L\’indagine della magistratura sulle infiltrazioni della \’ndrangheta va avanti da mesi: primo pesante effetto. La multinazinale che ha sede a San Mauro: \”Daremo la nostra massima collaborazione\”
Dalla magistratura milanese, che da mesi sta indagando sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nelle succursali lombarde della Tnt global express, arriva una altra mazzata per l’immagine e per le attività della multinazionale con il cuore e con il quartier generale a San Mauro Torinese.
La sezione misure di prevenzione del tribunale ha tolto al colosso delle consegne e dei recapiti la gestione di sei filiali di Milano e hinterland, per sei mesi, prorogabili a dodici. I coordinatori delle agenzie finite nel mirino, accusati di aver “agevolato l’attività di soggetti indagati per associazione mafiosa”, saranno sostituti dai commissari giudiziari. Al termine del periodo sotto “tutela”, di qui a ottobre o a aprile 2012, si verificherà se siano state o meno ripristinate procedure aziendali corrette. E si deciderà di conseguenza, scegliendo tra due possibili opzioni, opposte: la confisca oppure la restituzione alla casa madre delle sedi bonificate.
Da Tnt, in queste settimane impegnata in prima linea nelle iniziative legate ai 150 anni dell’unità d’Italia, il commento all’evolversi della situazione giudiziaria è affidato a uno striminzito comunicato: «In rapporto alle azioni intraprese dall’autorità giudiziaria non possiamo fornire alcun commento. Stiamo attualmente verificando il merito delle decisioni prese e daremo la nostra piena collaborazione».
Eppure fino al giro di manette scattate a marzo e alle dure e inquietanti analisi degli investigatori milanesi — «la scalata agli affari della Tnt è una tipica manifestazione della criminalità mafiosa, realizzata grazie a relazioni particolari” — al quartier generale di San Mauro arrivavano in visita di lavoro personaggi con un pedrigree di tutto rispetto, a cominciare da Davide Flachi, figlio di Pepè, uno dei capi clan della ‘ndrangheta radicata al Nord, cognome pesante, decine di pagine di cronaca nera spese per raccontare le sue imprese criminali. A San Mauro veniva anche un personaggio insospettabile, un ex colonnello dei carabinieri passato alla security privata, ritenuto troppo amico dei rampolli delle ‘ndrine.
tratto da RepubblicaTorino.it
Poiche’ ho un contenzioso con TNT, che sfugge da oltre un anno al pagamento di un danno arrecatomi (con una spedizione assicurata dalla agenzia Mail Boxes di Napoli), stavo cercando informazioni sull’azienda, e mi sono imbattuto in questo articolo.
Da privato non sono purtroppo sorpreso del fenomeno di infiltrazioni di mafia in attivita’ produttive. Da consumatore ,danneggiato dalla TNT e dall’agenzia MailBoxes di Napoli, con cui TNT collabora, trovo spiazzante la notizia.Ho provato il disservizio di TNT, e ne patisco il comportamento non professionale e sfuggente nel far fronte a responsabilita’ contrattuali,ma la notizia del commissariamento di alcune agenzie per infiltrazioni mafiose mi lascia ancora di piu’ nel dubbio sulla credibilita’ professionale della TNT .
Egregi Signori,
della mafia non so niente, ma ho vissuto un episodio con TNT a dir poco sospetto.
Dovevo rivcevere una spedizione, ma sono stato avvertito che l’indirizzo del destinatario (io) era insufficiente.
Dopo varie peripezie il plico (con notevole ritardo) è finalmente arrivato !!
Si trattava di una classica busta gialla con multibul contenente un blocchetto per il mio tagliaerba.
Sulla busta stessa, da un lato appariva la “Busta domestica” redatta da TNT con l’indirizzo Via Motte 30100 Venezia, ma dall’altro lato, redatta dal mittente c’era l’etichetta con l’indicazione Via Motte 30141 S.Erasmo Venezia.
Bastava guardare sull’altro lato per avere la giusta informazione.
Si da il caso che cercando informazioni sul sistema, le stesse siano vaghe, ma esiste un numero 199 (a pagamento) che si può contattare.
Trovo che se sulla versione scritta da TNT S.Erasmo è sparito ed il 30141 è diventato 30100 sia molto sospetto !!!!!!!!
Distinti saluti.
Maurizio Albarelli
Come mai di una cosa così grave per una azienda così importante a livello internazionale , si sia ormai insabbiato tutto?
Come mai nessuno parla delle estreme epurazioni che TNT ha fatto in direzione cacciando il Direttore alla sicurezza e il Direttore operativo e ha consigliato all’amministratore delegato di dare le dimissioni , cosa
che avvenuta.
E’ vergognoso che personaggi del genere abbiano gestito risorse che per la loro negligenza e la loro disonestà ne hanno pagato le conseguenze.