello stato malgrado le istituzioni continuino ad essere "un po\’ troppo distratte".

Questa rete che si stà allargando ogni giorno di più,  costituisce la garanzia per Pino e la sua famiglia, di continuare a vivere e a noi di vegliare su di loro oggi, per non commemorarli domani.

E\’ importante che gli amici di Pino Masciari siano sempre di più.

 


\"\"Ciao Pino, ciao Marisa,ciao Ottavia e Francesco.

 

Scusate se mi faccio viva solo dopo una settimana, ma sono stati giorni molto intensi con la scuola e con il lavoro.

Il pensiero per voi è stato però costante e sempre pieno di affetto: con i ragazzi a scuola abbiamo parlato di voi ogni giorno e tante sarebbero state le domande che avrebbero voluto rivolgervi il giorno del nostro incontro, ma sapete com\’è…l\’emozione, la commozione e i forti sentimenti che avete scatenato in tutti loro… vi vogliono bene! lo abbiamo percepito, respirato e sperimentato nelle
loro parole, ma soprattutto nei loro silenzi… Grazie per averci permesso, come scuola e come comunità civile, di trasmettere ai nostri giovani il senso più alto dello Stato, il senso delle leggi e del rispetto, grazie di avere fatto vivere a tutti noi le
vostre vicende come si fa in una vera famiglia.

I ragazzi tutti ci tengono a farvi sapere che vogliono rivedervi presto e che siete entrati nei loro cuori come persone care, anzi carissime!

Per quanto riguarda noi adulti, beh, ci avete dato una spinta propulsiva a continuare a credere, a impegnarci, a darci anima e corpo per quello in cui ci riconosciamo, come cittadini e come persone.
Con tutto l\’amore che ho raccolto per voi in questi giorni, vi abbraccio forte forte!!!

Ci sentiamo nei prossimi giorni per farci gli auguri…
Alessandra – Boves (Cuneo)

 


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Ciao Pino,
è tanto tempo che volevo scriverti, ma soltanto ora mi sono fermata per farlo..

Mi sono fermata ad osservare le meraviglie del mondo, i paesaggi, i colori, i profumi..
Tutte quelle cose per la quale vale la pena di svegliarsi tutte le mattine con il sorridso sulle labbra e tanta voglia di vivere..

Ti ho incontrato per la prima volta a Roma, durante la Carovana dedicata a Rita  Atria… da quel giorno, ogni mattina, ho un motivo in più per svegliarmi con il sorriso..
E questo perchè  esistono persone come te, tua moglie, e i tuoi bambini..
Un sorriso perchè tu ci dai speranza e voglia di continuare a lottare contro qualsiasi cosa che ci opprime.. Dalla mafia al compagno di classe, passando per il collega e arrivando al vicino di casa.. La forza di reagire, di non camminare a testa bassa, ma bensì di camminare ammirando il cielo, con i suoi colori e le sue sfumature.
Io cammino a testa alta ogni giorno, e sai perchè?

Perchè faccio parte degli Amici di Pino Masciari..

Di quelle persone che ti stimano, che ti sorreggono e ti adorano.. Ma sono ancora più orgogliosa quando, parlando con gli amici del più e del meno, riesco inevitabilmente ad infilarci un discorsetto sulla tua vita, in modo che anche loro conoscano la tua storia..
So bene che la tua vita è difficilissima, che a volte alcune cose ti sembrano insormontabili, ti sembra di non farcela più e gridi a tutti noi il tuo dolore e la tua stanchezza..

Sei il nostro Mito, il nostro sole verso il quale noi, come piccoli girasoli, ci voltiamo prendendo da te la luce per brillare anche nella tenebre più scure…
La tua dolcezza, l\’intelligenza, la pazienza la tenacia, ma soprattutto quella tua timidezza che cerchi di nascondere tirando fuori il tuo docile carattere…
Pino, questa lettera te la scrivo con il cuore, perchè veramente ti adoro…
E come me molti altri ragazzi..

Non vedo l\’ora di riabbracciarti qui a Roma..

A presto
 
Linda (Roma)


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Grazie Pino,

grazie per essere venuto a parlare di te e della tua
famiglia a Nettuno, non immagini quanto bene ci abbia fatto.
Le tue parole si sono infilate come frecce nel cuore di chi le ha ascoltate.
Certo, non nel cuore di tutti.
Lo sconcerto che hai provato durante la mattinata, proviene  dal comportamento apatico e distaccato di tanti nostri ragazzi e purtroppo, non è  solo il loro.
Sai Pino, non siamo in Calabria qui, o in Sicilia o in Campania.
Qui siamo a 60 chilometri da Roma, la capitale dell’Italia, sede del Governo e delle massime istituzioni dello Stato.

Il nostro consiglio comunale è stato sciolto nel 2005 per infiltrazioni mafiose e sono proprio i genitori di questi ragazzi che non se ne rendono conto.
Mi piace pensare che sia così, perché amo profondamente la mia città e i miei concittadini, e per questo  sono anche molto arrabbiata.

A Nettuno Pino, da circa 15 anni circolano sulle nostre strade automobili costosissime… e allora pensi: che bello, vuol dire che la città gode di un benessere economico elevato.
Spuntano sportelli bancari come funghi e le tante gioiellerie della città ti fanno pensare alla patria di chissà quale sceicco arabo.
E negozi nei quali non vedi mai l’ombra di un cliente? E ti chiedi: come fa a rimanere aperto se non ci entra mi nessuno?

Ogni tanto qualcuno chiude, quelli onesti che sottostanno alle leggi del mercato.
Da circa 15 anni Pino, abbiamo un porto turistico che nessuno ha voluto ma che ci è stato imposto dai politicanti di tanti anni fa, con la solita scusa che avrebbe portato lavoro e benessere per tutti. Prova a chiedere oggi, cosa ha portato.
Da noi Pino, le forze dell’ordine a volte sembra che non ci siano.
Ma so per certo che la Finanza lavora giorno e notte.
Forse si pongono le mie stesse domande.

Il benessere sociale diminuisce ogni giorno di più, la criminalità avanza, fabbriche
che chiudono e di posti di lavoro neanche l’ombra…
Cosa si nasconde dietro questa sbandierata opulenza?
Quando io ero piccola, i nettunesi non erano ricchi di denaro, erano ricchi di dignità e d’amore. Dai modi grezzi, non raffinati come altri, ma dal cuore d’oro e la porta di casa sempre aperta per accogliere ed aiutare il vicino, l’amico o il conoscente in difficoltà. I figli erano figli di tutti.

Non rammaricarti Pino, se hai sentito distacco dai nostri giovani. E’ lo
stesso distacco che proviamo molto spesso  noi nettunesi nei confronti
della nostra amata città.

Aiutaci Pino, aiutaci a trasformare il tuo esempio di vita in una bandiera da esporre sulle nostre case.
Anche se non mi vedi,  insieme a te in  un grosso abbraccio sto stringendo
anche tua moglie e i tuoi figli con l’augurio sincero che ritorniate presto nella vostra amata terra.

Ti aspettiamo ancora Pino, abbiamo
bisogno della tua voce.

Laura (Nettuno – Roma)