\”Quello che sta avvenendo a Reggio Calabria, mi fa riflettere. Com\’è possibile che dopo anni di denunce, di dichiarazioni, di comunicati stampa, di articoli, di lanci di agenzie, ancora ci si possa stupire per il fatto che i clan mafiosi e le \’ndrine utilizzano dei prestanome per i loro sporchi affari? Ma è naturale! Lo dico da anni e continuerò a farlo! Ma non è solo questione di \’ndrangheta e non è certo solo un problema calabrese. La Reggio Calabria Multiservizi S.p.A. è solo un esempio, per giunta piccolo, dei business che le mafie fanno tramite i colletti bianchi, all\’ombra delle istituzioni stesse. Sono quelli i poteri forti! E aggiungo che dietro a tutti i grandi poteri ci sono grandi manovre: è inevitabile. Purtroppo la sensazione, ma come sempre spero di sbagliarmi, è che ci sia qualcosa di molto più forte addirittura delle Istituzioni: poteri forti che condizionano la vita economica e lo sviluppo sociale , territoriale ed ambientale del Paese, con conseguenze devastanti per la crescita\”
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Come Amici di Pino Masciari siamo del tutto concordi con queste considerazioni, ed aggiungiamo anche che proprio questa sensazione da \’potere forte che tutto vede e sovrasta\’ è quella che ci coglie ogni qualvolta Pino si reca in Calabria.
Abbiamo la pessima sensazione che i problemi legati alla sicurezza di Pino quando è in Calabria non siano episodi fortuiti. Ci auguriamo anche noi di sbagliare, tenendo conto che a pensare male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca. La sensazione però è quella che Pino debba sempre essere tenuto \’sulla corda\’, in un perenne stato di tensione, in modo tale da farlo desistere dalla volontà di recarsi in Calabria.
Così Pino, non andando più in Calabria, cesserebbe di essere un esempio positivo per quella terra.
Ebbene, noi Amici di Pino Masciari continueremo a sostenerlo e a incoraggiarlo, facendo rete, proprio perchè per noi lui è l\’esempio da seguire: siamo certi che Pino non si farà scoraggiare ma saprà trarre conforto da questa rete che continuerà, ne siamo certi, ad ingrandirsi.
Gli Amici di Pino Masciari