\”E\’ uno stillicidio che giorno per giorno vede la mia Calabria colpita da questi gravissimi atti. Non bisogna farsi intimidire, però, perchè l\’unico modo per averla vinta su questi personaggi dediti al malaffare è non solo resistere, ma denunciare e appellarsi alle Istituzioni che dal canto loro devono necessariamente stare vicine agli imprenditori ed a tutta la società civile\”. Questo il commento di Pino Masciari alla notizia del\’agguato perpetrato ai dani di un operaio a serra San bruno.
Di seguito, la notizia (Fonte: Ansa)
Un operaio, Agostino Vallelonga, di 37 anni, è stato gravemente ferito a Serra San Bruno in un agguato che potrebbe essere collegato alla cosiddetta faida dei boschi, in corso da alcuni anni tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria. Vallelonga, nel momento dell\’agguato, era alla guida del suo furgone e stava percorrendo la strada provinciale che da Serra San Bruno conduce a Nardodipace. A sparare è stata una persona appostata lungo la strada ed armata di un fucile caricato a pallettoni. L\’uomo, ferito dai colpi di fucile all\’addome e ad una spalla, è stato ricoverato con prognosi riservata nell\’ospedale di Serra San Bruno. Sul ferimento indaga il Commissariato di Serra San Bruno. L\’agguato contro Agostino Vallelonga potrebbe essere collegato all\’omicidio del padre, Giovanni, avvenuto a Stilo (Reggio Calabria) il 21 aprile dello scorso anno. Nel settembre del 2009, inoltre, era stato ucciso a Riace (Reggio Calabria) un cugino di Giovanni Vallelonga, Damiano. Fatti tutti collegati, secondo gli investigatori, alla faida dei boschi che vede contrapposte alcune cosche di \’ndrangheta della province di Reggio Calabria, ed in particolare della Locride, e di Vibo Valentia