Pino Masciari \”In questi anni abbiamo fatto importanti passi in avanti nella lotta al racket, ma concordo con la vedova Grassi: siamo solo all\’inizio, resta ancora moltissimo da fare. Rispetto al passato abbiamo molti strumenti in più e una maggiore conoscenza del feonomeno, eppure fatichiamo a trovare soluzioni concrete e risorse, l\’economia del Paese è soffocata dalle mafie. In tutti questi anni di viaggi e di incontri, ho sempre detto, soprattutto ai giovani studenti di tutto il Paese, che la non cultura mafiosa si deve combattere partendo dalla società civile, dalla gente comune, utilizzando la cultura come risorsa. Se le Istituzioni e la società civile si schiereranno unite e ferme, \’organizzando il coraggio\’, un giorno potremmo sconfiggere la corruzione e la criminalità organizzata\”.
Le parole di Pina Grassi (fonte: Adnkronos)
\’\’Nella lotta al racket non siamo a un punto di arrivo, ma a quello di partenza\’\’. Ne e\’ convinta la vedova di Libero Grassi, Pina, che, a 20 anni dall\’omicidio del marito, ucciso dalla mafia il 29 agosto del 1991 per avere detto no al pizzo, lo ricorda sull\’\’Espresso\’ in edicola oggi: \’\’Era una persona perbene, un uomo che ha sempre basato la sua vita sul lavoro. Ripeteva spesso che lavorando in modo corretto e onesto, senza avere scheletri negli armadi non si poteva diventare schiavi di questi mascalzoni\’\’. La vedova Grassi, dopo avere sempre sostenuto e condiviso le scelte forti e coraggiose del marito, ha poi proseguito il suo impegno, sostenendo tutte le iniziative e le manifestazioni contro il racket delle estorsioni. \’\’Addiopizzo e\’ una delle azioni piu\’ belle e intelligenti fatte dopo la morte di Libero – riporta ancora l\’\’Espresso\’ – Perche\’ la presenza di questi giovani ha determinato una rivoluzione. Senza bisogno di avere alcuna delega, Addiopizzo ha preso in mano la situazione della citta\’ ed ha contrastato nei fatti i mafiosi. Lo ha fatto andando in giro per i negozi, aiutando i commercianti vittime delle estorsioni, e poi creando \’Libero futuro\’, la prima associazione antiracket di Palermo\’\’.