Resoconto della giornata a Soveria Mannelli
Ieri pomeriggio, 19 gennaio 2009, Rino ed io ci rechiamo alle 16.00 all’ hotel dove Pino risiede, prima di spostarci nella vicina Soveria Mannelli, per la consegna a Pino di un riconoscimento dalla locale amministrazione comunale. Appena giunti veniamo fermati dalla scorta nella hall per un controllo,ma diciamo di essere attesi e mostriamo con una punta di orgoglio la maglietta degli “amici di Pino Masciari” che abbiamo indossato sotto il piumino in questa fredda giornata d’inverno; ci lasciano passare e ci spostiamo verso la zona dove Pino sta rilasciando un’intervista alla TV nazionale svizzera, ci saluta con il pollice rivolto in su, mentre continua l’intervista e dal tono delle sue parole intuiamo che è lucido e determinato come sempre, forse per il fatto di essere nella sua terra, lo è ancora di più!!
Terminata l’intervista ci viene incontro salutandoci con entusiasmo e affetto che ricambiamo. Pianifichiamo le operazioni da effettuare, mi consegna la sua telecamera che riprenderà il convegno e il suo intervento, che saranno resi visibili sul suo blog, mentre si accorda con Rino per le foto. Lo seguiamo insieme alla scorta in camera per un veloce cambio d’abito, scherziamo e ridiamo, dopo di che ripartiamo per coprire quei pochi chilometri che ci separano dal comune di Soveria, dove si svolgerà il convegno. Arriviamo puntuali, ma aspettiamo circa un’ora perché non è ancora arrivato il presidente della provincia di Catanzaro, nel frattempo Pino si intrattiene con gli ufficiali delle forze dell’ordine che gli chiedono maggiori delucidazioni sulla sua vicenda. Finalmente il presidente della provincia arriva, si può iniziare il convegno, a prendere la parola è il sindaco che dopo le presentazioni passa la parola al professore Mario Caligiuri, docente di comunicazione ed ex sindaco di Soveria Mannelli. Caligiuri ci presenta i premiati della serata, il primo è un cittadino di Soveria emigrato in giovane età in Canada, dove ha fatto fortuna diventando uno degli imprenditori più in vista del paese nordamericano. Discorso nostalgico……applausi…….consegna del premio.
Finalmente viene chiamato sullo scranno del sindaco Pino Masciari, consegna del premio, foto di rito. Intuisco dall’espressioni distratte dei presenti, che poco o nulla si conosce della vicenda della famiglia Masciari , nonostante i preamboli delle varie autorità presenti, il pubblico accalcato dietro i banchi del consiglio comunale, non si rende conto dell’odissea che questa famiglia da più di dodici anni sta vivendo. Viene data la parola a Pino, il tono è subito deciso, incalzante, la narrazione della sua vicenda, della vicenda dell’imprenditore Pino Masciari è chiara, l’attenzione è massima, il silenzio dell’aula è totale, gli sguardi delle personalità invitate e del pubblico sono attoniti, le parole di Pino fanno breccia, lo sgomento è evidente, l’aria nella sala è grigia e pesante……..quasi palpabile, come se il racconto avesse materializzato per evocazione, quell’entità presente sul territorio che sta distruggendo le speranze della terra di Calabria, quell’entità maligna che si chiama ‘ndrangheta, fatta di commistioni politico-mafiose a cui Pino si è ribellato con coraggio e determinazione. Il phatos aumenta, ormai ci si rende conto delle sofferenze patite da Pino e dalla sua famiglia, che improvvisamente dichiara che per realizzare un reale cambiamento bisogna “cancellare la mafia che è dentro di noi” un attimo di imbarazzo dei presenti, qualche leggera rimostranza nel pubblico immediatamente “autosedata” da un rigurgito di dignità, forse perché è chiaro che ci si riferisce a quel fenomeno di “ignavia” che non può più essere scusato ma va interpretato come silenzio-assenso alla mentalità mafiosa. Ora Pino parla di sua madre, scomparsa il 4 di gennaio scorso e che ha potuto vedere solamente di sfuggita e soltanto tre volte (di cui una al capezzale) in questi lunghi anni di esilio forzato. La commozione è grande, si prende totale consapevolezza delle sofferenze subite, il mio sguardo si abbassa, dopo un breve momento mi giro verso Rino, lui invece supera la commozione, ha più volte ascoltato Pino dal vivo e si ritrova con sguardo inquisitorio e fiero verso quei politici, quasi a voler dire: “E voi ora cosa fate? Cosa siete disposti a rischiare?”
Scroscio di applausi, discorsi di solidarietà da parte dei politici, ma noto nelle loro parole più la prevalenza di un intento autoassolutorio e che non dia adito a fraintendimenti, che veri e propri intenti o proposte di risoluzione fattive della vicenda Masciari.
Al termine una ragazza in lacrime si avvicina a Pino gli stringe le mani e dall’alto della sua commozione gli dice “Sono con lei, lei non è solo, mi creda”, Pino sorride, l’abbraccia.
Si è fatto tardi, salutiamo Pino, ci accordiamo sul da farsi per altre iniziative e mentre rientriamo a Catanzaro, Rino ed io pensiamo al fatto che stiamo tornando a casa, la nostra casa, vicino ai nostri affetti, dormiremo nel nostro letto, e ci rendiamo conto che per la famiglia Masciari non sarà così. Allora la rabbia si alterna con la voglia di giustizia, ci consola il fatto che quella ragazza in lacrime davanti a Pino questa sera, probabilmente avrà lo stesso pensiero…………….chissà se lo avranno anche le autorità ed i politici che erano presenti ieri!!
Francesco Giuliano
Ciao Pino.
un abbraccio a te a tutta la tua famiglia.
Demetrio (Ivrea)
Caro Francesco, grazie per il bellissimo resoconto e per essere stato con Pino.
Purtroppo i politici sono assordati dalle bugie che si raccontano loro stessi, non tutti ma quasi.
Gesù disse su questa Pietra fonderò la mia Chiesa, scusate la blasfemia ma le persone come il nostro Pino sono le Pietre sulle quali porre le fondamenta della nostra Democrazia. Non c’è molto da salvare, dobbiamo ricostruire da capo, la strada i Masciari e le persone eccezionali come loro ce la hanno indicata con forza.
Avanti, insieme.
Un abbraccio grande a quella meraviglia che è Rino e a tutti i ragazzi di Catanzaro, un abbraccio ai Masciari ed ai masciari tutti.
Pino, Marisa, Francesco e Ottavia,
ragioniamo sempre sul modo più efficace per sostenervi…..spero che tutto ciò si concretizzi molto presto.
Vi sono sempre vicina, vi penso con affetto perchè apprezzo ogni vostro gesto e vi sarò sempre grata per la vostra forza.
vi voglio tanto bene, SEMPRE..
marta
P.S. ne approfitto per salutare tutti gli altri Masciari, un abbraccio
Bello il racconto molto sentito…non potrebbe essere altrimenti con persone come Pino!Comunque questi resoconti fanno bene all’Italia e al blog, pezzi importanti della battaglia! Andremo avanti ad oltranza!
Vi bacio Masciari!