Fonte: Il Fatto quotidiano – Istituire anche a Torino una Commissione antimafia comunale, come è stato già fatto a Milano. La proposta arriva dall’associazione Libera e dai consiglieri comunali Marco Grimaldi(Sel) e Roberto Tricarico (Pd) a...
Intervistiamo Pino Masciari e Marco D\’Acri, candidato alle primarie del centrosinistra per il comune di Grugliasco, in provincia di Torino. Qual è il tuo pensiero sulla politica piemontese alla luce di quanto scaturito dall\’Inchiesta...
\”No, non ci siamo proprio, non va bene per niente\”, questo il commento di Pino Masciari sulla Manovra Economica che sta per essere varata dal Governo. \”Mi aspettavo altro, e mi aspettavo di più:...
Sei anni di vita amministrativa. Con delibere, appalti, affidamenti d’opera a trattativa privata. La Prefettura non ha dubbi: l’attività delle giunte di Leini e Rivarolo, città della cintura torinese finite più o meno indirettamente...
Questa sera, sabato 2 luglio alle ore 20.30, si terrà a Mappano (TO), in piazza Giovanni Paolo 2°, la 3^ festa democratica del PD. L\’ospite della serata sarà Pino Masciari per discutere del fenomeno...
Questa la dichiarazione di Pino Masciari sulla questione referendum del 12 e 13 giugno: \”In primo luogo, ripeto che è fondamentale andare a votare. Sempre, comunque. E\’ un diritto/dovere di ogni cittadino, e non...
di Pino Masciari Quante volte, nel corso di questi lunghi anni di buio in cui abbiamo dovuto vivere io e la mia famiglia, mi sono interrogato sul senso delle Istituzioni, sul senso del dovere,...
A Vibo dove è stata invitata dall\’Ordine dei Medici, per votare, e sul tg nazionale Ieri mattina Marisa Masciari ha raggiunto Vibo Valentia dalla località segreta per dare il suo voto per l\’elezione per...
Pino Masciari e Marisa hanno potuto esercitare il diritto al voto in sicurezza nella loro Serra San Bruno.
Tornare nella loro terra è stato emozionante per loro e per noi che li abbiamo accompagnati.
Questa volta non abbiamo seguito la carovana delle macchine di scorta come al solito. Troppo rischioso, strade impervie, salite, ogni macchina che compare nello specchietto retrovisore cattura la nostra attenzione. Ogni sguardo rivolto verso di noi ci mette in allerta.
Arrivati a Serra San Bruno raggiungiamo Pino e famiglia, sono in compagnia delle nonne che Francesco e Ottavia incontrano per la seconda volta. Nonna Masciari ringrazia tutti voi che state vicini a suo figlio, ha gli occhi lucidi, non sa cosa dire e nemmeno noi.
Fuori ci sono gli uomini della scorta, come si vede dalle immagini sono in allerta con le armi in pugno, quando Pino esce in strada alcuni paesani si avvicinano, lo salutano, lo incoraggiano, molti si girano dall\’altra parte.
Ci rechiamo al seggio elettorale, Pino constata con soddisfazione che lo Stato gli garantisce di recarsi alle urne in sicurezza.
Si avvicinano alcuni giovani, di quelli a cui Pino sa parlare, di quelli che vedono un modello in lui e non in Provenzano, anche loro lo incoraggiano.
Pino vuole assolutamente portarci nella sua casa, quella che ha abbandonato il 17 ottobre del 1997 fuggendo in fretta e furia, per essere deportato in altra regione entrando nel programma di protezione.
Entriamo, ci si prospetta la classica casa fantasma, alcuni oggetti sono li al loro posto come appena usati, ricoperti di polvere. Mancano le porte, alcuni mobili, qualcuno ha approfittato dell\’assenza degli inquilini…
Pino rovista negli armadi… "chissà dove sono le fotografie" in una stanza c\’è un lettino, un box per bimbi e alcuni giocattoli.
Vediamo mobili di pregio, capiamo quelle che erano le sue proprietà, a quante persone dava lavoro, il rispetto con cui trattava i suoi operai.
Quello di cui sente la mancanza non sono le proprietà ma gli affetti familiari e i profumi della sua terra.
Marisa ci racconta che proprio qui sotto hanno dato fuoco alla sua auto…
Vediamo anche l\’attrezzatissimo studio dentistico di Marisa, un altra casa fantasma piena di polvere e ragnatele.
Quanta economia è andata in fumo grazie alla distruzione della vita dei Masciari?
Visitiamo anche la certosa di Santa Maria del Bosco, un posto fantastico di cui i Masciari constatano il degrado "…qui andiamo sempre peggio…"
A pranzo non possiamo rimanere a Serra San Bruno, troppa tensione per tutti, vedere i mitra in mano agli uomini della scorta non è certo rassicurante.
Corriamo in dicesa verso Vibo Valentia, è difficile star dietro alle macchine della scorta ma non stiamo certo facendo una gita…
Nel pomeriggio andiamo in albergo e crolliamo per la troppa tensione accumulata, Pino no… continua a muoversi, a parlare a telefonare, è un leone in gabbia come sempre…
Ogni giorno passato qui mi fa capire quanto grande e importante fosse l\’imprenditore Giuseppe Masciari, spesso mi dico che se avesse pagato quelle percentuali che gli venivano chieste, oggi avrebbe una vita agiata…
Quello che mi rimane più impresso di questa giornata, è lo sguardo… quello di Marisa che più volte mi guarda negli occhi e mi chiede "cosa dici? siamo stati degli scellerati a fare questa scelta? a perdere tutto per non piaegarci alla \’ndrangheta?"
Ci sono altri due sguardi che mi rimangono impressi, quelli di Francesco e Ottavia con noi sballottati in questa intensa gionata…
Rispondete al dubbio di Marisa commentando questo post, ha bisogno di sentirlo da tutti voi…