“ Si usa la violenza quando non siamo in grado di usare la forza della parola” cit.
Quando cominceremo a chiedere conto alle istituzioni, del perché di questa assenza tombale sul fronte di quello che ormai è diventato un argomento tragicamente giornaliero, la violenza sulle donne che si combatte creando consapevolezza, affinché siano superati gli stereotipi ,in merito ai quali sia i giovani, che gli adulti, devono cambiare atteggiamenti e comportamenti.
Purtroppo, e oggi sembra moltiplicarsi giorno per giorno, che l’idea della donna , nella testa di alcuni esseri (umani?), rimane solo ed esclusivamente un oggetto da possedere per soddisfare i propri appetiti sessuali. Ciò che non possono avere per e con amore, lo pretendono con la forza, nel momento in cui la donna osa ribellarsi, diventando oggetto da perseguitare. Quasi sempre questi esseri sono degli sciagurati a cui nessuno ha insegnato il rispetto per la sacralità della vita umana. Anzi, spesso sono persone che a loro volta hanno subito e da vittime si trasformano in carnefici.
Si smetterà quando morirà il ruolo che è stato loro attribuito: quello di proprietà, innanzitutto.
È una spirale assurda e spaventosa , che non avrà fine se non insegneremo ai nostri figli quali sono i diritti fondamentali di ogni persona umana. Nello stesso tempo bisogna fermare questa ondata di femminicidi, mettendo in atto ,da parte delle istituzioni, controlli e pene più severe per chi minaccia, stupra o uccide una donna, sia essa moglie, compagna, figlia o perfetta sconosciuta.