\"\"di Claudia Marinoni IV A Liceo Classico di Gioia del Colle

Lo straordinario sviluppo delle tecnologie telematiche ha trasformato la società in modo radicale. La realtà virtuale, Internet, Facebook , hanno fornito una chiave d’ingresso ad un universo inesplorato d’informazioni e di funzioni. Questo strumento, che ha arricchito e ha reso la società più libera e aperta è diventato spesso un mezzo di condizionamento psicologico.
La famiglia e la scuola devono promuovere nei giovani la coscienza che permetta di selezionare la miriade d’informazioni che ci circondano. Purtroppo mi è capitato di essere testimone in passato di una situazione inquietante che ha coinvolto una mia amica. La maggior parte delle mie amiche utilizzava Facebook come mezzo per comunicare e conoscere altri coetanei e l’ostinazione con cui i miei genitori non mi permettevano di avere un profilo su Facebook era per me cosa inaccettabile. Vedevo le mie amiche che continuamente si scambiavano frasi, messaggi e fotografie. Un giorno una di queste mie amiche mi confidò di aver iniziato una storia con un ragazzo di 3 anni più grande, che io non conoscevo; all’inizio della storia continuammo a scambiarci le nostre confidenze, ma pian piano lei si allontanò da me perché io le sconsigliai di mettere su Facebook fotografie con il suo ragazzo che secondo me erano compromettenti. Quando ormai ritenevo che la nostra amicizia fosse conclusa, lei chiese il mio aiuto e in lacrime mi confidò che questo suo “ragazzo” aveva iniziato a ricattarla, minacciando di pubblicare su Facebook delle sue foto in abbigliamento intimo, che lei per scherzo si era lasciata scattare. Io le consigliai di confidarsi subito con la madre che era l’unica che aveva i mezzi per intervenire e mettere fine a questa violenza psicologica. Dopo un po’ di giorni lei mi raccontò che aveva seguito il mio consiglio e che grazie all’intervento dei genitori e di un professore, il ragazzo era stato scoperto e punito.
La violenza tipica di alcuni adolescenti deve essere imputata oltre alla singola persona anche alla società in cui viviamo, nella quale prevalgono la mancanza di rispetto, la disistima, il materialismo, l’ egoismo, mentre scarseggiano esempi di bontà, generosità e altruismo.

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