Lavoravo bene con la mia impresa! Davo lavoro a centinaia di persone. Ero un imprenditore capace: il lavoro onesto lo creavo e con i miei operai eseguivo con scrupolosità le opere appaltate. Mi sono ribellato e non mi sono piegato ai compromessi della politica e alle vessazioni della ‘ndrangheta, ho difeso il diritto di essere libero e poter lavorare onestamente nella mia terra… ma tutt’oggi mi è negato il diritto al lavoro e devo vivere lontano, esiliato!
Io continuo a lottare per i miei diritti… ma è necessario un moto di indignazione da parte della società civile, perché quella che potrebbe sembrare una questione privata non lo è affatto!
È un dramma che riguarda tutti! Chiunque si imbatte in quel mostro che è la ’ndrangheta ha diritto ad essere supportato e tutelato nella scelta di denunciare!
Solo così io e chi come me ha denunciato saremo la normalità e non l’eccezione!