Trattative stato-mafia, rapporti tra ndrangheta e servizi segreti deviati, patti tra criminalità organizzata e apparati statali corrotti, legami fra terrorismo e ’ndrangheta… ma quando è cominciato tutto questo? C’è davvero una data di inizio o questa commistione c’è sempre stata?
Oggi si legge di accordi tra i servizi segreti deviati e la ‘ndrangheta, per eliminare persone scomode, probabilmente tali per entrambi. Ma già ai tempi dei sequestri, fra gli anni settanta e ottanta, lo Stato pare essere intervenuto più volte, pagando il riscatto al posto delle vittime o anche trattando sul rilascio di criminali celeberrimi, di fatto foraggiando direttamente le casse della ‘ndrangheta o comunque favorendo il suo rafforzamento. Anche in un momento buio per la nostra Repubblica, come il sequestro di Aldo Moro, in via Fani a Roma, pare fosse presente sulla scena, con che ruolo non si sa, lo ‘ndranghetista Antonio Nirta. Insomma, questo legame così stretto fra apparati statali malati e criminalità organizzata, fra l’estremismo politico e le mafie, non è una novità.
Continuano a nutrirsi gli uni dell’altra, senza mai lasciare intravedere un concreto segnale di arresto del patto criminale e scellerato, siglato ai danni dei diritti di tutti noi!