Pino Masciari: \”Senza parole…\”
Vi chiederete: ma quanto costa uccidere una persona in Calabria? Ve lo dico io attraverso la lettura dell’ordinanza emessa dalla Dda di Catanzaro che ieri ha portato a 13 fermi. Le indagini, condotte dal pm Simona Rossi e coordinate dall\’aggiunto Giuseppe Borrelli e dal procuratore Vincenzo Antonio Lombardo, riguardano 22 persone.
L’operazione – battezzata Gringia – ha fatto luce sulla lotta senza esclusioni di colpi tra i clan Mancuso di Limbadi (tra i regnanti nel narcotraffico internazionale) e consorterie criminali locali della provincia di Vibo Valentia. Una faida che dura da 30 anni
Le indagini, condotte dai carabinieri del nucleo investigativo, con il supporto di analisi informativa del Ros, hanno fatto luce su diversi omicidi tra cui quello di Giuseppe Matina, detto \”Gringia\”, imprenditore agricolo di appena 33 anni, commesso a Stefanaconi il 20 febbraio 2012. A fare luce sull’omicidio ha collaborato anche Loredana Patania, moglie di Matina.
Il 24 febbraio 2012, pochi giorni dopo l’omicidio, dalle ore 10.05.24 alle ore 11.59.41, presso la sala colloqui della Casa circondariale di Vibo Valentia, veniva captata e registrata una conversazione tra alcuni personaggi, durante la quale, a un certo punto, vengono descritte le fasi che avevano caratterizzato l’omicidio. La dinamica dei fatti sarebbe stata appresa dalla viva voce della moglie.
Giuseppe Matina, al momento della sua esecuzione, avrebbe implorato i killer di desistere dicendo loro: “per carità non mi ammazzate” (la circostanza risulta confermata dalla stessa moglie nel verbale del 12 ottobre 2012 anche se in termini diversi, con riferimento alla frase ripetuta dalla vittima “per favore, per favore” tra la prima e la seconda fase dell’agguato).
Ebbene per esplodere 5 colpi di pistola, di cui uno al collo per finirlo (l’uomo avrebbe detto ancora prima del colpo “vi chiedo scusa … se ho sbagliato a qualche parte perdonatemi, non mi ammazzate”), è bastata una rapida e veloce trattativa del committente che ha assoldato un uomo di sua fiducia al quale ha dato 1.000 euro. L’uomo di fiducia, a sua volta, ha assoldato due albanesi ai quali erano verosimilmente destinati i soldi. Uno di loro è salito con lui sullo scooter per andare a compiere l’omicidio, portato a termine ingannando la vittima che è stata colta di sorpresa.
Il prezzo dell’omicidio – anche se è stato fatto lievitare a 1.500/2.000 euro destinati a essere divisi tra i due albanese – è stato confermato da un altro collaboratore il quale ha anche chiarito che il costo per un omicidio può lievitare fino a 5 o anche 10mila euro. Dipende da chi e come bisogna colpire.
Ecco quanto costa la vita di un uomo in terra di ‘ndrangheta: quanto un auto. Usata o nuova. A vostro gusto. E secondo le vostre tasche.
Di Roberto Galullo
Fonte: Il Sole 24Ore
terribile!