\”Uno ne entra e 10 ne escono\”, così verrebbe da dire seguendo le notizie quotidiane. Ed è così che Tonino La Rosa, boss \”capobastone\” dell\’omonimo clan di Tropea viene rilasciato dai giudici della Corte d\’Appello di Catanzaro dopo essere stato condannato a 6 anni nell\’operazione \”Peter Pan\”. In pratica i giudici, nonostante la condanna, hanno ritenuto attenuate le esigenze cautelari e così hanno rimesso in libertà un boss della \’ndrangheta.
Pino Masciari: \”Tutto il lavoro degli inquirenti e delle Forze dell\’Ordine viene vanificato da un giudizio scellerato, rimettere in libertà un soggetto come La Rosa non fa altro che incrementare la loro forza e la consapevolezza dell\’impunità. Il clan è uno dei più temuti del Vibonese e La Rosa un boss, un delinquente di prima categoria dedito ad estorsioni e tutto questo contrasta con quanto affermato dal Ministro Minniti che nei giorni scorsi aveva garantito più sicurezza ai calabresi, è questa la sicurezza di cui parlava? Rimettere in libertà i boss invece che chiuderli in cella e buttare la chiave??? Così la \’Ndrangheta non la si combatte, la sia aiuta ancor di più a regnare e ad essere quello Stato che in posti come la Calabria o non c\’è e quando c\’è è dalla parte del più forte!!!