“ORA che la sottoscrizione è stata completata, da adesso e per tutto il 2010 e 2011 inizia la parte esecutiva del documento finale sottoscritto oggi a Monte Sant’Angelo in occasione del Vertice Regionale sulla Legalità. ” Questo il commento del Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Foggia, ente promotore del Vertice, Felice Piemontese al termine dell’iniziativa svoltasi nel piccolo Paese della Capitanata alla presenza di rappresentanti di Istituzioni e forze dell’ordine dell’intera Regione.
Al termine della seduta è stato infatti sottoscritto, da parte del Sottosegretario di Stato On. Alfredo Mantovano (Ministero dell’Intero), del Procuratore Distrettuale Antimafia Dott. Antonio Laudati (DDA), dell’Assessore della Provincia di Bari Dott. Vito Perrelli (UPI Puglia), del Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Foggia Dott. Giuseppe De Sabato (rappresentante anche dell’Ufficio Scolastico Regionale), dell’Arcivescovo della Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo S.E. Mons. Michele Castoro, del Presidente Piemontese (per le Consulte Provinciali degli Studenti della Puglia) e, in qualità di Sindaco ospitante il Vertice, del Dott. Andrea Ciliberti (primo cittadino del Comune di Monte Sant’Angelo), il documento finale che accoglie, e fa proprio in ogni parte, il documento studentesco elaborato dalla Consulta Provinciale degli Studenti di Foggia.
Ciò che è stato chiesto: che i bilanci degli enti locali siano dotati di appositi capitoli dedicati alla diffusione della cultura della legalità tra le nuove generazioni; che siano incrementate le attività di controllo da parte delle forze dell’ordine nei luoghi di maggiore aggregazione giovanile al fine di prevenire i fenomeni di devianza; che il progetto “Primavera della Legalità” svolto nel 2009 dalla Provincia, Questura, Ufficio Scolastico Provinciale e Consulta Provinciale degli Studenti di Foggia sia istituzionalizzato su scala regionale; che il “Vertice Regionale sulla Legalità” possa riunirsi annualmente, sempre in un paese diverso della Regione Puglia e che il tavolo degli invitati possa allargarsi sempre di più affinché il mondo giovanile sia sempre più rappresentato; che si istituisca un tavolo tecnico, sotto la direzione del Ministero dell’Interno, al fine di monitorare periodicamente i modi ed i tempi di attuazione del presente Piano; che il presente documento, unitamente a quello finale del “Vertice Regionale sulla Legalità”, possa avere la massima diffusione tra gli studenti delle Scuole di ogni ordine e grado della Regione per il tramite dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia attraverso ogni mezzo che sia ritenuto opportuno per il raggiungimento del predetto scopo.
“Chiederemo al Ministero dell’Interno – prosegue Piemontese – di procedere all’Istituzione di questo tavolo tecnico affinché, già alla fine dell’anno, insieme alle altre Consulte Provinciali degli Studenti della Puglia, possiamo ottenere i primi risultati di questo Vertice”.
Le rappresentanze studentesche hanno anche accolto la proposta del Sottosegretario Mantovano di svolgere incontri di formazione negli Istituti della Regione da parte di testimoni di giustizia che svolgono, mediante apposita convenzione con il Ministero dell’Interno, questo compito.
MANTOVANO: “DOPO MANFREDONIA COORDINAMENTO ANCORA PIU’ ATTENTO” – “Il lavoro svolto in questi mesi ha trovato un maggiore coordinamento – ha detto il sottosegretario Mantovano – dopo il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi a Manfredonia, a luglio, alla presenza del ministro Maroni.
LAUDATI: “LATITANTI TALI PER INEFFICIENZA DEL SISTEMA GIUDIZIARIO” – “I latitanti sono tali grazie ad una inefficienza del sistema giudiziario”, così il Procuratore Capo della Direzione Distrettuale Antimafia Antonio Laudati, durante il Vertice Regionale sulla Legalità svoltosi questo pomeriggio a Monte Sant’Angelo. “Grazie a questa caratteristica – ha aggiunto Laudati – i latitanti – scarcerati per decorrenza dei termini – hanno avuto la possibilità per anni di muoversi liberamente nel territorio”. Un territorio quello della Capitanata “dove il problema della legalità e del controllo del territorio è molto serio”, e dove “la ricchezza imprenditoriale ha attirato gli interesse della criminalità organizzata locale”, e dove infine “il problema della Faida è stato forse sottovalutato”.
fonte: Quotidiano Stato